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In che senso una sorella non puo riprendere un fratello?

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2019 12:56
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18/04/2019 17:02
 
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Carissimi, posto alcuni riferimenti a pubblicazioni che esaminano i principi implicati e possono aiutarci a comprendere come si applicano tali principi senza andare agli estremi.

Ognuno tragga le proprie conclusioni


*** w89 1/3 p. 6 Chi sono i veri ministri di Dio? ***
Paolo affermò anche, riguardo alle donne: “Se, dunque, vogliono imparare qualcosa, interroghino a casa i propri mariti, poiché è vergognoso per una donna parlare nella congregazione”. (1 Corinti 14:35) Ciò significa che se le sorelle non comprendono alcune affermazioni lette o fatte durante le adunanze, oppure ne sono turbate, non dovrebbero sollevare motivi di disputa davanti alla congregazione. Piuttosto, dovrebbero chiedere chiarimenti ai loro mariti quando sono a casa.


*** w07 15/1 p. 4 Uomo e donna: a ciascuno un ruolo dignitoso ***
Nella congregazione cristiana esiste una disposizione simile, ed esaminarla può esserci utile. L’apostolo Paolo scrisse: “Non permetto alla donna . . . di esercitare autorità sull’uomo, ma stia in silenzio. Poiché Adamo fu formato per primo, poi Eva”. (1 Timoteo 2:12, 13) Questo non significa che alle adunanze della congregazione cristiana la donna non debba mai esprimersi. Deve stare in silenzio nel senso che non deve contendere con l’uomo. Non deve sminuire l’incarico che egli ha ricevuto o cercare di insegnare alla congregazione. Il compito di dirigere la congregazione e di insegnare nel suo ambito è stato affidato agli uomini, tuttavia le donne contribuiscono notevolmente alla riuscita delle adunanze cristiane prendendovi parte attiva in vari modi.


*** g78 8/11 p. 27 Il ruolo della donna nella congregazione del primo secolo ***
Le donne dovevano rimanere in silenzio, non tentando di prendere parte all’attività di impartire istruzione pubblica. Con la loro attitudine e con le loro azioni, le donne cristiane dovevano mostrarsi pienamente sottomesse alla disposizione della congregazione circa l’insegnamento. Sarebbe stato inappropriato che una donna provocasse in pubblico un’obiezione, mettendosi così in mostra come dissenziente con gli uomini o facendo capire che il loro insegnamento fosse privo di chiarezza. Tale obiezione pubblica avrebbe rivelato da parte di una donna mancanza di umiltà e modestia e avrebbe alterato l’ordine e la serietà che dovevano esistere in un’adunanza di congregazione. D’altra parte, a casa poteva fare domande e il marito credente avrebbe aiutato la moglie a capire le cose nella maniera giusta. Tale domanda fatta a casa non si sarebbe riflettuta sfavorevolmente sulla moglie e non l’avrebbe fatta considerare impertinente e priva di modestia.


*** w60 15/5 p. 318 Domande dai lettori (1) ***
Il paragrafo del libro dice come commento: “Le sorelle non dovrebbero cercare di dar consigli ai fratelli dedicati. A questo proposito, ‘stiano in silenzio’. Esse non devono discutere nella congregazione coi fratelli, non li devono contraddire, né devono cercar di correggerli o di dar loro istruzioni.
.... “Nella congregazione” le sorelle devono evitare di discutere, correggere o istruire i fratelli. Come spiega il libro “Questo significa vita eterna” a pagina 155: “La donna doveva imparare in silenzio nel senso di non discutere qui [nella congregazione] con gli uomini, sfidandoli ed entrando in discussione per dar luogo ad alterco, disprezzando l’assegnata posizione dell’uomo”....L’ammonimento di Paolo di stare “in silenzio” nella congregazione non vieta questo, perché si riferisce specificamente al loro “silenzio” in quanto ad istruire o consigliare gli uomini, discutendo o litigando con loro....Come questo non vieta del tutto alla donna di parlare nella congregazione, così il consiglio relativo sul far domande al marito a casa non significa che una sorella non possa mai fare una domanda durante un’adunanza di congregazione. Di nuovo la cosa che non si deve fare è di far domande in modo polemico e in tono di sfida, domande intese a dar consigli e istruzioni agli uomini nella congregazione...
Si potrebbe anche aggiungere che queste istruzioni relative alla posizione della donna nella congregazione non intendono che se un fratello chiamato fa un commento sbagliato, una sorella chiamata in seguito debba rimanere in silenzio se conosce la risposta esatta, né che essa debba uniformare la propria risposta al commento sbagliato. Se è invitata a commentare essa può dare quella che secondo lei è la risposta esatta, naturalmente non in modo polemico, ma esponendo semplicemente la cosa come sta. Lo scopo e l’effetto del consiglio di Paolo e dei consigli dati dalle pubblicazioni della Società non è quello di soffocare la libera espressione della propria fede da parte di chiunque nella congregazione. Piuttosto è quello di preservare il giusto ordine teocratico di istruire e dirigere secondo il sistema d’autorità insegnato dalla Bibbia e di preservare l’unità e l’armonia del radunato popolo di Geova.





[Modificato da The.Witness 18/04/2019 17:03]
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