L'agiografo che ha scritto il testo greco veramente pensava che il Tartaro, l'Abisso e L'Ades fossero dei posti reali posizionati nelle profondità della terra, così come il Cielo veramente era un posto sopra le nubi e la volta celeste dove aveva dimora Dio con tutta la coorte celeste
Beh, che lo pensasse "veramente" è una tua inferenza, Pietro prende a prestito un termine descrittivo ma non fornisce alcun dettaglio che faccia pensare che credeva che esistesse davvero un letterale antro sotterraneo dove erano confinati gli spiriti malvagi, né che esistesse una letterale corte (con templi e trovi) in cielo, dato che sapeva che Dio è uno spirito e non dimora in templi fatti con mani.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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