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Autrice di “Come uccidere tuo marito” accusata dell’omicidio dello chef sposato 27 anni fa

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2018 21:25
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14/09/2018 09:53
 
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Re: Re: Re: Re:
anto_netti, 14/09/2018 09.15:

FrancescaGalvani, 14/09/2018 08.53:



Il discorso che abbiamo affrontato in precedenza verteva sull'assunto che le donne vittime di violenza se l'erano andata a cercare, o perché avevano scelto di sposarsi un "bastardo" o perché avevano esasperato psicologicamente il povero uomo sensibile che poi le aveva massacrate.
Su questo ti è stato risposto.
Che poi esistono anche donne cattive o perfide nessuno lo mette in dubbio, ma si stava parlando d'altro.

Ti comunico poi che femminismo non è una parolaccia, e nemmeno un'offesa, cito wikipdia:

Con il termine femminismo, generalmente, si può indicare:

la posizione o atteggiamento di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, ritenendo che le donne siano state e siano, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate;

la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore predeterminante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona;

il movimento politico, culturale e sociale, nato storicamente durante l'Ottocento, che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che - in vari modi - si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere
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trovi qualcosa di sbagliato in tutto ciò?

Ora passo a rispondere alla parte che ho quotato usando le parole di Michela Murgia:

“A cosa serve chiamarlo femminicidio? La parola omicidio comprende già i morti di tutti i sessi!

No, la parola femminicidio non indica il sesso della morta. Indica il motivo per cui è stata uccisa.

Una donna uccisa durante una rapina non è un femminicidio. Sono femminicidi le donne uccise perché si rifiutavano di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini hanno delle donne.

Dire omicidio ci dice solo che qualcuno è morto. Dire femminicidio ci dice anche il perché”

Michela Murgia
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Dovresti sapere che esiste anche un femminismo estremo. Non ho niente da ridire con il normale femminismo che ha connotazione socio - politica. Ma il femminismo estremo è opera di esaltate che sono andate fuori degli schemi e hanno messo in atto una vera e propria guerra. Non si sono limitate all'inserimento delle donne nella società, ma sono andate oltre. Hanno messo in atto una guerra contro gli uomini, con lo scopo di distruggerli. Brutta cosa! Veramente! E un uomo ha tutto il diritto di difendersi da questo. Naturalmente non uccidendo. Ma affrontando il problema con razionalità.

Riguardo la parola femminicidio ho i miei dubbi. E' vero che ora è anche nel dizionario. Riguardo il perché un uomo uccide, secondo me ancora non è stato compreso del tutto. Le casistiche come ripeto sono le più svariate. Quindi non credo che possa spiegare a tutti gli effetti, il perché un uomo uccide.

Ciao
anto_netti



Caro Anto_netti,
come ho evidenziato nell'altra discussione, in un passato estremamente recente le donne non avevano diritti, passavano dalla giurisdizione del padre a quella del marito, non avevano diritto di voto, potevano subire il matrimonio riparatore, e la violenza carnale era considerato un reato contro la morale e non contro la persona.
(l'elenco sarebbe ancora lungo ma credo sia storia nota)

Per fare in modo che le cose potessero cambiare sono state necessarie tante "battaglie" combattute da donne e uomini (c'erano anche tanti uomini) che rivendicavano i nostri diritti di esseri umani.
E' stato un percorso lungo e complicato, ma se oggi possiamo scegliere chi sposare, chi amare, se lavorare, come vestirci e se lasciare un uomo che ci tradisce è grazie a chi queste battaglie le ha combattute.
Senz'altro ci saranno stati degli eccessi, capita spesso che chi è stato a lungo vittima di soprusi possa cercare vendetta e non giustizia, ma rappresentano casi isolati.
Secondo me oggi non ha più senso parlare di femminismo, come non ha più senso parlare di destra e sinistra, sono concetti contestualizzati in un periodo storico ben definito che oggi non esiste più.
Onestamente oggi non vedo "guerre contro gli uomini con lo scopo di distruggerli" posso vedere persone che alzano i toni quando si cerca di travisare la realtà, o quando si continua a ricorrere a certi stereotipi di genere che ormai si sperava fossero morti e sepolti.
Poi certo, nei casi singoli ci sarà la donna che odia gli uomini, e viceversa, ma essendo appunto casi singoli non fanno statistica.

Il femminicidio invece è un fenomeno ben specifico, sul quale auspicherei non ci fossero divisioni, non è una guerra tra maschi e femmine, ma andrebbe combattuto e stigmatizzato da chiunque, perché mi auguro che nessuno di voi possa identificarsi in un uomo che uccide la donna che ha sposato o che diceva di amare, come io non mi sento minimamente solidale con nessuna assassina.
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Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
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