Espressioni come "se volete essere i primi, dovete diventare gli ultimi" o in generale l'etica di abnegazione del cristianesimo con costante attenzione al "premio", come mai rivelano in fondo una prospettiva così materialistica e attaccata al vantaggio personale?
Un conto è dire "Sii umile, anche se non ne ricaverai niente", altra cosa è dire "Guarda che uno stratagemma efficace per trarre vantaggio personale è far vedere che ti comporti bene e che sei umile: vedrai che in questo modo trarrai benefici", il che suona come "Se punti a guadagnare soldi, comportati bene col vecchietto, aiutalo a portare la spesa, salutalo e fermati a parlare con lui: vedrai che farai una buona impressione e ti lascerà qualcosa nel testamento".
Possibile che Dio faccia leva su questi istinti così egoistici e sul vantaggio più grande?
A che serve criticare chi si accontenta di 70 anni di vita tra alti e bassi, quando lo scopo per cui si serve Dio è il rifiuto di questi anni di vita perché si brama disperatamente un piacere infinito?
Ci sono genitori che decidono di morire pur di salvare i propri figli, e magari sono atei e sanno che non ci sarà nessun premio: eppure lo fanno per amore puro.
Non poteva Dio chiedere all'uomo sacrificio senza prospettare nulla e solo dopo fargli trovare la sorpresa? Questo sarebbe stato un metro esatto per valutare l'amore sincero degli uomini nei suoi confronti.
3D anonimo convalidato. ELL/MOD
[Modificato da EverLastingLife 10/01/2019 15:48]