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Chi sono i testimoni di Geova ? Cos'è l'organizzazione dei Testimoni di Geova ?

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2019 17:58
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20/05/2019 23:47
 
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Abbiamo detto che la parola "congregazione" e la parola "organizzazione" si equivalgono e dato che l'organizzazione dei Testimoni di Geova fonda proprio le caratteristiche del modo in cui è strutturata sulla congregazione cristiana del 1° secolo ,secondo il quadro che emerge dalle Scritture Greche , credo sarà utile a questo punto esaminare in breve i ruoli e le mansioni delle figure che la compongono specialmente a livello direttivo per capire quanto , specialmente a livello direttivo, l'organizzazione dei Testimoni di Geova corrisponda alla congregazione cristiana del 1° secolo

CORPO DIRETTIVO

Da quanto emerge sopratutto in relazione alla questione della circoncisione comprendiamo che esisteva un centro direttivo a Gerusalemme composto dagli apostoli e da altri anziani che stabiliva questioni e forniva istruzioni mandando nelle congregazioni dei viaggianti per comunicare le decisioni prese .

SORVEGLIANTI E ANZIANI

Quando Giuda tradi' Gesù dovette essere sostituito e tramite un sistema a sorte guidato dallo spirito di Geova venne incaricato Mattia . È interessante che in relazione al ruolo che avrebbe ricoperto viene usato proprio il termine "sorvegliante" . Infatti Pietro prima dell'investitura di Mattia fece riferimento al Salmo 109:8 che dice "prenda qualcun altro il suo incarico di SORVEGLIANZA"

Il termine sorvegliante è appropriato al ruolo di Sottopastori nella congregazione cristiana appunto perché è CRISTIANA , cioè di Cristo che è definito in 1 Pietro 2:25 il "sorvegliante delle vostre anime.".

A proposito del termine "SORVEGLIANTE" il libro Perspicacia afferma :

"Il sostantivo ebraico per sorvegliante, paqìdh, deriva dal verbo paqàdh, che è stato reso “rivolgere l’attenzione a” (Ge 21:1), “visitare” (Gdc 15:1), “costituire” (Ge 39:5) o “incaricare” (Esd 1:2). Similmente il sostantivo greco per sorvegliante, epìskopos, deriva dal verbo episkopèo, tradotto “vigilare attentamente” (Eb 12:15); stessa derivazione ha il sostantivo episkopè, reso “ispezione” (Lu 19:44, Int; 1Pt 2:12), “incarico di sorvegliante” (1Tm 3:1) o “incarico di sorveglianza” (At 1:20). La Settanta greca traduce quattro volte il termine ebraico paqìdh con epìskopos. (Gdc 9:28; Ne 11:9, 14, 22) Il sorvegliante era dunque uno che prestava attenzione a certe faccende o persone, facendo visite, ispezionando e facendo nomine. Un’idea fondamentale insita nel termine greco è quella di sorveglianza protettiva."

Riguardo poi all'autorità che il sorvegliante esercitava Perspicacia continua facendo notare la corrispondenza tra gli odierni SORVEGLIANTI della congregazione cristiana (organizzazione di Dio) con i SORVEGLIANTI delle congregazioni del 1° secolo :

I “sorveglianti” (epìskopoi) cristiani CORRISPONDONO agli “anziani” (presbỳteroi) riconosciuti come tali nella congregazione. Che entrambi questi termini indichino la stessa posizione in seno alla congregazione è indicato dall’occasione in cui Paolo invitò “gli anziani della congregazione” di Efeso a incontrarsi con lui a Mileto. Nell’esortare questi “anziani” disse:

“Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti SORVEGLIANTI [forma di epìskopos], per pascere la congregazione di Dio” (At 20:17, 28)

L’apostolo rende ancora più evidente l’identità dei due termini nella lettera a Tito, dove tratta l’argomento delle nomine di “anziani di città in città”. Riferendosi senz’altro a questi anziani, usa il termine “sorvegliante”(epìskopos). (Tit 1:5, 7) Entrambi i termini si riferiscono dunque alla stessa posizione: presbỳteros indica la maturità di colui che è nominato tale, ed epìskopos i doveri inerenti all’incarico. — Vedi ANZIANO.

Non era stabilito quanti sorveglianti ci dovessero essere in ogni congregazione. Il numero dei sorveglianti dipendeva dal numero di coloro che erano idonei e riconosciuti quali “anziani” in quella congregazione. È evidente che nella congregazione di Efeso c’erano diversi sorveglianti. Anche scrivendo ai cristiani di Filippi, Paolo menziona i “sorveglianti” locali (Flp 1:1), a indicare che prestavano servizio come corpo, sorvegliando l’andamento di quella congregazione.

Un esame delle Scritture Greche Cristiane mostra che in qualsiasi congregazione i sorveglianti, o anziani, avevano uguale autorità. Nelle sue lettere alle congregazioni Paolo non si rivolge a qualcuno in particolare come unico sorvegliante, né queste lettere sono indirizzate a un determinato individuo come tale. La lettera ai Filippesi fu indirizzata “a tutti i santi uniti a Cristo Gesù che sono a Filippi, insieme ai sorveglianti e ai servitori di ministero”. (Flp 1:1) A questo proposito è stato osservato:

“Certamente episcopo nel protocollo della lettera ai Filippesi non presuppone un’autorità monarchica; è piuttosto un termine che indica persone appartenenti a una struttura evidentemente plurima e collegiale incaricata della direzione e del governo della comunità cristiana nella città macedone Allo stesso tempo i diaconi, secondo il significato normale della parola, sono gli aiutanti, i ministri degli episcopi e per la stessa ragione erano al servizio dei credenti”. — Manuel Guerra y Gomez, Episcopos y Presbyteros, Burgos, 1962, p. 320.

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200003351#h=9

Ripeto quest' ultimo concetto :

"struttura evidentemente plurima e collegiale incaricata della direzione e del governo della comunità cristiana"

Dunque pare evidente che l'organizzazione dei Testimoni di Geova prendendo a modello la congregazione del primo secolo sia in realtà un vero e proprio "governo" con dei "collegi" "circoscrizioni" sorveglianti , pastori e sottopastori , tutti implicati più o meno in una forma di governo religioso dirigenziale che naturalmente deve far capo ai principi enunciati da Gesù cosa non sempre facile per un anziano.come si evince anche dal consiglio che Paolo diede all'anziano Timoteo

" riprendi,rimprovera ed esorta, con ogni pazienza e arte di insegnare (1 Timoteo 4:2)

Per concludere :

L'autorità sulla congregazione è nelle mani di Cristo che delega sottopastori nel rappresentarlo e nel dirigere la sua congregazione . Questi sottopastori sono chiamati "sorveglianti" "pastori" "doni negli uomini" . I sorveglianti non hanno n compito facile ed essendo imperfetti possono sbagliare ma sono chiamati a svolgere il loro incarico con gran serietà perché saranno chiamati a rendere conto del modo in cui hanno pasciuto il gregge . Da parte del gregge Cristo richiede che si mostri sottomissione ai sottopastori da lui delegati perché di riflesso questa sottomissione è come se fosse rivolta a lui (tranne ovviamente nel caso che i sottopastori richiedano qualcosa di palesemente antiscritturale)

Questa è la struttura teocratica delle congregazioni cristiane del 1°secolo e questa è la realtà dell'organizzazione di Geova oggi .Erano imperfetti allora come lo sono oggi ma come la congregazione cristiana era l'organizzazione di Geova di allora così la congregazione cristiana mondiale dei Testimoni di Geova è l'organizzazione di Geova di oggi.

Riguardo alle modalità nelle nomine dei sorveglianti comprese le nomine a livello direttivo come avvenivano per interposta persona umana ma secondo una selezione operata invisibilmente dallo spirito santo allora cosi non ci si può aspettare che oggi avvengano diversamente ovvero tramite una sorta di investitura visibile dalla persona di Cristo o di Geova





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