Domenica 29 settembre
Ogni volta che fai un voto a Dio, non esitare a pagarlo, poiché non c’è diletto negli stupidi. Il voto che hai fatto, pagalo (Eccl. 5:4)
Nella Legge mosaica troviamo scritto: “Nel caso che un uomo faccia un voto a Geova o esprima un giuramento per legare un voto [...] sulla sua anima, non deve violare la sua parola. Deve fare secondo tutto ciò che è uscito dalla sua bocca” (Num. 30:2). In seguito Salomone fu ispirato a scrivere le parole della scrittura di oggi. Gesù confermò che fare un voto è una cosa seria quando disse: “Avete anche udito che fu detto agli antichi: ‘Non devi giurare senza adempiere, ma devi pagare a Geova i tuoi voti’” (Matt. 5:33). Risulta evidente che fare una promessa a Dio è una questione molto seria. Il modo in cui consideriamo i voti che facciamo si ripercuote sulla nostra relazione con Geova. Davide scrisse: “Chi può ascendere al monte di Geova, e chi può levarsi nel suo luogo santo? Chiunque è innocente di mani e mondo di cuore, che non ha [...] fatto giuramento con inganno” (Sal. 24:3, 4). w17.04 3-4 parr. 3-4