27/09/2018 23:37 |
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Alterego entra in scena come Perceval
Proprio alla cima sottile della mia inquietudine
si è aperta una ferita. Un verde e un blu scurissimi
sotto le increspature del fiume, o della fronte, quasi
a stabilire un identico dubbio, una sola
intensità di pensiero in questa mutazione che non cede
altro che dal fondo, nella durezza limpida del sasso
o dell'elmo curvato. Sempre sapendo che se gli occhi fissano
il centro della luce, è come da un interno che riverbera
il punto oscuro, il rifugio, la màcula
immacolata. Malgrado il vero problema di solito consista
nel gancio di ritorno, nel nòttolo d'arresto o nella botola
che si richiude di colpo, e solo in quel momento
ti accorgi del viaggio. Deserto levigato di certezze mentre
si rigenera attorno orribilmente quel bosco dipinto
alle mie spalle, e la corazza, la cotta, gli speroni
frusciano e battono a imitazione di una strana vita
se tutto ciò che si muove è per timore d'essere coinvolto.
E quello che mi dico è insopportabile. |
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