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Invitare familiari inattivi che praticavano il peccato

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2019 15:16
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08/05/2019 21:45
 
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Come la vedete voi?!!

Mio cugino nel suo matrimonio che deve avvenire con il consenso di mio zio (ambedue testimoni di Geova) non hanno invitato mia cugina sul fatto che è testimone di Geova raffredata che conviveva per tanti anni ma che adesso da più anni comunque ha regolarizzato la sua situazione sposandosi.

Mia cugina deve sempre essere considerata come una sorella oppure come una scomunicata dato che ha avuto una vita non conforme al popolo di Geova?

Non si rischia agendo cosi di allonttanarla maggiormente dal popolo di Geova e di dare una cattiva testimonianza agli altri familiari?

L'esempio di Saul con Davide puo essere considerato valido in questa situazione?

Si puo non invitarla sul fatto che è (oppure era) una cattiva compagnia?
08/05/2019 21:46
 
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Claudio dice:

Caro erev

Difficile dare un giudizio dall'esterno ma talvolta essere troppo duri non 'e' ne'producente né amorevole. Tuo cugino e tuo zio hanno valutato la situazione e hanno preso questa decisione che da esterno rispetto perché ognuno è libero di decidere chi invitare o non invitare. Ma se lei desiderava essere invitata e stare in compagnia della famiglia forse negargli questa opportunità può farla sentire delusa e respinta e questo non aiuta anche se rimanere nel popolo di Geova non può e non deve dipendere da un mancato invito di matrimonio
08/05/2019 22:05
 
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Credo che non esiste una risposta, ciascuno agisce in base alle proprie circostanze e sensibilità. Per quanto mi riguarda non amo inviti e cerimonie dunque sarei pure contento a non essere invitato da parenti che conosco poco.

Shalom
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08/05/2019 22:13
 
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Caro barnabino

Quali sono i principi implicati?

Puo dire questo mio familiare che non si invita una nipote testimone di Geova a motivo del fatto che anche se non è stata disassociata la situazione è la stessa?

Va considerata questa nipote ancora come una sorella inattiva? oppure come una scomunicata anche se non lo è?
08/05/2019 22:31
 
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Legalmente direi che non essendo stata disassociata e avendo regolato la situazione è libera di frequentare chiunque, ma la sensibilità personale può avere reazioni differenti su cui non entrerei in merito proprio perché molto intime.

Shalom
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08/05/2019 22:36
 
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Re:
Caro barnabino


Legalmente direi che non essendo stata disassociata e avendo regolato la situazione è libera di frequentare chiunque,



E se viveva ancora non sposata la cosa sarebbe stata diversa nel senso che fratelli non gli devono dare familiarità oppure anche qui dipende dalla sensibilità?

08/05/2019 23:33
 
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Se era una sorella e viveva da fornicatrice i parenti avevano la responsabilità cristiana di aiutarla a uscire da uan condizione disapprovata davanti a Dio... mi pare che di fronte ad una pratica di peccato grave l'aspetto frivolo dell'invito ad un banchetto nuziale passi decisamente in secondo piano. Forse queste persone dovrebbero rimettere a posto la scala di valori cristiani... si preoccupano di un invito a pranzo ma non della posizione di questa donna davanti a Dio? Attenzione a non scolare il moscerino e inghiottire il cammello!

Shalom
[Modificato da barnabino 08/05/2019 23:34]
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09/05/2019 13:24
 
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Re:
Caro barnabino


Se era una sorella e viveva da fornicatrice i parenti avevano la responsabilità cristiana di aiutarla a uscire da uan condizione disapprovata davanti a Dio...



Ma lei non voleva



mi pare che di fronte ad una pratica di peccato grave l'aspetto frivolo dell'invito ad un banchetto nuziale passi decisamente in secondo piano. Forse queste persone dovrebbero rimettere a posto la scala di valori cristiani... si preoccupano di un invito a pranzo ma non della posizione di questa donna davanti a Dio?



Il punto non è cosi frivolo per questa nipote e anche per altri familiari quindi sorge la domanda anche se non è stata disassociata è lecito considerarla come se lo fosse?



09/05/2019 13:38
 
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Caro Erev,


Ma lei non voleva



A che cosa ti riferisci?


Il punto non è cosi frivolo per questa nipote e anche per altri familiari quindi sorge la domanda anche se non è stata disassociata è lecito considerarla come se lo fosse?



Quello che volevo dire che l'importante non è l'invito ma la sua condizione spirituale, questa sorella dovrebbe regolarizzare con gli anziani la sua attuale posizione ma non tanto per la questione invito ma per coerenza e per il suo benessere spirituale. I parenti mi fa specie che si siano attivati solo ora, se sapevano di una situazione grave avrebbero dovuto parlare prima con lei e poi con gli anziani, possibile che in tnati anni nessuno si sia mai posto il problema, soprattutto gli anziani se sapevano? E' una situazione alquanto anomala...

Shalom [SM=g2037509]
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09/05/2019 13:59
 
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Non vorrei dire una sciocchezza, ma non è che tuo cugino e zio (e forse anche la congregazione) la considerano "segnata"?

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09/05/2019 18:24
 
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Re:
Caro barnabino


A che cosa ti riferisci?



Mi riferisco al fatto che lei con l'andare del tempo è diventata innativa poi si è messa a convivere ma non voleva cambiare la sua situazione e non gli importava più nulla della bibbia.



Quello che volevo dire che l'importante non è l'invito ma la sua condizione spirituale, questa sorella dovrebbe regolarizzare con gli anziani la sua attuale posizione ma non tanto per la questione invito ma per coerenza e per il suo benessere spirituale.



Lei non gli importa il suo benessere spirituale



I parenti mi fa specie che si siano attivati solo ora, se sapevano di una situazione grave avrebbero dovuto parlare prima con lei e poi con gli anziani, possibile che in tnati anni nessuno si sia mai posto il problema, soprattutto gli anziani se sapevano? E' una situazione alquanto anomala...



Il discorso degli anziani a quanto mi risulta era questo: lei era diventata innativa poi si è trasferita abitando in un altra zona sono passati dieci anni, si è messa a convivere , non rappresentando più nessun pericolo per la congregazione e dato che nessuno parlava di lei, gli anziani hanno lasciato perdere.

Il punto è come va considerata questa cugina? Va sempre considerata come una sorella?







[Modificato da erevnitis 09/05/2019 18:25]
09/05/2019 21:03
 
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Caro Erev,


Mi riferisco al fatto che lei con l'andare del tempo è diventata innativa poi si è messa a convivere ma non voleva cambiare la sua situazione e non gli importava più nulla della bibbia



In quel caso doveva essere disassociata.


Il discorso degli anziani a quanto mi risulta era questo: lei era diventata innativa poi si è trasferita abitando in un altra zona sono passati dieci anni, si è messa a convivere , non rappresentando più nessun pericolo per la congregazione e dato che nessuno parlava di lei, gli anziani hanno lasciato perdere



Questo potrebbe essere corretto, ma è possibile che nessun parente testimone di Geova abbia mai pensato di riferire agli anziani che la sorella stava convivendo, diventando di fatto complici del suo peccato? In ogni caso, visto che ora i rapporti con la congregazione ci sono la sorella dovrebbe chiarire la sua posizione davanti agli anziani, ovvero se vuole restare almeno formalmente un componente della congregazione dei testimone di Geova oppure se non gli importa più nulla della Bibbia e in quel caso la congregazione valuterà il da farsi, questo chiarirebbe la situazione invero ambigua.

Shalom
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09/05/2019 21:46
 
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Re:
Caro barnabino



Questo potrebbe essere corretto, ma è possibile che nessun parente testimone di Geova abbia mai pensato di riferire agli anziani che la sorella stava convivendo, diventando di fatto complici del suo peccato?



Certo che è stato riferito ma abitando in un altra zona e non essendo un pericolo per gli altri e dato che in congregazione nessuno ne parlava, gli anziani hanno lasciato le cose in questo modo.



In ogni caso, visto che ora i rapporti con la congregazione ci sono la sorella dovrebbe chiarire la sua posizione davanti agli anziani, ovvero se vuole restare almeno formalmente un componente della congregazione dei testimone di Geova oppure se non gli importa più nulla della Bibbia e in quel caso la congregazione valuterà il da farsi, questo chiarirebbe la situazione invero ambigua.



Non ha nessun rapporto con la congregazione e non ha intenzione di riprendere. Il punto è come va considerata ? sempre come una sorella anche se lei è molto indifferente?






[Modificato da erevnitis 09/05/2019 21:47]
09/05/2019 22:07
 
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Re:
erevnitis, 08/05/2019 21:45:

Come la vedete voi?!!

Mio cugino nel suo matrimonio che deve avvenire con il consenso di mio zio (ambedue testimoni di Geova) non hanno invitato mia cugina sul fatto che è testimone di Geova raffredata che conviveva per tanti anni ma che adesso da più anni comunque ha regolarizzato la sua situazione sposandosi.

Mia cugina deve sempre essere considerata come una sorella oppure come una scomunicata dato che ha avuto una vita non conforme al popolo di Geova?

Non si rischia agendo cosi di allonttanarla maggiormente dal popolo di Geova e di dare una cattiva testimonianza agli altri familiari?

L'esempio di Saul con Davide puo essere considerato valido in questa situazione?

Si puo non invitarla sul fatto che è (oppure era) una cattiva compagnia?



Caro Erev,

Poni problemi mica semplici tu (perchè la nostra vita non è semplice)!
Lascerei la valutazione alle persone implicate direttamente, perchè ogni loro scelta potrebbe essere opinabile e criticabile.

Simon
09/05/2019 22:25
 
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Caro Erev,


Certo che è stato riferito ma abitando in un altra zona e non essendo un pericolo per gli altri e dato che in congregazione nessuno ne parlava, gli anziani hanno lasciato le cose in questo modo



Secondo me hanno sbagliato e agito con un po' leggerezza, avrebbero dovuto comunque chiarire la situazione con lei o comunque, se era lontana, comunicare la situazione con gli anziani di quella zona... non hanno fatto il bene di nessuno agendo così.


Il punto è come va considerata ? sempre come una sorella anche se lei è molto indifferente?



Tecnicamente al momento resta una sorella, ma dovrebbe chiarire con gli anziani la sua posizione, cioè se vuole restarlo o no. I parenti dovrebbero incoraggaire a farlo, perché se volesse dissociarsi dovrebbero prenderne atto.

Shalom
[Modificato da barnabino 09/05/2019 22:26]
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09/05/2019 22:25
 
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Francamente non saprei ha ragione mio zio dicendo che anche se non è stata disassociata va considerata quasi come tale poiché avrebbe dovuto esserlo oppure vale il principio di Saul che sebbene rigettato da Geova sin quando la cosa non era ufficiale Davide agiva di conseguenza e quindi questa nipote va sempre considerata come una testimone di Geova ma inattiva sperando che un giorno possa riprendersi.

Non è Geova che dirige le cose e se per il momento non è stata disassociata e perché Geova vuole che sia cosi ed il Giorno che la vorrebbe rigettare dal suo popolo non mancherà di farlo anche se le modalità le conosce solo lui.

[Modificato da erevnitis 09/05/2019 22:31]
09/05/2019 22:34
 
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Qui il problema per me è stato un modoun po' superficiale di gestire la questione... anche se era lontana e in congregazione nessuno conosceva la cosa gli anziani dovevano intervenire, forse c'erano margini per aiutare la sorella e se non c'erano la situazione andava comunque chiarita subito. Invitarla o no comunque resta una scelta personale al di là del fatto che la congregazione abbia affrontato o meno il problema, lei comunque non ha colpa se all'epoca non venne aiutata, non sappiamo se con il dovuto aiuto e disciplina non avrebbe cambiato condotta.

Shalom
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09/05/2019 22:46
 
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Re:
Caro barnabino


Qui il problema per me è stato un modoun po' superficiale di gestire la questione...




Ma se gli anziani hanno agito in questo modo penso che ci sarà una circolare che lo spieghi, che se un fratello inattivo dopo tanti anni che ne so poi si sposa in chiesa per esempio in un altra zona non essendo nessun pericolo per gli altri e nessuno in congregazione ne parli la cosa per il momento puo essere lasciata cosi!!!



Invitarla o no comunque resta una scelta personale al di là del fatto che la congregazione abbia affrontato o meno il problema, lei comunque non ha colpa se all'epoca non venne aiutata, non sappiamo se con il dovuto aiuto e disciplina non avrebbe cambiato condotta.



Lei non voleva essere aiutata mentre era da sola figuriamoci quando aveva trovato un uomo che amava volendo convivere con lui. Da parte sua lei non prenderà nessuna iniziativa per parlare con anziani e a quanto pare preferisce restare in questo modo sapendo cosa comportano le misure disciplinari quando ci si dissocia.





09/05/2019 22:58
 
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Caro Erev,


Ma se gli anziani hanno agito in questo modo penso che ci sarà una circolare che lo spieghi, che se un fratello inattivo dopo tanti anni che ne so poi si sposa in chiesa per esempio in un altra zona non essendo nessun pericolo per gli altri e nessuno in congregazione ne parli la cosa per il momento puo essere lasciata cosi!!!



In realtà qui la situazione era conosciuta dai parenti e dagli anziani, che mi paiono numerosi, dunque non si tratta di una sorella di cui nessuno sapeva più nulla e il peccato è emerso dopo molti anni. Gli anziani così facendo non hanno aiutato quella sorella lascindola vivere nel peccato. Se erano al corrente era loro responsabilità aiutarla, può darsi che con il loro aiuto la sorella cambiasse condotta, l'essere inattivi da anni non autorizza gli anziani ad omettere di aiutare spirituale una pecora del gregge.


Lei non voleva essere aiutata mentre era da sola figuriamoci quando aveva trovato un uomo che amava volendo convivere con lui



Ma poiché nessuno è intervenuto questa è solo una supposizione, non possiamo sapere se una visita amorevole non poteva far cambiare attitudine alla sorella o viceversa farle decidere di prendere le distanze dall'organizzazione. Così non è chiara la sua posizione.


Da parte sua lei non prenderà nessuna iniziativa per parlare con anziani e a quanto pare preferisce restare in questo modo sapendo cosa comportano le misure disciplinari quando ci si dissocia



Gli anziani a questo punto, essendosi creato il problema, devono prendersi la responsabilità di visitare la sorella per accertare se vuol sempre essere considerata testimone di Geova o no. Se dice di voler essere considerata testimone di Geova e non ci sono peccati al momento lascieranno a lei la responsabilità davanti a Geova.

Shalom
[Modificato da barnabino 09/05/2019 23:01]
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09/05/2019 23:11
 
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Caro barnabino


In realtà qui la situazione era conosciuta dai parenti e dagli anziani, che mi paiono numerosi, dunque non si tratta di una sorella di cui nessuno sapeva più nulla e il peccato è emerso dopo molti anni. Gli anziani così facendo non hanno aiutato quella sorella lascindola vivere nel peccato. Se erano al corrente era loro responsabilità aiutarla, può darsi che con il loro aiuto la sorella cambiasse condotta, l'essere inattivi da anni non autorizza gli anziani ad omettere di aiutare spirituale una pecora del gregge.



Lei non voleva nessuna visita e anche se gli anziani sarebbero andati a trovarla, la visita non era gradita oppure non si sarebbe fatta trovare a casa. Cosa avviene in questo caso?!!!



Ma poiché nessuno è intervenuto questa è solo una supposizione, non possiamo sapere se una visita amorevole non poteva far cambiare attitudine alla sorella o viceversa farle decidere di prendere le distanze dall'organizzazione. Così non è chiara la sua posizione.



Se lei voleva continuare a convivere oppure ogni volta che gli anziani gli facevano una visita non si faceva trovare. Cosa fare in questo caso?



Gli anziani a questo punto, essendosi creato il problema, devono prendersi la responsabilità di visitare la sorella per accertare se vuol sempre essere considerata testimone di Geova o no. Se dice di voler essere considerata testimone di Geova e non ci sono peccati al momento lascieranno a lei la responsabilità davanti a Geova.



E se dice che peccati ci sono stati ma adesso sono sposata e non vuole prendere nessuna iniziattiva, cosa avviene?



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