La felicità dipende quindi dalla qualità della nostra relazione personale con il Padre Creatore Geova. Imitare Gesù per amore di Geova permette di essere felici malgrado le ingiustizie di questo mondo, in attesa del Regno di Giustizia.
Chi cerca la Giustizia di Dio sarà felice.
(...)Ascoltando questi insegnamenti, una donna tra la folla è spinta a esclamare: “Felice il seno che ti ha portato e le mammelle che hai succhiato!” Giacché il desiderio di ogni donna giudea è quello di essere madre di un profeta e in particolare del Messia, è comprensibile che essa si esprima in questo modo. Evidentemente pensava che Maria potesse essere particolarmente felice essendo la madre di Gesù.
Ma Gesù corregge subito la donna riguardo alla fonte della vera felicità. “No”, risponde, “piuttosto: Felici quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!” Gesù non fece mai intendere che a sua madre, Maria, dovesse essere tributato un onore speciale. Al contrario, mostrò che la vera felicità si ottiene servendo fedelmente Dio, e non deriva da alcun vincolo di parentela né da particolari imprese (...).
w88 15/8 pp. 8-9[Modificato da I-gua 17/11/2018 15:29]