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Dire una bugia per preservare i suoi fratelli

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2019 04:36
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19/03/2019 11:39
 
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erevnitis, 18/03/2019 13.45:

Se in tempo di persecuzione un fratello si sente costretto di dire una bugia per preservare e proteggere i suoi fratelli, Ha commesso un peccato?

...
Che dite?



Dico che sarei onorato di poter imitare l'esempio di lealtà di questi fratelli che hanno mantenuto il riserbo senza ricorrere a bugie anche a costo di essere torturati.

A soli nove giorni dall’ingiusta condanna di Dennis Christensen da parte di un tribunale russo, almeno sette testimoni di Geova sono stati sottoposti a maltrattamenti fisici (scariche elettriche, soffocamento e pestaggio) da parte degli agenti russi che li stavano interrogando a Surgut, una città della Siberia occidentale. Mentre li torturavano, gli agenti pretendevano che i fratelli rivelassero i luoghi in cui si tenevano le adunanze e l’identità di altri Testimoni.

www.jw.org/it/news/jw-news/area-geografica/russia/Testimoni-di-Geova-torturati-a-Surgut-in...
19/03/2019 11:43
 
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Cosa ti fa dire che con il NT il concetto di verità oppure menzogna poteva essere più elastico?



Nel NT era certamente meno elastico perché comunque in mezzo c'era la Legge e dunque la verità non era più solo un concetto etico, come poteva esserlo per Giacobbe, ma era legge di Dio. In effetti nel NT l'unico episodio di morte violenta da parte di Geova riguarda l'aver coperto parte della verità...

Shalom
[Modificato da barnabino 19/03/2019 11:44]
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19/03/2019 11:43
 
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Re:
erevnitis, 18/03/2019 13.45:

Se in tempo di persecuzione un fratello si sente costretto di dire una bugia per preservare e proteggere i suoi fratelli, Ha commesso un peccato?

...

Che dite?



Principio biblico guida

(Luca 12:11, 12) "Quando vi porteranno davanti ad assemblee pubbliche, funzionari governativi e autorità, non preoccupatevi di cosa direte in vostra difesa o di come lo direte, né di ciò che dichiarerete, 12 perché proprio in quel momento lo spirito santo vi insegnerà quello che dovrete dire”.


19/03/2019 12:09
 
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Re: Re:
erevnitis, 19/03/2019 09.31:



Secondo te se vogliamo essere rigorosi nel discorso si dovrebbe chiedere perdono per un peccato del genere oppure è approvato da Dio? ...



A volte prevale il timore umano, come nel caso di Pietro che tradì Gesù o Sara che intimorita, si mise sulla difensiva e disse d’impulso: “Non ho riso!”, ma l’angelo replicò: “Tu hai proprio riso!” (Genesi 18:15)

Quindi Sara fu ripresa dall'angelo e anche Pietro fu ripreso per la sua reazione.

Che Geova tenga conto del timore umano è un conto, ma ciò non vuol dire che non abbiamo bisogno della sua riprensione e del suo perdono.

E comunque una bugia detta per timore o perché si è sotto pressione non è programmata in anticipo. Per esempio Pietro si era programmato di non venire meno anche a costo della vita!

In questo 3D stiamo ragionando lucidamente della questione! [SM=g27988]


[Modificato da The.Witness 19/03/2019 12:10]
19/03/2019 13:20
 
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Re: Re:
Caro witness


The.Witness, 19/03/2019 11:43:



Principio biblico guida

(Luca 12:11, 12) "Quando vi porteranno davanti ad assemblee pubbliche, funzionari governativi e autorità, non preoccupatevi di cosa direte in vostra difesa o di come lo direte, né di ciò che dichiarerete, 12 perché proprio in quel momento lo spirito santo vi insegnerà quello che dovrete dire”.





Comunque non penso che lo spirito santo ti possa programmare la testa questo poteva avvennire nel primo secolo con i doni miracolosi.


19/03/2019 13:54
 
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Re: Re:
The.Witness, 19/03/2019 11.01:




Va notato che la Parola di Dio non approva né condanna ciò che fecero Rebecca e Giacobbe, quindi questo episodio non costituisce un precedente per giustificare la menzogna e l’inganno... quando Isacco si rese conto di aver benedetto Giacobbe, non fece nulla per cambiare la situazione. Forse si ricordò di quello che Geova aveva detto a Rebecca prima della nascita dei gemelli: “Il maggiore servirà il minore”. (Genesi 25:23) È anche degno di nota che quando Giacobbe era in procinto di partire per Haran, Isacco ampliò la benedizione data in precedenza. — Genesi 28:1-4. w07 1/10 p. 31

In sostanza il fatto che la Bibbia non approva né condanna ciò che fecero Rebecca e Giacobbe indica che le nostre conclusioni non possono soppesare tutti i fatti.

Non l'azione in se stessa ma i risultati che ne derivarono (cioè che Giacobbe fu benedetto al posto di Esaù) non furono ostacolati ne' da Isacco ne' da Geova, anzi il fatto che Isacco reagì addirittura ampliando la benedizione (questa volta consapevolmente) può essere indicazione del fatto che non si sentì ingannato da Giacobbe e Rebecca.

Ciò che fecero Giacobbe e Rebecca era un raggiro bello e buono dunque condannabile biblicamente parlando . Ma a fronte di ciò , è curioso , tenendo conto della personalità di Geova il quale odia menzogna ed inganno , il fatto che il racconto non dica che Geova abbia in alcun modo mai rimproverato madre e figlio per l'imbroglio e invece notare piuttosto che è stato Esau' stesso a condannare il metodo di Giacobbe : ha preso la mia primogenitura con l'inganno ! . Le rimostranze di Esau' e il suo presunto senso di giustizia però sembra che non siano contati per Geova perché alla fine quello che la Bibbia condanna è Esau' per il disprezzo verso le cose sacre e non Giacobbe e Rebecca per l'inganno.
19/03/2019 14:04
 
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Da quello che dicono alcuni studiosi il fatto che Isacco non potte cambiare la sua benedizione sta al fatto che una volta pronunciata una parola non ci si poteva sotrarre, in quella cultura era molto forte il concetto di parola, una parola data era come una firma e non potevi più indietreggiare.
19/03/2019 14:07
 
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Re: Re:
The.Witness, 19/03/2019 11.31:



Per chi volesse approfondire ancora questo argomento una Torre di G. del 1956 proponeva questa spiegazione:


Ma come poteva avvenire che una creatura spirituale di Geova fosse divenuta uno spirito seduttore o menzognero e come avrebbe potuto il Dio di verità autorizzarlo a divenire ‘spirito di menzogna in bocca a tutti i profeti di Achab’? Ecco come: Achab voleva essere incoraggiato a compiere un piano d’azione suicida mediante profeti menzogneri. Dimostrò questo quando imprigionò Micaiah per aver detto la sfavorevole verità. Achab desiderava sentire menzogne a sua propria morte; quindi Geova permise ad Achab di sentire menzogne allora perché Achab era stato condannato a morte e il tempo per essere giustiziato era venuto. Geova non s’intromise mediante il suo spirito per indurre i profeti di Achab a dir la verità, come quando uno dei suoi angeli mutò la maledizione del profeta Balaam in una benedizione per Israele. Una delle creature spirituali di Geova vide la necessità di una menzogna che prevalesse per spingere Achab verso la propria distruzione, permettendo ai bugiardi di prevalere sul veritiero Micaiah. Una creatura spirituale di Geova Dio ha il potere di far parlare una creatura, anche un bruto come l’asino di Balaam. Perciò l’angelo di Geova offrì di usare il suo potere sui profeti di Achab perché parlassero soltanto, permettendo loro di far dire al proprio cuore ciò che voleva per accontentare il loro sostenitore, il re. Così la creatura spirituale o angelo era responsabile, non delle loro menzogne, ma soltanto del loro parlare.
Geova approvò che l’angelo facesse questo, perché Egli voleva dimostrare che è disastroso affidarsi ai profeti menzogneri e anche perché era giunto il tempo di eseguire la condanna a morte su Achab. Egli sapeva che Achab voleva essere ingannato dalla menzogna, specialmente poiché c’erano tanti bugiardi. Quindi Geova disse alla creatura spirituale che l’uso del suo potere sui profeti di Achab li avrebbe messi in grado di pronunciare la menzogna micidiale, facendola prevalere sul fedele avvertimento del profeta di Geova, Micaiah. Così avvenne e Achab come un criminale giustiziato versò il suo sangue, leccato dai cani, e Geova il Dio di verità rimase esonerato dalle menzogne. — 1 Re 22:29-38; 2 Cron. 18:1-34.
w56 1/8 p. 461 parr. 32-33




Il racconto relativo all'angelo che fa dire una menzogna ai profeti evidenzia il principio di Tessalonicesi 2:11,12

"Per questo motivo Dio permette che siano sviati da un’influenza ingannatrice che li induca a credere alla menzogna, 12 affinché siano tutti giudicati perché non hanno creduto alla verità ma hanno provato piacere nell’ingiustizia.Geova Dio ‘lascia andare un’operazione di errore’ da coloro che preferiscono la falsità “perché credano alla menzogna” piuttosto che alla buona notizia intorno a Gesù Cristo.

Per restare un po' più recenti Perspicacia dice

"Questo principio è illustrato da ciò che era accaduto secoli prima ad Acab re d’Israele. Profeti menzogneri gli assicurarono la vittoria nella guerra contro Ramot-Galaad, mentre Micaia, profeta di Geova, predisse la disfatta. Come fu rivelato in visione a Micaia, Geova permise che una creatura spirituale diventasse “uno spirito ingannevole” nella bocca dei profeti di Acab. Vale a dire, quella creatura spirituale esercitò il suo potere su di loro affinché non dicessero la verità, ma quello che loro stessi volevano dire e che Acab voleva sentire. Pur essendo stato preavvertito, Acab preferì lasciarsi ingannare dalle loro menzogne, e pagò questo con la vita. — 1Re 22:1-38;2Cr 18.

Voce "Menzogna"

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200002738

[Modificato da claudio2018 19/03/2019 14:08]
19/03/2019 16:34
 
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Re: Re: Re:
erevnitis, 19/03/2019 13.20:

Caro witness




Comunque non penso che lo spirito santo ti possa programmare la testa questo poteva avvennire nel primo secolo con i doni miracolosi.






Certamente!

Comunque Luca 12:11,12 espone una verità che non si esaurisce al I secolo e si applica anche oggi.

Geova mediante il suo spirito può agire ed aiutarti ad affrontare una situazione in cui sei accusato o perseguitato, e il principio esposto ci aiuta a comprendere che non dovremmo essere ansiosi già da ora su come difenderci.
19/03/2019 16:41
 
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Re: Re: Re:
claudio2018, 19/03/2019 13.54:

Ciò che fecero Giacobbe e Rebecca era un raggiro bello e buono dunque condannabile biblicamente parlando ...



Mi riferivo al fatto che il racconto si limita ad esporre quanto avvenuto ma non riporta espressioni tipo "Geova si accese d'ira" in merito a Giacobbe e Rebecca.

E poi se la vogliamo dire tutta...era Esaù il vero imbroglione!

Aveva venduto la primogenitura ed evidentemente Isacco non ne sapeva nulla. Inoltre ebbe la faccia tosta di presentarsi dal padre per ricevere la benedizione che spettava al primogenito!





[Modificato da The.Witness 19/03/2019 16:42]
19/03/2019 16:47
 
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Re:
erevnitis, 19/03/2019 14.04:

Da quello che dicono alcuni studiosi il fatto che Isacco non potte cambiare la sua benedizione sta al fatto che una volta pronunciata una parola non ci si poteva sotrarre, in quella cultura era molto forte il concetto di parola, una parola data era come una firma e non potevi più indietreggiare.



Il mio intervento sottolineava che Isacco in seguito ampliò la benedizione. (Genesi 28:1-4)

Se Isacco avesse avuto il desiderio di 'indietreggiare' di certo non avrebbe in seguito ampliato la propria benedizione.




19/03/2019 18:41
 
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Così, riflessioni a ruota libera... ma la messa in schena di Giacobbe fu legalmente una menzogna? Nel senso che il padre aveva chiamato il primogenito per benedirlo, ed effettivamente il primogenito, che il padre lo sapesse o volesse, legalmente era Giacobbe e non Esaù, insomma se parliamo dal punto di vista legale Giacobbe era diventato come se fosse Esaù. Nel racconto, per altro, Isacco non da l'impressione di essersi sentito ingannare da Giacobbe e risponde con una certa sufficienza alle rimostranze di Esaù.

Shalom
[Modificato da barnabino 19/03/2019 18:42]
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21/03/2019 22:26
 
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Re:
barnabino, 19/03/2019 18:41:

Così, riflessioni a ruota libera... ma la messa in schena di Giacobbe fu legalmente una menzogna? Nel senso che il padre aveva chiamato il primogenito per benedirlo, ed effettivamente il primogenito, che il padre lo sapesse o volesse, legalmente era Giacobbe e non Esaù, insomma se parliamo dal punto di vista legale Giacobbe era diventato come se fosse Esaù. Nel racconto, per altro, Isacco non da l'impressione di essersi sentito ingannare da Giacobbe e risponde con una certa sufficienza alle rimostranze di Esaù.

Shalom




Diciamo che era una mezza verità.


29/08/2019 08:01
 
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Re:
barnabino, 19/03/2019 11:43 a. m.:


Cosa ti fa dire che con il NT il concetto di verità oppure menzogna poteva essere più elastico?



Nel NT era certamente meno elastico perché comunque in mezzo c'era la Legge e dunque la verità non era più solo un concetto etico, come poteva esserlo per Giacobbe, ma era legge di Dio. In effetti nel NT l'unico episodio di morte violenta da parte di Geova riguarda l'aver coperto parte della verità...

Shalom



Per il caso di Anania il peccato non fu il trattenersi metà o tutta la somma,non presentandola,rimanendo a loro, ma certamente aver voluto sostenere che quella era stata la intera somma o il ricavato ..per motivi meschini, per far apparire una generosità che non avevano. Per farsi belli...al contempo godendosi il denaro per conto loro

Non era la stessa cosa di Pietro che nella confusione prevalse la paura, poi piangendo.

Pure Gesu a volte diceva mezze verità ai farisei, ma non per motivi meschini.

30/08/2019 04:36
 
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Re: Re:
geremia60(2019), 29/08/2019 08.01:



Per il caso di Anania il peccato non fu il trattenersi metà o tutta la somma,non presentandola,rimanendo a loro, ma certamente aver voluto sostenere che quella era stata la intera somma o il ricavato ..per motivi meschini, per far apparire una generosità che non avevano. Per farsi belli...al contempo godendosi il denaro per conto loro

Non era la stessa cosa di Pietro che nella confusione prevalse la paura, poi piangendo.

Pure Gesu a volte diceva mezze verità ai farisei, ma non per motivi meschini.


La cosa era un po' più profonda di così.

Non volevano godersi il denaro...
Lo capisco da come gli risponde l'apostolo.
I cristiani in quel momento iniziarono a vivere in comunità condividendo tutto.

Loro tenendo il denaro da parte vollero tenersi una via di fuga ma comunque vollero mostrarsi spirituali come gli altri che hanno dato tutto.
Per questo hanno mentito allo spirito e per questo l'apostolo gli risponde "non era a vostra disposizione anche prima? " Proprio come dire " nessuno velo ha chiesto"

Tra le menzogne dette e non punite c'è anche quando Davide si finse pazzo...
La bibbia non specifica cosa disse in quel momento ma dice che Davide delirava.
Chissà quante ne ha sparate di bugie in quel momento.

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