All’udienza generale dedicata al quinto comandamento, «non uccidere», ricorda la figura di Giovanni Paolo II: ha introdotto la Chiesa nel nuovo millennio
Pubblicato il 10/10/2018
Ultima modifica il 10/10/2018 alle ore 16:31
iacopo scaramuzzi
città del vaticano
«Come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare? È giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema?». Lo ha detto il Papa nel corso della catechesi dell’udienza generale dedicata oggi al quinto comandamento, «non uccidere». «In ogni bambino malato, in ogni anziano debole, in ogni migrante disperato, in ogni vita fragile e minacciata, Cristo ci sta cercando», ha detto Francesco, che, all’approssimarsi del 40esimo anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo II, con i pellegrini giunti da Cracovia ha ricordato la figura del suo predecessore che «ha introdotto la Chiesa nel nuovo millennio».
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