Giovanni 20:28 vocativo o dativo ?

Angelo Serafino53, 09/05/2019 01.42:

---

Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio) bit.ly/2YfoEPI

A volte in greco un sostantivo al nominativo preceduto dall’articolo determinativo viene usato con il valore di vocativo. È così, ad esempio, in Lu 12:32 (lett. “il piccolo gregge”) e in Col 3:18–4:1 (lett. “le mogli”, “i mariti”, “ i figli”, “i padri”, “gli schiavi”, “i padroni”). Questa struttura si trova anche in 1Pt 3:7, dove letteralmente si legge “i mariti”. Quindi la presenza dell’articolo potrebbe non essere determinante per capire cosa avesse in mente Tommaso con questa esclamazione.

bit.ly/2Jspm8g

---

Qualcuno vuole spiegare l'attinenza di questa nota su Giov20:28 ? (che si trova nella nuova bibbia TNM edizione per lo studio)

---

Qualcuno vuole spiegare l'attinenza di questa nota su Giov20:28 ? (che si trova nella nuova bibbia TNM edizione per lo studio)

---

In sintesi l'articolo non è significativo nel vocativo, perché è usato solo per costruire il vocativo e non indica che si parla de "Il Dio" (ho theos, che indiherebbe Geova, l'Iddio Onnipotente) ma "dio!" che può indicare come il Giovanni 1:1 senza articolo indica un attributo, qualità o titolo di Gesù.

Di fatto neppure ai trinitari fa comodo che Tommaso abbia chiamato Gesù "ho theos" perché in qiel caso Tommaso andrebbe contro la dottrina della trinità che distingue la persona del padre e del figlio. Per questo mi chiedo cosa vuole dimostrare il tuo interlocutore, che Gesù, il figlio, è il Padre e dunque che Padre e Figlio sono la stessa persona?

Shalom