Dichiarazione della Conferenza episcopale
Dichiarazione della Conferenza episcopale riunita in plenaria a Jasna Góra: gli autori di questi crimini riconoscano la propria colpa e si sottomettano alle esigenze della giustizia
Pubblicato il 19/11/2018
Ultima modifica il 19/11/2018 alle ore 19:19
redazione
roma
«Ci scusiamo con Dio, con le vittime degli abusi, con le loro famiglie e con le comunità della Chiesa tutta, per tutti i mali arrecati ai bambini, ai giovani e ai loro parenti». È quanto sottolineano i vescovi polacchi in una dichiarazione pubblicata oggi, 19 novembre, in occasione della 381esima Assemblea plenaria della Conferenza episcopale a Jasna Góra dedicata al tema degli abusi su bambini e giovani da parte di membri del clero.
I presuli polacchi si rivolgono nel testo direttamente alle vittime perché denuncino il male subito ai superiori ecclesiastici e agli organi statali competenti. Ricordano anche il sistema di protezione di bambini e giovani che già funziona nelle diocesi e le possibilità di assistenza che le vittime di abusi possono ricevere, nonché i modi per rispondere a tali crimini.
Gli autori di questi atti sono invece richiamati alla conversione e ad una sincera penitenza: «Vi esortiamo ad esaminare la vostra coscienza, ad assumervi la responsabilità dei peccati che avete commesso e ad esprimere con umiltà il vostro rincrescimento. Il pentimento sincero che apre la porta al perdono di Dio e alla grazia del vero emendamento. Offrendo preghiere e penitenze per coloro che avete offeso, dovete cercare di fare personalmente ammenda per le vostre azioni. Il sacrificio redentore di Cristo ha il potere di perdonare persino il più grave dei peccati e di trarre il bene anche dal più terribile dei mali. Allo stesso tempo, la giustizia di Dio esige che rendiamo conto delle nostre azioni senza nascondere nulla. Riconoscete apertamente la vostra colpa, sottomettetevi alle esigenze della giustizia, ma non disperate della misericordia di Dio».
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