VVRL, 06/06/2019 13.18:
ma la stessa espressione "cateratte dei cieli" è figurativa, indica null' altro che Dio spalancò le acque di sopra della Genesi e fece piovere a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti, sei tu che devi vederci le finestre, le saracinesche e quant' altro.
Lascia perdere, dammi retta!
Il problema è che il termine biblico "wa·’ă·rub·bōṯ" significa proprio finestra, il verbo "nip̄·tā·ḥū" significa aprire, quindi non vedo perché mi devo allontanare dal significato più immediato del testo. Tra l'altro questo tipo di lettura è confermata anche in ambienti extra biblici da parte degli studiosi di storia della scienza; la vostra voce fuori dal coro mi sembra quindi più che altro motivata da condizionamenti dottrinali piùttosto che da un'analisi obiettiva del racconto di Genesi. Leggete insomma con le lenti condizionanti.
ma sei tu che leggi con le "lenti condizionanti" giacchè, quando non ti fa comodo (e potrei citarti una mirade di Scritture ma.….lasciamo perdere) "allontani il significato più immediato".
Io so che i termini ebraici hanno molti significati, non uno soltanto e il fatto che un certo termine ebraico possa significare "finestra" non significa che gli si debba dare per forza un significato letterale, giacchè come abbiamo visto è usato per esempio in contesti poetici e giacchè è usato in un contesto (quello del Diluvio) che per te è pressocchè un racconto mitologico, quindi il Diluvio è mito e le finestre sono reali?
Ma fammi un piacere!
A più tardi perché devo andare a pranzare….
[Modificato da barnabino 06/06/2019 13:41]