Mercoledì 15 maggio
È bene innalzare melodie al nostro Dio (Sal. 147:1)
Una volta un famoso paroliere disse: “Le parole ti fanno pensare un pensiero. La musica ti fa sentire un sentimento. Ma una canzone ti fa ‘sentire’ un pensiero”. Di certo non potremmo “sentire” pensieri migliori di quelli con cui esprimiamo amore al nostro Padre celeste, Geova, e con cui lo lodiamo. Ecco perché il canto è un aspetto fondamentale della pura adorazione, sia che cantiamo da soli o con la congregazione. Ma cosa proviamo all’idea di cantare ad alta voce con la congregazione? Ci sentiamo in imbarazzo? In alcune culture gli uomini potrebbero sentirsi a disagio al pensiero di cantare in presenza di altri. Questo modo di vedere le cose può influenzare l’intera congregazione, soprattutto se i fratelli che hanno incarichi di responsabilità esitano a cantare o fanno altre cose al momento del cantico (Sal. 30:12). Se consideriamo il canto un modo per adorare Geova, sicuramente non vorremo perdere questa parte dell’adunanza, quindi ci sforzeremo di essere presenti e non ci allontaneremo dal nostro posto. w17.11 3 parr. 1-3