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Incenso e divinità di Gesù

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2019 21:31
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11/01/2019 15:09
 
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Re:
barnabino, 11/01/2019 13.26:

Caro VVRL,


Il punto che mi pare ti sfugga è che nulla nel testo fa pensare ad una "adorazione divina" riservata a Gesù. Senza entrare nella storicità dell'avvenimento il testo in sé sottolinea solo la regalità di Gesù.


A me sinceramente pare che tutti gli elementi affermino l'esatto contrario. Mai un giudeo del tempo si sarebbe sognato di prostrarsi in adorazione davanti ad Erode, ben consapevole che questa spetta solo a YHWH.
Giustamente come qualcuno afferma, stiamo parlando di pagani, ma questa affermazione nn fa altro che alimentare la tesi che i magi compiono un atto di adorazione che nn può essere sbagliato in sé, dato che l'agiografo non lo condanna minimamente, ma anzi, in tutta la cristianità, è risaputo che il ruolo dei magi è positivo nel contesto della narrazione evangelica di questo passo.

Non a caso dobbiamo aspettare il V secolo perché qualcuno veda nell'incenso un simbolo della divinità di Gesù. Secondo te, invece, i lettori di Matteo, in particolare gli ebrei, in base a quell'episodio avrebbero dovuto negare la Shemà ammettendo che era nato un altro dio meritevole di adorazione? Una tesi, come minimo, storicamente molto azzardata anche datando Matteo dopo il 70.


E' chiaro che gli ebrei ortodossi non potevano mai accettare una cosa del genere, ma il vangelo di Matteo è stato messo per iscritto in un contesto giudaico cristiano ellenizzato, non vedo quindi la difficoltà di dare una lettura nuova al paradigma comune precedente; non credo che sia determinante sapere se questo sia avvenuto nel V o I secolo proprio perché i Vangeli non li ha certo scritti papa Gregorio successivamente. La svolta c'è sicuramente stata.



Ovviamente trascurando che l'incenso non era donato ma bruciato agli dei e che come qualsiasi altra resina o profumo costoso era tranquillamente oggetto di doni preziosi, ad esempio ai soldati romani. Poi, naturalmente, poi fare le speculazioni che vuoi, ma vai oltre il testo, che si ferma alla regalità di Gesù.


Barnabino, questa è un'obiezione chiaramente smentita dalle vostre pubblicazioni. Infatti io leggo questo:
"Non si ha notizia che i primi cristiani bruciassero incenso per scopi religiosi. A questo proposito la Cyclopedia di McClintock e Strong dice: Di sicuro l’incenso non era usato [dai primi cristiani]. In realtà il suo uso era segno di paganesimo . . . Pochi grani di incenso gettati da un devoto su un altare pagano costituivano un atto di adorazione."
E siccome questi magi erano pagani come ben sai, mi sembra evidente che stavano commettendo un atto di adorazione anche se l'incenso donato di fatto non è stato bruciato. Come detto prima, siccome l'evangelista non menziona alcuna parola contraria a questo gesto, è evidente che usa tutta questa costruzione narrativa per avallare proprio la tesi che era giusto adorare il Bambino Gesù.



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