Francesco presiede la Via Crucis al Colosseo: «La Chiesa assalita continuamente dall’interno e dall’esterno». «La casa comune appassisce sotto occhi accecati dall’avidità»
Pubblicato il 19/04/2019
Ultima modifica il 20/04/2019 alle ore 09:53
salvatore cernuzio
città del vaticano
La croce dei bambini vittime di abusi di ogni genere, «feriti» nella loro innocenza. La croce dei migranti «che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici». La croce della Chiesa, «assalita continuamente dall’interno e dall’esterno». La croce della nostra casa comune «che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’avidità e dal potere». Il dolore del mondo coagula nelle parole che Papa Francesco pronuncia nella sua preghiera per la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo.
Anche quest’anno circa 20mila fedeli si riuniscono lungo via dei Fori Imperiali fino all’Arco di Costantino per il “pio esercizio” della Chiesa antica recuperato nei tempi moderni da Paolo VI e mai interrotto dai Pontefici suoi successori. Ci sono famiglie e anziani, studenti e lavoratori, stranieri e disabili, suore e sacerdoti. I loro flambeaux ardono all’unisono con la grande croce infuocata che brucia alle spalle di Francesco.
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