Caro Cattolico,
No, l'incomprensione è sul fatto che non capisco come si possa pretendere che, quando si trova scritto il verbo FARE, si debba leggere RENDERE VISIBILE QUALCOSA CHE ERA GIÀ STATO FATTO 3 "GIORNI" PRIMA
Non lo capisci perché parti da una tesi preconcetta e ti rifiuti di fare una esegesi del testo. Il verbo
'asah in ebraico (come d'altronde il verbo
fare in italiano) non significa solo "formare" qualcosa ma ha uno spettro semantico più ampio. Se non capisci questo resterai ancorato ad una interpretazione
fondamentalista e in
contrasto con il resto del testo che dice chiaramente che i ciclio del giorno e della notte esistevano già dal primo giorno creativo.
Visto e considerato che stiamo parlando di cosa ha fatto un essere in grado di fare i miracoli, la luce del giorno poteva provenire da qualsiasi cosa
Il testo dice che il primo giorno venne creata la luce, per qualunque lettore quella luce poteva essere solo quella del sole visto che non si specifica altrimenti. Poi tu puoi credere quello che vuoi, ma che io sappiam nessun esegeta antico e moderno sostiene l'idea che la luce del giorno che arrivava sulla terra non fosse quella del sole.
Mi auguro che tu abbia veramente inteso scrivere come io ho corretto, perché se volevi scrivere TATO, qui sto solo perdendo tempo
Perdonami, ma non capisco questa osservazione.
A si? Esistevano già? E dove si trovavano?
Si trovavano oltre la spessa cotre di nubi che impediva al Sole, alla Luna e al firmamento di essere perfettamente visibile sulla Terra. Seconod Genesi questo permise a questi astri, che esistevano già, di divenire "dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni". Dunque in quel senso furono "fatti" e "messi nella distesa dei cieli". La Bibbai dice che furono "messi nella distesa dei cieli" perché esistevano già dal primo giorno.
Interpretazione? io leggo quello che c'è scritto, e questo, secondo te, è interpretare?
Non direi, tu leggi quelli che
credi ci sia scritto trascurando il fatto che la luce, il giorno e la notte e il firmamento furono creati il primo giorno e trascurando che il verbo "fare" ha uno spettro semantico più ampio di quello che tu gli attribuisci. Nessuno sfugge all'interprtazione, se questo ti può confortare, vi sono solo interpretazioni più o meno buone.
Se in Ge. 1:13-19 si trova scritto che il sole e la luna furono fatti al quarto giorno, è evidente che è chi sostiene il contrario che legge facendosi traviare da un'ideologia che trova le sue radici... dove? Certo non nella Bibbia.
Lo stesso può dirsi di chi legge che la luce, il giorno e la notte e il formamento furono "creati" il primo giorno e sostiene che non si trattava degli stessi astri del quarto giorno "fatti" brillare sulla superficie della terra per indicare all'uomo stagioni, mesi e anni giacché il giorno e la notte (dunque anche il Sole e la Luna) erano già presenti dal primo giorno.
Ti quoto quello che ha scritto Simon:
"Noi in questo caso ragioniamo in difesa della Bibbia e facciamo notare che non sono due racconti di creazione parallela, ma che nel secondo caso
si illustra la funzione di sole e luna, già creati in precedenza (e secondo la sequenza confermata dalla scienza)"
Shalom
[Modificato da barnabino 20/05/2019 00:22]
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