Giovedì 2 maggio
Io stesso, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni (Dan. 9:2)
Come imparò Daniele a conoscere Geova? Avrà senz’altro ricevuto un’ottima educazione dai suoi genitori, che gli avevano insegnato ad amare Geova e la sua Parola. Daniele continuò ad avere questo amore per tutta la vita; anche in tarda età studiava attentamente le Scritture. Dalla sua sentita preghiera riportata in Daniele 9:3-19 emerge la profonda conoscenza che aveva di Dio e di come Lui aveva agito con gli israeliti. Potremmo leggere questa preghiera e meditarci su. Per un ebreo fedele vivere nella pagana Babilonia non dev’essere stato per niente facile. Per esempio, agli ebrei Geova aveva detto: “Cercate [...] la pace della città alla quale vi ho fatto andare in esilio” (Ger. 29:7). Allo stesso tempo richiedeva che adorassero solo lui con tutto il cuore (Eso. 34:14). Cosa permise a Daniele di trovare l’equilibrio tra questi due comandi? La sapienza lo aiutò a capire appieno il principio della sottomissione relativa alle autorità secolari. Centinaia di anni dopo, Gesù insegnò questo stesso principio (Luca 20:25). w18.02 10 parr. 11-12