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Maiale e sangue

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2019 13:54
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31/03/2019 16:19
 
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Re: Re:
Cosimo, 31/03/2019 15.44:



Dio non ha mai ordinato a Noè di astenersi dal sangue, ma solo di non mangiare la carne con il sangue. Solo dopo, con la Legge viene vietato il semplice tocco del sangue.





sotto la Legge l' unico uso consentito del sangue era relativo al culto e ai sacrifici

Cosimo, 31/03/2019 15.44:



Geova in persona ha ordinato di uccidere chi non rispetta il sabato eppure Gesù ne ha cambiato l'intendimento.
Perche lo Spirito Santo non poteva suggerire una pratica che rendesse compatibile l'integrazione dei pagani con gli ebrei?




non c' era nessuna "integrazione" da compiere.
I pagani convertiti a Dio e a Cristo erano ormai un unico popolo con i giudeo cristiani, ogni muro di separazione era stato eliminato (Efesini 2:14-15).

I gentili avevano ricevuto lo spirito santo proprio come i giudei senza alcuna distinzione (Atti 15:7-9), ecco perché non di doveva porre sui pagani convertiti il "giogo" della Legge che nemmeno i giudei avevano potuto portare (Atti 15:10).
Ora la salvezza derivava dalla fede, per i giudei come per i pagani (Atti 15:11).
Ma c' erano delle "cose necessarie" anteriori alla Legge che ogni servitore di Geova aveva sempre osservato e doveva continuare a farlo

Questa fu la decisione dell' assemblea di Gerusalemme



[Modificato da Aquila-58 31/03/2019 16:20]
31/03/2019 18:26
 
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Ernesto
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Re:
Aquila-58, 30/03/2019 21.56:




Ti rammento di nuovo che Giuseppe non era sicuramente un fornicatore, basta che tu legga Genesi 39:9. Ripeto: su che base Giuseppe considerava un grave peccato contro Dio la fornicazione con la moglie di Potifar?
Puoi rispondere?



Ariciao








Sulla base del precetto di non avere la donna degli altri mariti, ma questi potevano avere tutte le donne che volevano se queste erano libere. Che questa fosse la regola sulle unioni sessuali ribadita in Atti 15 è semplicemente ridicolo.
Viene affermato che le unioni illeggitime sono da esclude, ma è l'unica lettura sensata anche in considerazione che questi gentili erano già cristiani. Con il termine porneia si indicano tutte le impurità sessuali, tra cui quindi i rapporti incestuosi.
Genesi 2:24 viene richiamato da Gesù per il ripudio della moglie e non per la poligamia testimoniata da Abramo.
31/03/2019 19:00
 
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Cosimo
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Re:
barnabino, 31/03/2019 15.53:

Caro Cosimo,


Dio non ha mai ordinato a Noè di astenersi dal sangue, ma solo di non mangiare la carne con il sangue. Solo dopo, con la Legge viene vietato il semplice tocco del sangue



Il concilio non vieta di "toccare" il sangue, dice di "astenersi" dal sangue e dalla carne contenente sangue. Quelle che poi erano le prescizioni della Legge possono essere utili per capire il senso di questo comando, ma come cristiani non siamo soggetti ad esse.


Geova in persona ha ordinato di uccidere chi non rispetta il sabato eppure Gesù ne ha cambiato l'intendimento. Perche lo Spirito Santo non poteva suggerire una pratica che rendesse compatibile l'integrazione dei pagani con gli ebrei?



Il senso di Atti 15 non è di integrare i cristiani gentili con gli ebrei, ma di decidere se i cristiani gentili dovessero circoncidersi o meno, cioè diventare proseliti. La risposta è un netto no, i cristiani gentili non erano obbligati a seguire i costumi della Legge non essendo soggetti alla Legge. I soli precetti necessari erano comandamenti anteriori alla Legge e dunque a cui era soggetta l'intera umanità. Non era una semplice questione di "integrazione" ma più fondamentale di "salvezza" come è specificato in Atti 15,2. Quelle cose decise dagli apostoli e dallo spirito santo erano "necessarie" per la salvezza e non per l'integrazione di gentili e giudei che continuarono ad avere difficoltà ad integrarsi, tanto che le comunità giudeo-cristiane presto si ridussero fino poi a scomparire.

Shalom



Non comprendo pienamente il tuo dire. Sostieni che l'oggetto del concilio di Gerusalemme erano precetti antecedenti la Legge. Quando quindi Geova ha ordinato di astenersi dal sangue? Cosa significa per te questo comando?
Sul sangue, prima della legge, l'unico precetto conosciuto era quello di non mangiare animali con in sangue, ma questo consa c'entra con il divieto postumo della legge di non toccare per nessuna ragione il sangue, ad eccezione del culto?
Prima della Legge il divieto era solo alimentare, se questo è il paradigma da rispettare in quanto universale, perché voi non accettate le trasfusioni dato che non si tratta di mangiare animali con il sangue?
31/03/2019 21:03
 
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Cosimi
Dio non ha mai ordinato a Noè di astenersi dal sangue, ma solo di non mangiare la carne con il sangue. Solo dopo, con la Legge viene vietato il semplice tocco del sangue

Dom Ma tu non Mai letta la Bibbia attentemente ??
Genesi 9: 1 Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: «Crescete, moltiplicatevi e riempite la terra.
2 Avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare.
"""""3 Tutto ciò che si muove e ha vita vi servirà di cibo; """"""
"""""io vi do tutto questo, come l'erba verde;""""
"""" 4 ma """"non mangerete carne con la sua vita,""""""
""""""""" cioè con il suo sangue. """""""""

"""""5 Certo, io chiederò conto del vostro sangue,""""
""""del sangue delle vostre vite;""""""""
"""""" ne chiederò conto a ogni animale;"""""" chiederò conto della vita dell'uomo alla mano dell'uomo, alla mano di ogni suo fratello.
""""6 Il sangue di chiunque spargerà il sangue dell'uomo sarà sparso dall'uomo,""""
perché Dio ha fatto l'uomo a sua immagine.
7 Voi dunque crescete e moltiplicatevi; spandetevi sulla terra e moltiplicatevi in essa».
01/04/2019 08:39
 
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Re: Re: Re:
Qoeleth, 30/03/2019 17.39:

[

Adriano, la Legge Mosaica venne data a Mosè, prima c'erano gli ebrei ma non gli era stata data alcuna legge. Prima ancora tecnicamente non c'erano neppure gli ebrei, Noè non era ebreo pur adorando Geova e da lui discendono tutte le nazioni della terra, per questo un comando dato a Noè, per il concilio apostolico, ha valore universale e non nazionale. Certo, poi hai ragione tu, questi precetti universali ci sono arrivati attraverso la Torah, come è detto: "perché viene letto ad alta voce ogni Sabato nelle sinagoghe".






Stai dicendo che Noe non aveva il patto che ci fu tra Dio e Abramo? Per non essere ebreo.

01/04/2019 09:38
 
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Di passaggio in questa discussione...
noto che ad alcuni manca qualche informazione sulla striscia del tempo.
Noè poteva essere incluso nel patto abramico?

provate a fare ricerche sul periodo in cui vissero i due e quando fu istituito il patto abramico...
e poi capirete se sarebbe stato possibile.

p.s. naturalmente questo non toglie che anche Noè potrà beneficiare delle conseguenze del patto fatto con Abramo, dato che il seme è risultato essere il Cristo.
[Modificato da Giandujotta.50 01/04/2019 09:54]
01/04/2019 09:52
 
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Re:
Giandujotta.50, 01/04/2019 09.38:

Di passaggio in questa discussione...
noto che ad alcuni manca qualche informazione sulla striscia del tempo.
Noè poteva essere incluso nel patto abramico?

provate a fare ricerche sul periodo in cui vissero i due e quando fu istituito il patto abramico...
e poi capirete se sarebbe stato possibile.





Manchi anche tu di informazioni. Noah nome tipicamente ebreo, su una storia assiro-babilonese, dimmi Noah ricevette il patto abramico o no, per essere piu chiari era o non era circonciso?
01/04/2019 10:07
 
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Giandujotta sia gentile, visualizzi la mia risposta.
01/04/2019 10:33
 
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Re: Re:
Ludovica , 01/04/2019 09.52:




Manchi anche tu di informazioni. Noah nome tipicamente ebreo, su una storia assiro-babilonese, dimmi Noah ricevette il patto abramico o no, per essere piu chiari era o non era circonciso?




Se è per questo, anche Adam è nome ebreo.
Il punto è che solo Abramo fu chiamato l' ebreo (Genesi 14:13), non Noè, che non ricevette la circoncisione, giacchè fu data da Dio all' ebreo Abramo (Genesi 17:11-14)

Stammi bene
01/04/2019 11:49
 
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Re: Re:
Ernesto, 31/03/2019 18.26:



Sulla base del precetto di non avere la donna degli altri mariti,




precetto?
Datogli da chi?
chi diede a Giuseppe un precetto di non commettere porneia con donne sposate?

Ernesto, 31/03/2019 18.26:


ma questi potevano avere tutte le donne che volevano se queste erano libere.




dovevano pur sposarsi e all' epoca, in quel contesto, vigeva la poligamia



Ernesto, 31/03/2019 18.26:




Che questa fosse la regola sulle unioni sessuali ribadita in Atti 15 è semplicemente ridicolo.




che modo cristiano di interloquire!



Ernesto, 31/03/2019 18.26:



Viene affermato che le unioni illeggitime sono da escludere, ma è l'unica lettura sensata anche in considerazione che questi gentili erano già cristiani. Con il termine porneia si indicano tutte le impurità sessuali, tra cui quindi i rapporti incestuosi.




appunto. Sulla base di tutto il contesto, per quegli etnico cristiani non si doveva aggiungere alcun peso (il "giogo" della Legge che nemmeno gli ebrei avevano potuto portare), ma viene ribadito che solo quattro sono le cose "necessarie", a futura memoria per tutti i pagani che si sarebbero convertiti a Dio e a Cristo

Ernesto, 31/03/2019 18.26:




Genesi 2:24 viene richiamato da Gesù per il ripudio della moglie e non per la poligamia testimoniata da Abramo.



Genesi 2:24 viene invece richiamata da Gesù per rimarcare che era solo "per la durezza dei cuori" che fu concesso il divorzio, ma Gesù evidenziò che non fu così dal principio, dove non era stabilita alcuna poligamia, ma "l' uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie [non a tante mogli] e i due saranno una sola carne"

Ciao



01/04/2019 12:06
 
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Re: Re:
Cosimo, 31/03/2019 19.00:


Non comprendo pienamente il tuo dire. Sostieni che l'oggetto del concilio di Gerusalemme erano precetti antecedenti la Legge.




Veramente l' oggetto dell' assemblea di Gerusalemme fu la questione della circoncisione e dell' ubbidienza alla Legge di Mosè, secondo la diatriba sollevata dai giudaizzanti (Atti 15:5)

Cosimo, 31/03/2019 19.00:



Quando quindi Geova ha ordinato di astenersi dal sangue? Cosa significa per te questo comando?
Sul sangue, prima della legge, l'unico precetto conosciuto era quello di non mangiare animali con in sangue, ma questo consa c'entra con il divieto postumo della legge di non toccare per nessuna ragione il sangue, ad eccezione del culto?
Prima della Legge il divieto era solo alimentare, se questo è il paradigma da rispettare in quanto universale, perché voi non accettate le trasfusioni dato che non si tratta di mangiare animali con il sangue?




ma è facilissimo risponderti!

Genesi 9:4-5 CEI:

Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto”!

Se di solo precetto alimentare si trattasse, perchè specificare "Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue"?

E' impossibile non farsi questa domanda

Non era forse il sangue, cioè la vita ("del vostro sangue, ossia della vostra vita, io domanderò conto", ribadisce Dio a Noè in Genesi 9:5...) qualcosa di sacro, riguardo al sangue di Abele, cioè alla sua vita, che gridava dal suolo? (Genesi 4:10).

Non è il sangue qualcosa di sacro da essere definito "la vita" anche nel comando noachico?

Direi di si, il comando noachico non stabilisce solo una norma alimentare, ma la santità del sangue.

La Torah poi recepirà il tutto stabilendo che il solo uso consentito del sangue fosse quello relativo al culto e ai sacrifici e olocausti nel Tempio


[Modificato da Aquila-58 01/04/2019 12:07]
01/04/2019 12:50
 
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Re: Re: Re:
Aquila-58, 01/04/2019 11.49:



Genesi 2:24 viene invece richiamata da Gesù per rimarcare che era solo "per la durezza dei cuori" che fu concesso il divorzio, ma Gesù evidenziò che non fu così dal principio, dove non era stabilita alcuna poligamia, ma "l' uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie [non a tante mogli] e i due saranno una sola carne"

Ciao





Non si riesce a convenire ad una conclusione condivisa.
Su richiesta dei farisei convertiti al cristianesimo, Atti 15, confermando la Legge mosaica, che tipo di restrizione pone a dei Gentili cristiani sulla "poneia", atteso che questi in quanto cristiani rifiutavano la poligamia degli ebrei?
Insomma, cosa doveva insegnare al cristianesimo la Legge mosaica in fatto di costumi sessuali?
01/04/2019 13:29
 
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Caro Ernesto,


Su richiesta dei farisei convertiti al cristianesimo, Atti 15, confermando la Legge mosaica, che tipo di restrizione pone a dei Gentili cristiani sulla "poneia", atteso che questi in quanto cristiani rifiutavano la poligamia degli ebrei?



Non esiste alcuna richiesta dagli ex farisei, ma la richiesta è di Paolo e Barnaba a causa delle posizioni oltranziste dei giudei, che emerge anche a Gerusalemme.

In quell'occasione ai gentili vengono imposte solo restrizioni ANTERIORI alla Legge, come ti abbiamo ripetuto inutilmente diverse volte. Il principio è che i gentili divenuti cristiani non sono soggetti alla Legge e dunque non devono né circoncidersi né seguire i costumi della Legge (come emerge chiaramente dalle lettere di Paolo) ma quelle "cose necessarie" erano comandi che risalivano "sin dai tempi antichi" (Atti 15,21) e dunque riguardavano non la Legge ma principi universali, dati a tutta l'umanità, nel caso del sangue da Noè discendono tutte le nazioni della terra, non solo Israele.


Insomma, cosa doveva insegnare al cristianesimo la Legge mosaica in fatto di costumi sessuali?



La Legge poteva insegnare qualcosa sul punto di vista di Dio, restavano i principi, ma non era più vincolate per i cristiani. Ciò che vincolava i cristiani non era più la Legge Mosaica ma la legge di Cristo. La stessa circoncisione, o il sabato, per Paolo hanno ora un significato spirituale, ma non vede il vincolo di quella carnale.

Shalom
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01/04/2019 15:27
 
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Re:
barnabino, 01/04/2019 13.29:

Caro Ernesto,


Su richiesta dei farisei convertiti al cristianesimo, Atti 15, confermando la Legge mosaica, che tipo di restrizione pone a dei Gentili cristiani sulla "poneia", atteso che questi in quanto cristiani rifiutavano la poligamia degli ebrei?



Non esiste alcuna richiesta dagli ex farisei, ma la richiesta è di Paolo e Barnaba a causa delle posizioni oltranziste dei giudei, che emerge anche a Gerusalemme.

In quell'occasione ai gentili vengono imposte solo restrizioni ANTERIORI alla Legge, come ti abbiamo ripetuto inutilmente diverse volte. Il principio è che i gentili divenuti cristiani non sono soggetti alla Legge e dunque non devono né circoncidersi né seguire i costumi della Legge (come emerge chiaramente dalle lettere di Paolo) ma quelle "cose necessarie" erano comandi che risalivano "sin dai tempi antichi" (Atti 15,21) e dunque riguardavano non la Legge ma principi universali, dati a tutta l'umanità, nel caso del sangue da Noè discendono tutte le nazioni della terra, non solo Israele.


Insomma, cosa doveva insegnare al cristianesimo la Legge mosaica in fatto di costumi sessuali?



La Legge poteva insegnare qualcosa sul punto di vista di Dio, restavano i principi, ma non era più vincolate per i cristiani. Ciò che vincolava i cristiani non era più la Legge Mosaica ma la legge di Cristo. La stessa circoncisione, o il sabato, per Paolo hanno ora un significato spirituale, ma non vede il vincolo di quella carnale.

Shalom


Appunto, prima della Legge, quale principio universale sulla "Pornia" dovevano rispettare i cristiani Gentili che non conoscessero già in quanto cristiani? E perché questo principio doveva essere ribadito solo ai Gentili e non interessa invece i cristiani Ebrei?

01/04/2019 16:17
 
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Caro Ernesto,

Non si tratta di quale principio dovevano rispettare i gentili o i giudei, i gentili probabilmente prima di diventare cristiani seguivano i loro costumi, come i giudei seguivano quelli della Legge, una volta divenuti cristiani tanto per i giudei che per i gentili valeva solo il principio stabilito da Gesù che si richiama a Genesi. Le "cose necessarie" erano state in parte inglobate nella Legge, non erano dunque una novità per i giudei, ma vengono accolte non in quanto parte della Legge ma perché anteriori alla Legge e dunque universali, e valevoli anche per gli ebrei che in qualche misura le seguivano già in quanto parte della Legge. Ma qui non era in discussione cosa dovevano fare gli ebrei ma i gentili e su questo ci si concentra. Paolo poi pone più in generale in problema della Legge anche per i giudei. Ma è un altro discorso che solo in parte ha a che vedere con la controversia sulla circoncisione di Atti 15.

Shalom
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01/04/2019 17:07
 
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Re:
barnabino, 01/04/2019 16.17:

Caro Ernesto,

Non si tratta di quale principio dovevano rispettare i gentili o i giudei, i gentili probabilmente prima di diventare cristiani seguivano i loro costumi, come i giudei seguivano quelli della Legge, una volta divenuti cristiani tanto per i giudei che per i gentili valeva solo il principio stabilito da Gesù che si richiama a Genesi. Le "cose necessarie" erano state in parte inglobate nella Legge, non erano dunque una novità per i giudei, ma vengono accolte non in quanto parte della Legge ma perché anteriori alla Legge e dunque universali, e valevoli anche per gli ebrei che in qualche misura le seguivano già in quanto parte della Legge. Ma qui non era in discussione cosa dovevano fare gli ebrei ma i gentili e su questo ci si concentra. Paolo poi pone più in generale in problema della Legge anche per i giudei. Ma è un altro discorso che solo in parte ha a che vedere con la controversia sulla circoncisione di Atti 15.

Shalom



I termini della questione sono che i Gentili, in quanto cristiani, non dovevano fare nulla di più rispetto alla Legge e rispetto ai precetti prima della Legge in termini di morale sessuale. Il cristianesimo era avanti anni luce rispetto alla Legge, dato che la poligamia non è mai stata tollerata.
L'unico motivo per cui si rende necessario in Atti 15 ribadire il divieto della "porneia" era la comune usanza dei Gentili, per tradizione, di avere legami matrimoniali consanguinei, evenienza questa documentata da San Paolo in 1 Corinti 5 e non tollerata dalla Legge mosaica in Levitico 18.
Per essere chiari, per un cristiano delle Genti, per esempio, era normale sposarsi secondo i crismi del cristianesimo con una zia, possibilità negata dalle Leggi mosaiche e confermate da Gesù nel Vangelo. Dei 4 precetti del concilio di Gerusalemme, solo 1 è stato confermato dal cristianesimo, gli altri tre sono stati introdotti solo perché ereditati dalla Legge mosaica e dalle parole di Gesù e San Paolo di fatto superati.
01/04/2019 17:34
 
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Re: Re: Re: Re:
Ernesto, 01/04/2019 12:50:


Non si riesce a convenire ad una conclusione condivisa.
Su richiesta dei farisei convertiti al cristianesimo, Atti 15, confermando la Legge mosaica, che tipo di restrizione pone a dei Gentili cristiani sulla "poneia", atteso che questi in quanto cristiani rifiutavano la poligamia degli ebrei?
Insomma, cosa doveva insegnare al cristianesimo la Legge mosaica in fatto di costumi sessuali?




Caro Ernesto,
il dibattito non fu una risposta a una "richiesta dei farisei convertiti al cristianesimo", ma riguardava una discussione interna al nascente cristianesimo.

In Atti 15 non si concluse "confermando la Legge mosaica", ma esenzialmente abolendola nei suoi dettami, conservandone alcuni principi fondamentali.

La questione non voleva stabilire principi "in fatto di costumi sessuali", ma dare indicazioni di massima ai nuovi convertiti del cristianesimo, proveniente dalle nazioni. I Giudeo-Cristiani conservavano d'altra parte le loro norme.

Simon
01/04/2019 17:45
 
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Caro Ernesto,


I termini della questione sono che i Gentili, in quanto cristiani, non dovevano fare nulla di più rispetto alla Legge e rispetto ai precetti prima della Legge in termini di morale sessuale. Il cristianesimo era avanti anni luce rispetto alla Legge, dato che la poligamia non è mai stata tollerata



Infatti come disperatamente ormai cerco di farti capire le "cose necessarie" non facevano parte della Legge ma erano principi anteriori alla Legge. Ma lo abbiamo detto dieci volte almeno, inutile ritornarci: quelle cose necessarie non erano parte della Legge, i cristiani gentili erano tenuti a seguirle perché universali e non perché costumi giudaici, seppure in parte erano in qualche misura comprese nelle Legge. Neppure ai cristiani giudei era consentito praticare la poligamia.


L'unico motivo per cui si rende necessario in Atti 15 ribadire il divieto della "porneia" era la comune usanza dei Gentili, per tradizione, di avere legami matrimoniali consanguinei, evenienza questa documentata da San Paolo in 1 Corinti 5 e non tollerata dalla Legge mosaica in Levitico 18.



Questa è una tua inferanza al testo che da nessuna parte ne accenna. Il caso di 1 Corinti 5 non fa testo perché il caso era scandaloso anche per i gentili. Non c'è certo bisogno di scomodare Levitico quando abbiamo il principio universale di Genesi 2,24.


Per essere chiari, per un cristiano delle Genti, per esempio, era normale sposarsi secondo i crismi del cristianesimo con una zia, possibilità negata dalle Leggi mosaiche e confermate da Gesù nel Vangelo



Questa è una tua inferenza al testo, i cristiani non erano più vincolati dalla Legge, né il vangelo né le lettere fanno accenno alla Legge per quanto riguarda regolare il matrimonio tra consanguinei. Che poi in seguito le assemblee attingessero alla legislazione romana e giudaica per regolare le unioni è possibile, ma non ha nulla a che vedere con Atti 15 dove non si fa alcun accenno alla cosa.

Shalom


[Modificato da barnabino 01/04/2019 17:47]
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01/04/2019 18:06
 
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Re:
barnabino, 01/04/2019 17.45:

Caro Ernesto,


I termini della questione sono che i Gentili, in quanto cristiani, non dovevano fare nulla di più rispetto alla Legge e rispetto ai precetti prima della Legge in termini di morale sessuale. Il cristianesimo era avanti anni luce rispetto alla Legge, dato che la poligamia non è mai stata tollerata



Infatti come disperatamente ormai cerco di farti capire le "cose necessarie" non facevano parte della Legge ma erano principi anteriori alla Legge. Ma lo abbiamo detto dieci volte almeno, inutile ritornarci: quelle cose necessarie non erano parte della Legge, i cristiani gentili erano tenuti a seguirle perché universali e non perché costumi giudaici, seppure in parte erano in qualche misura comprese nelle Legge. Neppure ai cristiani giudei era consentito praticare la poligamia.


L'unico motivo per cui si rende necessario in Atti 15 ribadire il divieto della "porneia" era la comune usanza dei Gentili, per tradizione, di avere legami matrimoniali consanguinei, evenienza questa documentata da San Paolo in 1 Corinti 5 e non tollerata dalla Legge mosaica in Levitico 18.



Questa è una tua inferanza al testo che da nessuna parte ne accenna. Il caso di 1 Corinti 5 non fa testo perché il caso era scandaloso anche per i gentili. Non c'è certo bisogno di scomodare Levitico quando abbiamo il principio universale di Genesi 2,24.


Per essere chiari, per un cristiano delle Genti, per esempio, era normale sposarsi secondo i crismi del cristianesimo con una zia, possibilità negata dalle Leggi mosaiche e confermate da Gesù nel Vangelo



Questa è una tua inferenza al testo, i cristiani non erano più vincolati dalla Legge, né il vangelo né le lettere fanno accenno alla Legge per quanto riguarda regolare il matrimonio tra consanguinei. Che poi in seguito le assemblee attingessero alla legislazione romana e giudaica per regolare le unioni è possibile, ma non ha nulla a che vedere con Atti 15 dove non si fa alcun accenno alla cosa.

Shalom




Quale principio universale prima della Legge doveva essere confermato per i cristiani delle Genti? Forse questi non conoscevano Genesi 2,24 dato che lo stesso Gesù ne aveva parlato?
Che necessità c'è di fare un concilio promosso da San Paolo per poi avere come verdetto il rispetto di un principio che lui stesso, in quanto evangelizzatore, aveva già inculcato ai pagani?
Se l'unico motivo del concilio era la circoncisione, perché le conclusioni parlano della "porneia"?
1 Corinti 15 invece fa sicuramente testo, perché il termine di paragone fatto da San Paolo fa chiaramente intendere che i pagani fossero soliti avere legami matrimoniali con consanguinei, dato che dice che neanche tra i Gentili si praticavano rapporti incestuosi.
Un esame imparziale e attento di tutto il contesto propende per l'unica conclusione logicamente possibile: i cristiani pagani dovevano rispettare le indicazioni di Levitico 18 poiché i farisei cristiani erano legati ancora alla Legge mosaica.

01/04/2019 18:17
 
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Re: Re: Re: Re:
Ernesto, 01/04/2019 12.50:


Non si riesce a convenire ad una conclusione condivisa.
Su richiesta dei farisei convertiti al cristianesimo,




primo errore.
La diatriba fu sollevata dai "giudaizzanti", ma la richiesta all' ekklesìa di Gerusalemme perché la questione fosse risolta fu di Paolo e Barnaba….


Ernesto, 01/04/2019 12.50:



Atti 15, confermando la Legge mosaica, che tipo di restrizione pone a dei Gentili cristiani sulla "poneia", atteso che questi in quanto cristiani rifiutavano la poligamia degli ebrei?
Insomma, cosa doveva insegnare al cristianesimo la Legge mosaica in fatto di costumi sessuali?



intanto la Legge mosaica, come sappiamo, permetteva la poligamia, la Legge mosaica qui non c' entra nulla (te lo abbiamo ripetuto molte volte, però!), non era un peso che si poteva addossare agli etnico cristiani, visto che neppure gli ebrei avevano potuto portarlo (Atti 15:10).
Il comando di astenersi dalla fornicazione era "cosa necessaria" perché sempre messo in pratica dai servitori di Geova sin dai tempi di Giuseppe.
Ma come sai il sostantivo porneia può indicare ogni genere di rapporto sessuale illegittimo.
Avendo Gesù riportato la situazione all' Eden (Genesi 2:24), è ovvio che qui porneia indicasse anche il divieto alla poligamia, che era stata ammessa precedentemente, così come a ogni rapporto illegittimo.

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