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La logica degli Atei

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2019 08:38
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25/02/2019 10:36
 
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www.youtube.com/watch?v=87alPa3C0qA&t=100s

Rasoio di Occam (Novacula Occami in latino) è il nome di un principio metodologico che, nella sua forma più immediata, suggerisce di scegliere ai fini della risoluzione di un problema quella più semplice tra più ipotesi possibili.
Il principio, ritenuto alla base del pensiero scientifico moderno, fu espresso nel XIV secolo dal filosofo e frate francescano inglese Guglielmo di Ockham.
Dunque DIO è la soluzione più valida Essendo la più Semplice :-o

Ma secondo la Hack è il CONTRARIO al minuto 1:40


25/02/2019 10:40
 
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Re:
Vostok1, 25/02/2019 10:36:

https://www.youtube.com/watch?v=87alPa3C0qA&t=100s

Rasoio di Occam (Novacula Occami in latino) è il nome di un principio metodologico che, nella sua forma più immediata, suggerisce di scegliere ai fini della risoluzione di un problema quella più semplice tra più ipotesi possibili.
Il principio, ritenuto alla base del pensiero scientifico moderno, fu espresso nel XIV secolo dal filosofo e frate francescano inglese Guglielmo di Ockham.
Dunque DIO è la soluzione più valida Essendo la più Semplice :-o

Ma secondo la Hack è il CONTRARIO al minuto 1:40





Si lei dice cosi', che Dio è un'invenzione dell'uomo.
Non è un'idea particolarmente originale, lo si dice da molto tempo.

Dio è comunque la soluzione piu' semplice.

Simon
25/02/2019 13:06
 
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Ma gli Atei qua non ci bazzicano!?!?!
25/02/2019 20:58
 
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La percezione variegata di un creatore nelle sue varie forme sarà pure un'invenzione dell'uomo, ma l'atto creativo di una intelligenza superiore non è qualcosa che si può bypassare bellamente: è per quanto mi riguarda una certezza, e più si approfondisce e più questa certezza si rafforza.
Gli esseri viventi non sono "polpette di materia", ma l'espressione di quanto trascritto nel codice genetico, un po' come una stampante 3D che realizza ciò che è compilato in un software.
Ora, sfido io a compilare a casaccio le istruzioni per produrre migliaia di materiali diversi, orologi e timer diversi (quelli per i denti da latte, quelli per i denti definitivi, quelli della pubertà, quelli per l'invecchiamento, quelli per la menopausa etc.), sostanze diverse come cute, denti, peli, unghie, muscoli cardiaci, muscoli corporei, bile, sangue, saliva, agenti cicatrizzanti e così via.
E ripetere il tutto per milioni di esseri viventi, non solo animali ma anche vegetali.


Per non parlare del fatto che anche i pianeti del sistema solare hanno una funzione, ad esempio - per non parlare sempre del Sole e della Luna - Giove e Saturno "catturano" gli asteroidi che, in loro assenza, colpirebbero ripetutamente la Terra:
www.scienzenotizie.it/2017/03/09/asteroidi-ecco-come-giove-e-saturno-proteggono-la-terra...

Magari a un evento casuale impersonale non importa nulla di proteggere costantemente ciò che si è formato casualmente, e avremmo comunque sempre qualche sopravvissuto, mentre invece...

Un ultimo appunto: la logica degli atei si accartoccia da sola, dando infinita libertà al caso.
Se il caso ha prodotto la vita materiale, nulla toglie - pensando da ateo - che il caso possa produrre anche vita spirituale: giacché sappiamo dell'esistenza di onde radio e simili e della possibilità di trasmettere informazione invisibile compilata dall'uomo, seguendo la logica degli atei, una forma di vita invisibile può essere nata anche da pezzi casuali di onde, ancor più facilmente della comparsa della vita materiale perché in questo caso il tempo a disposizione è praticamente infinito, non ha bisogno di nutrimento e di un ambiente adatto e, andando indietro, non è limitato al tempo di esistenza della Terra. E se si forma spontaneamente vita spirituale, questa può creare vita materiale.

Il boomerang, quindi, conduce in ogni caso a un creatore.
26/02/2019 08:41
 
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Per gli atei Dio è un'invenzione dell'uomo.

Eppure man mano che le ricerche scientifiche vanno avanti. Alcuni scienziati vengono alla conclusione che deve per forza di cose esistere un creatore.

Il fisico Stephen Hawking, diceva che esistono le leggi fisiche che possono benissimo sostituire Dio. La causa di ogni cosa sono le leggi fisiche.

Ma come sono venute all'esistenza le leggi fisiche?

Per caso?

Riflettiamo sul caso. Se l'universo si fosse formato per caso. Per un capriccio della natura. Poi come è andato avanti? Come ha fatto ad evolversi?

Il caso avrebbe dovuto intervenire più volte. Per creare le particelle subatomiche. Per fare aggregare queste particelle. Per portare all'esistenza stelle e pianeti. Per portare all'esistenza galassie. Per portare all'esistenza pianeti adatti alla vita. Nella posizione giusta. E infine portare all'esistenza la vita. Potremmo fare un elenco infinito di cose che sono venute all'esistenza. Che non è proprio opportuno parlare di caso. Già è improbabile che il caso abbia generato l'universo. Figuriamoci per tutte le altre cose.

Qualcuno potrebbe dire: "Ma i famosi numeri dell'universo?" Cioè le costanti fisiche? L'universo si è evoluto nel modo in cui conosciamo in base a delle precise costanti fisiche che aveva fin dalla sua nascita. E' stato il caso che ha formato questi numeri? E' stato il caso che ha creato la matematica e le leggi fisiche? Oppure è stato un creatore che prima di portare all'esistenza l'universo ha fatto un progetto? Un progetto dove l'universo avesse delle proprietà ben calibrate?

Ciao
anto_netti
26/02/2019 10:06
 
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Se rimaniamo nella sfera delle possibilita' umane basterebbe una semplice constatazione per capire che esiste Dio. L'uomo definisce "miracolo" ogni evento al di fuori delle leggi fisiche. Ma è un miracolo anche tutto ciò che è al di fuori delle possibilità umane . In tal senso siamo piccoli piccoli e incapaci esseri all'interno di un grande miracolo o meglio circondati da milioni di miracoli piccoli e grandi . Tutte cose che esulano dalle possibilità umane che attribuirle a Dio , agli alieni o al caso non cambia la sostanza : Sono miracoli. Noi non li sappiamo fare. Dunque chi li ha fatti è più grande di noi. Chiamalo come ti pare ma resta comunque un Dio perché ha fatto ciò che io non potrei mai fare .

Riporto uno scritto significativo di un mio ex professore , credente , ora in pensione che riflette sul senso della vita e sulla meraviglia dell'universo infinito in cui esistiamo

"Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, Silenziosa luna?(Giacomo Leopardi: “Canto notturno di un pastore errante nell’Asia”)

E’ soprattutto in estate, in montagna, quando ritorno la sera tardi alla mia casa immersa nel buio che, guardando il cielo, ne colgo l’immensità e il fascino. A volte è la luna che regna sovrana, a volte sono miriadi di stelle a brillare in un cielo nero, solcato dalla tenue luminosità della via lattea.

E penso… penso alle distanze che separano la terra da quegli astri: la stella più vicina al sole, la Proxima Centauri, è a 4,24 anni luce, cioè 40.000 miliardi di chilometri. Ed è la più vicina!

Sul sito“vialattea.net/content/2852” ho letto che la galassia più lontana finora osservata, la “NGC 4639” si trova a 68 milioni di anni luce, il che vuol dire che la luce che i telescopi vedono (non si vede a occhio nudo) è partita 68 milioni di anni fa.

Ma… l’universo ha un confine? E qualcuno ipotizza che oltre al nostro universo vi siano numerosi altri universi. Dove? Che distanze ci separano da quegli universi? I corpi celesti si estendono all’infinito? E che cosa è l’infinito?

Gli astrofisici (ricordo in particolare Margherita Hack, 1922 – 2013) parlano di “buchi neri”, di “antimateria”, di “campi gravitazionali”: scoperte su scoperte sempre più affascinanti, ma anche
sempre più misteriose. Nei buchi neri la forza di gravità è così forte che lo spazio si curva su se stesso e noi non possiamo vedere niente perché tra il nostro spazio e lo spazio dei buchi neri c’è un confine invalicabile.

In un certo senso invidio Dante. Per lui e per gli studiosi dei suoi tempi, tutto era ben definito, tutto aveva un suo posto, una sua ragion d’essere. La terra al centro dell’universo, sole, luna, stelle in sfere concentriche e più oltre vi era l’empireo, di Dio. La ragione spiegava tutto ed anche il senso di tutto alla luce della Teologia. Poi con Galileo quel cielo ha cominciato a “lacerarsi”, come il cielo di carta del teatrino di cui parla il signor Paleari nel libro di Luigi Pirandello “Il fu Mattia Pascal”. L’uomo perde i suoi riferimenti, le certezze che si era costruito: è la crisi dell’uomo moderno. Le scoperte astronomiche ci pongono davanti un universo non solo “infinito”, ma anche così
complesso che non riusciremo mai a conoscerlo interamente.

Ma c’è un altro universo che mi affascina. Sul testo di chimica di mio nipote (pag. 110) ho letto che le mine di grafite di 12 matite, che posso tenere sul palmo di una mano senza il minimo sforzo, contengono 600.000 miliardi di miliardi di atomi di carbonio; e se questi atomi avessero la dimensione di una palla di baseball, occuperebbero tutto il volume della terra!

Dal mistero del macrocosmo, al mistero del microcosmo. Anche 18 grammi di acqua contengono 600.000 miliardi di miliardi di molecole.Ma allora quante molecole di acqua ci sono negli oceani...? un numero per noi inimmaginabile.

Nel modello atomico di Rutherford (Nato in Nuova Zelanda nel 1871 e morto in Inghilterra nel 1937, considerato il padre della fisica nucleare), il nucleo dell’atomo è 100.000 volte più piccolo dell’intero atomo (testo di chimica, pag. 133). Quindi l’atomo è costituito prevalentemente di vuoto, proprio come è costituito prevalentemente di vuoto l’universo in cui ci troviamo; e l’atomo pesa un milionesimo di miliardi di miliardi di grammo (testo di chimica pag. 107).

Un’idea che mi affascina: l’uomo potrebbe essere medio proporzionale tra l’enormemente piccolo del microcosmo e l’enormemente grande del macrocosmo: noi apparteniamo sia all’uno che all’altro, conosciamo sia l’uno che l’altro.

C’è un altro universo che non appartiene a nessuno dei due: il mio “IO”, fatto di sentimenti, di paure, di pulsioni, di tristezza e di gioia, di amore e di odio; fatto soprattutto di “coscienza di esistere”. Questo IO che avverto in me non appartiene al mondo delle stelle, non appartiene al mondo degli atomi, anche se ne dipende e non ne può fare a meno: c’è una stretta connessione tra il pensiero astratto e il cervello.

Il cervello: altro mistero. Margherita Hack in una trasmissione televisiva di Porta a Porta ha affermato che il nostro cervello è più complesso dell’intero universo.

Sul sito “www.focus.it/scienza/salute/come-funziona-il-cervello” ho letto che grazie a dendriti e assoni, il numero totale delle connessioni che i neuroni di un cervello umano riescono a stabilire supera il numero di tutti i corpi celesti presenti nell’universo. E “saltando” da un nodo all’altro,l’impulso raggiunge i 400 km“….

Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.”

(Giacomo Leopardi, “L’Infinito”)

[Modificato da claudio2018 26/02/2019 10:19]
26/02/2019 16:49
 
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Re:
anto_netti, 26/02/2019 08:41:

Per gli atei Dio è un'invenzione dell'uomo.

Eppure man mano che le ricerche scientifiche vanno avanti. Alcuni scienziati vengono alla conclusione che deve per forza di cose esistere un creatore.

Il fisico Stephen Hawking, diceva che esistono le leggi fisiche che possono benissimo sostituire Dio. La causa di ogni cosa sono le leggi fisiche.

Ma come sono venute all'esistenza le leggi fisiche?

Per caso? ...
Ciao
anto_netti



In realtà i fisici dicono che non è loro competenza rispondere a questa domanda, che lasciano volentieri alla ... religione! 🙉

Simon
26/02/2019 17:45
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 26/02/2019 16.49:



In realtà i fisici dicono che non è loro competenza rispondere a questa domanda, che lasciano volentieri alla ... religione! 🙉




In effetti è così! Poiché la scienza non risponde al perché delle cose ma al come delle cose. Il perché delle cose è competenza della religione, della filosofia, della metafisica.

Il perché delle cose: Perché esiste l'universo? Perché esiste la vita? Ecc.

Il come delle cose: Come funziona l'universo? Come funzionano le specie viventi? Ecc.

Ciao
anto_netti
26/02/2019 18:51
 
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Non credere in Dio non è razionale ma molto irrazionale, ogni effetto ha una causa quindi ci deve necessariamente avere una causa che non dipende da nulla un essere incondizionato che è la causa di ogni condizione. Del resto anche i filosofi atei riconoscono che non credere in Dio è irrazionale e misterioso. l'ateismo uccide il razionalismo.
27/02/2019 08:38
 
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Anche se la scienza non risponde al perché delle cose, nei suoi esperimenti e nelle sue misurazioni (il come delle cose), non risulta nessuna evidenza dell'esistenza di Dio o dei cieli spirituali dove Egli vive.

Questo è un punto di forza dove si aggrappano gli atei.

Ma non vuol dire che se la scienza non rivela l'esistenza di Dio e dei cieli spirituali, Dio non esiste. La perfezione della creazione rivela l'esistenza di Dio. Come ci confermano le Sacre Scritture stesse.

Ricadiamo nel solito discorso che è stato affrontato più volte in questo forum in diversi thread. E cioè che Dio e i cieli spirituali non possono essere misurati, in quanto non rispondono alle leggi fisiche da noi conosciute. Quindi, giustamente come è stato già detto, non è competenza della scienza, rispondere alla domanda se esistono Dio e i cieli spirituali. Bensì è compito della religione, della filosofia e della metafisica.

Ciao
anto_netti
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