Caro claudio
claudio2018, 03/02/2019 20:54:
Comunque alla fine è sempre una questione di fonetica e la fonetica è relativa . Non'e' più "giusto" un suono rispetto a un altro ma ciò che conta è che ad un determinato suono si dia un significato preciso che faccia pensare a qualcosa o qualcuno di preciso . Nel nuovo mondo se vi sarà una sola lingua e non sappiamo quale sarà , probabilmente Dio lo chiameremo in modo molto diverso da come lo chiamiamo ora. Gli angeli stessi nella loro lingua identificheranno Dio nel loro comunicare con qualcosa di molto diverso rispetto alle nostre onde sonore ma comunque in modo univoco , ordinato e attribuendo a questa espressione un significato preciso .Questo è ciò che conta . Il resto è solo e semplicemente suono . Ecco perché mi appare ridicola la pretesa di voler ricostruire filologicamente la pronuncia originale del nome e non potendolo fare arrivare a dire che qualsiasi pronuncia è scorretta e quindi è meglio non pronunciarlo.
Infatti nei riti magici conoscere la pronuncia esatta conferiva un potere sulla persona. Questa spiegazione che dai mi sembra molto persuasiva con la nostra cultura occidentale ma mi chiedo se era cosi per i semiti come avveniva anche per gli egiziani del resto. La concezione del nome mi sembra che era tutt'altra.