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Tentativo di concialiazione tra fede e affettività/sessualità

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2019 21:52
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17/07/2019 21:43
 
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Si, cosa ti ha motivato a cercare Geova? Perché vedi, torno a ripetere che non sei il solo nella condizione di dover momentaneamente sopportare situazioni senza apparente via di uscita, per farlo è necessario avere una forte fede, non motivazione o convinzione, ma fede in Geova. La cosa è diversa.

Shalom
[Modificato da barnabino 17/07/2019 22:08]
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
17/07/2019 22:06
 
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Re: Re: Re:
claudio2018, 17/07/2019 21.42:

Dunque ritieni che coloro che nel 1° secolo si convertirono al cristianesimo e che smisero di praticare l'omosessualità a cui fa riferimento Paolo in 1 corinti 6:9 e che divennero cristiani in realtà erano solo degli ex viziosi etorosessuali ? In pratica costoro non erano realmente omosessuali fino in fondo nel senso di persone con inclinazioni esclusivamente omo ? In tal caso tali persone avrebbero semplicemente eliminato un vizio dalla loro vita ma non erano costretti a vivere contro la loro natura perché la loro natura non era realmente quella di un omosessuale ?

La cosa mi suona un po' strana nel senso che la natura umana di oggi dovrebbe essere la stessa di allora poiché non dovrebbe in alcun modo essere condizionata dal tempo o dalla cultura dunque la clausola a cui fa riferimento Paolo secondo cui chi praticava l'omosessualità (non facendo specifiche esenzioni) non avrebbe ereditato il Regno di Dio sarebbe fortemente discriminatoria se l'unica natura possibile di certe persone fosse unicamente quella omosessuale. In realtà penso che almeno alcuni a cui fece riferimento Paolo fossero "naturalmente" omosessuali e nonostante ciò diventarono cristiani altrimenti come dicevo ci sarebbe ingiustizia in Dio perché precluderebbe la possibilità di ereditare il regno a determinate persone per il semplice fatto che queste sono per natura con un orientamento diverso dal consueto
17/07/2019 22:57
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Hal.9000, 17/07/2019 21.35:


Caro Julien,

se parli della "fede dei tdG" il titolo sarebbe da leggere così: "Tentativo di conciliazione tra la fede dei testimoni di Geova e affettività/sessualità", dove evidentemente al posto di affettività/sessualità tu intendi omosessualità.

Beh in questo caso non c'è bisogno che sia io a dirti che non è possibile conciliare un bel niente tra le due cose, quindi non si capisce il senso del tuo post. Punto.


Cosa vuoi veramente? Non mi è chiaro. Tu lo sai?



Dire omosessualità lo reputo un tantino riduttivo, perchè non è questione solamente di sesso, non so se sei sposato, ma a sposare tua moglie ti ha spinto solamente un impulso sessuale? o ti ha spinto l'affettività e i sentimenti che provavi per lei?

Capisco che per alcuni comprendere che un omosessuale sia una persona normale con desiderio di affettività è una cosa incocepibile,dato che si tende a raffigurare il gay proprio come un affamato di sesso....non mi sembra che voi etero siate meno affamati onestamente, dato che i peggior abusi sessuali in famiglia avvengono proprio da parte di voi eterosessuali i cosidetti "normali"

Poi sul fatto che non c'è nulla da conciliare è vero..ed è proprio questo il motivo per la quale sono inattivo...onestamente dove c'è rigidità e chiusura non può esserci giustizia e eguaglianza

Poi la conciliazione so che non è possibile in un sistema rigido dove un omosessuale non esiste per la congregazione, ma la conciliazione è stato solamente il frutto di una mia illusione mentale durata anni, quindi tranquillo non chiedo nulla, la giustizia non è propriamente di questo mondo , mondo che non ho intenzione più di giustificare...nessuno a mai giustificato me, di certo non ho il dovere di giustificare altri con idee che rasentano il nazismo


[Modificato da Julien2019 17/07/2019 23:04]
Julien
17/07/2019 23:01
 
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Re:
barnabino, 17/07/2019 21.43:

Si, cosa ti ha motivato a cercare Geova? Perché vedi, torno a ripetere che non sei il solo nella condizione di dover momentaneamente sopportare situazioni senza apparente via di uscita, per farlo è necessario avere una forte fede, non motivazione o convinzione, ma fede in Geova. La cosa è diversa.

Shalom




Io non ho cercato nessuno, mi è capitato di conoscere i TdG, ma non ero alla ricerca di Dio, io onestamente non amo le ingiustizia , dal momento che ad altri viene concesso qualcosa che a me viene negato lo reputo un qualcosa osceno, non si può negare l'amore ad una persona,Dio non può negarmi di avere una vita sentimentale e poi pretendere che io lo ami...non è possibile che in una congregazione dove regna verità e giustizia un omosessuale sia considerato alla stregua di un pedofilo, non è concepibile che nella congregazione guidata da Dio, un Dio di giustizia non può lasciare che il suo nome venga strumentalizzato per giustificare l'odio umano verso il diverso, mi spiace ma reputo vergognoso e osceno tutto ciò

Julien
17/07/2019 23:04
 
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Perdomani Julien,


Capisco che per alcuni comprendere che un omosessuale sia una persona normale con desiderio di affettività è una cosa incocepibile,dato che si tende a raffigurare il gay proprio come un affamato di sesso....non mi sembra che voi etero siate meno affamati onestamente



Non mi pare che fosse quello il senso di quello che ha scritto Hal, forse quello che non è chiaro è cosa ti spienge a scrivere qui, è un giusto sfogo personale, anche se siamo per te degli sconociuti, oppure vuoi comunicarci qualcosa o vorresti che potessimo fare per te qualcosa?


Poi la conciliazione so che non è possibile in un sistema rigido dove un omosessuale non esiste per la congregazione



Non è vero che un omosessuale non esiste per la congregazione, come detto le persone con orientamento omosessuale sono molto di più di quelle che pensi e possono confidarsi con fratelli maturi che possono sostenerli.


quindi tranquillo non chiedo nulla, la giustizia non è propriamente di questo mondo , mondo che non ho intenzione più di giustificare...nessuno a mai giustificato me, di certo non ho il dovere di giustificare altri con idee che rasentano il nazismo



Non capisco cosa c'entri il nazismo, ma è vero, la giustizia non è di questo mondo, ci sono fratelli e sorelle che hanno malattie terminali, ci sono fratelli e sorelle disabili da anni e non possono svolgere le normali attività dipendendo sempre da altri, ci sono fratelli e sorelle che hanno subito abusi e non riescono a vivere una vita emotiva e relazionale con l'altro sesso positiva e sana. Gesù dice che ciascuno deve portare il proprio palo di tortura, più o meno grande. La notizia positiva è che se ci mettiamo sotto lo stesso gioco di Cristo può aiutarci anche nelle situazioni più buie e ingiuste della vita.

Shalom
[Modificato da barnabino 17/07/2019 23:05]
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17/07/2019 23:11
 
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Re: Re: Re: Re:
claudio2018, 17/07/2019 22.06:

La cosa mi suona un po' strana nel senso che la natura umana di oggi dovrebbe essere la stessa di allora poiché non dovrebbe in alcun modo essere condizionata dal tempo o dalla cultura dunque la clausola a cui fa riferimento Paolo secondo cui chi praticava l'omosessualità (non facendo specifiche esenzioni) non avrebbe ereditato il Regno di Dio sarebbe fortemente discriminatoria se l'unica natura possibile di certe persone fosse unicamente quella omosessuale. In realtà penso che almeno alcuni a cui fece riferimento Paolo fossero "naturalmente" omosessuali e nonostante ciò diventarono cristiani altrimenti come dicevo ci sarebbe ingiustizia in Dio perché precluderebbe la possibilità di ereditare il regno a determinate persone per il semplice fatto che queste sono per natura con un orientamento diverso dal consueto




Scusami, ma la Bibbia parla solamente di atti sessuali " vergognosi e osceni" come dice in Romani, dove desumi che ai tempo biblici fosse chiaro il concetto di omosessuale? Io non so se a corinto fossero etero che si davano alle pratiche omosessuali per la moda di quei tempi , o se fossero omosessuali a livello di identità, certo la natura umana è sempre la stessa, gli omosessuali c'erano anche 3000 anni fa, ma da quello che leggo nella Bibbia non mi sembra che Paola avesse in mente l'idea di omosessuale, ma da quello che leggo deduco che si parla solamente di PRATICHE, pratiche che potrebbe fare anche un qualsiasi eterosessuale per soldi , dato che marchettari eterosessuali che vanno con i gay a pagamento ci sono dato che i guadagni di un gigolò per uomini è molto più alto dei guadagni di una prostituta donna

[Modificato da Julien2019 17/07/2019 23:12]
Julien
17/07/2019 23:15
 
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Mi sono persa tra i commenti ma credo che tu abbia detto, correggimi se sbaglio, che ognuno trova una spiegazione propria ai versetti o cmq a ciò che la Bibbia dice, giusto?

Hai citato anche il versetto la verità vi renderà liberi, il sacrificio di riscatto di Gesù ha reso possibile la libertà dal peccato e dalla morte. Ma queste preziose verità ci hanno anche liberato dall’ignoranza e dalle incertezze di questo sistema, la Bibbia da dei principi, dei messaggi chiari che non si possono fraintendere infatti Romani 1:27, 1corinti 6:9 sono molto chiari... Geova Dio non approva certe pratiche quindi non giudichiamo nessuno perché ognuno sarà giudicato ma c'è poco da discutere purtroppo
17/07/2019 23:43
 
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Re:
barnabino, 17/07/2019 23.04:

Perdomani Julien,


Capisco che per alcuni comprendere che un omosessuale sia una persona normale con desiderio di affettività è una cosa incocepibile,dato che si tende a raffigurare il gay proprio come un affamato di sesso....non mi sembra che voi etero siate meno affamati onestamente



Non mi pare che fosse quello il senso di quello che ha scritto Hal, forse quello che non è chiaro è cosa ti spienge a scrivere qui, è un giusto sfogo personale, anche se siamo per te degli sconociuti, oppure vuoi comunicarci qualcosa o vorresti che potessimo fare per te qualcosa?


Poi la conciliazione so che non è possibile in un sistema rigido dove un omosessuale non esiste per la congregazione



Non è vero che un omosessuale non esiste per la congregazione, come detto le persone con orientamento omosessuale sono molto di più di quelle che pensi e possono confidarsi con fratelli maturi che possono sostenerli.


quindi tranquillo non chiedo nulla, la giustizia non è propriamente di questo mondo , mondo che non ho intenzione più di giustificare...nessuno a mai giustificato me, di certo non ho il dovere di giustificare altri con idee che rasentano il nazismo



Non capisco cosa c'entri il nazismo, ma è vero, la giustizia non è di questo mondo, ci sono fratelli e sorelle che hanno malattie terminali, ci sono fratelli e sorelle disabili da anni e non possono svolgere le normali attività dipendendo sempre da altri, ci sono fratelli e sorelle che hanno subito abusi e non riescono a vivere una vita emotiva e relazionale con l'altro sesso positiva e sana. Gesù dice che ciascuno deve portare il proprio palo di tortura, più o meno grande. La notizia positiva è che se ci mettiamo sotto lo stesso gioco di Cristo può aiutarci anche nelle situazioni più buie e ingiuste della vita.

Shalom



Scusa Barnabino, io non voglio risultare fastidioso, tu dici che in congregazione un omosessuale esiste...Secondo te se in una tavolata tra fratelli invece di dire che mi piace la sorella X dico che mi piace il fratello y, secondo te come reagiscono i fratelli? te lo dico io come reagiscono..... scende un muro di gelido silenzio, e dove c'è silenzio secondo te la persona si sente che esiste? e tutto un tener nascosto se non con quei 3/4 gatti se va bene, neanche se avessi commesso un abuso su qualcuno...

Fidati un omosessuale in sala non esiste, tutti fanno finta di nulla come se tu non avessi un identità emotiva...Se sei etero ti parlano della sorellay che è carina o della sorella x che è spirituale...se sei gay è tutto un far finta di nulla, per loro non hai un' identità emotiva e sentimentale,non esiste la tua affettività, anche perchè alla fine una vita sentimentale normale manco puoi averla.

Cosa mi spinge a scrivere qua? sia uno sfogo personale, ma anche il cercare di far conoscere una realtà che tanti non conoscono, forse tu la conosci, ma fidati tanti pensano che i gay siano quelli che vanno a fare sesso da una discoteca ad un altra come veniva rappresentato nelle riviste specialmete quelle più vecchie...ma la realtà è diversa , tanti fratelli pensano che l'omosessuale è quello che è tale perchè ha rapporti omosessuali, non sapendo che un omosessuale è tale a prescindere da rapporti sessuali, come un eterosessuale non sposato è tale a prescindere dai rapporti eterosessuali

Io non voglio convincere nessuno di come la penso, però voglio far capire agli altri che un omosessuale non è come quello raccontato dai media televisivi e purtroppo dalle stesse riviste dell' organizzazione specialmente le più vecchie, invito i fratelli ad informarsi di questa realtà, di conoscere i fratelli omosessuali e invitarli ad aprirsi con loro, di fargli domande....invece ho notato, almeno nel mio caso, che specialmente le sorelle vogliono evitare che tu ti apra, è come se avessero paura di essere coinvolte in qualcosa che a loro spaventa perchè non conoscono

Io sono stato da una psicologa che è una sorella, e lei stessa ha affermato che le persone hanno paura di ciò che non conoscono.

Quindi, come fa un omosessuale a sentirsi esistente in congregazione se i stessi componenti hanno paura di rapportarsi nei confronti di una realtà che non conoscono? non è che facendo finta di nulla la realtà che non conosciamo e di cui abbiamo paura cambia, se io devo prendere una Laurea e non mi piace un esame e lo evito, non è che evitandolo facendo finta di nulla che ottengo la laurea, fin quando non affronto l'esame non ottengo la laurea,
Questo mi preme dire se la congregazione è una FAMIGLIA di sicuro i suoi componenti non faranno finta di nulla nei confronti di una determinata situazione...se i componenti della famiglia fanno gli gnorri non è degna di essere definita famiglia

Anche la semplice indifferenza è un atteggiamento, a mio avviso, criminoso, non devi necessariamente lapidarle fisicamente le persone per ucciderle...L'indifferenza è uno dei mali che affligge l'umanità, e purtroppo in congregazione, sul tema omosessualità di indifferenza ve ne è tanta, perchè come dicevo si ha paura di conoscere ciò che non si conosce...non parlo degli anziani che tutto sommato hanno L'OBBLIGO di occuparsi di questi casi, ma parlo di persone e specialmente sorelle che non hanno l'obbligo derivante dalla propria mansione ad occuparsi di questi casi, ma che buon senso vuole che non facciano le gnorri stanto sempre con le 4 sorelle con cui escono in servizio...

Vedi Barnabino tu mi dici che di omosessuali in congregazione ce ne sono molto di più di quello che penso, il fatto che conosco un numero di omosessuali abbastanza esiguo, questo ti fa comprendere come in congregazione ben si guardano dal farsi vedere e dal dichiarare ciò che sono....se non ci fosse paura di manifestarsi tranquillamente credo che non sarei a conoscenza di un numero maggiore di omosessuali? e di ciò ne potrebbero beneficiare gli omosessuali stessi perchè si sentirebbero meno soli dato che non sono gli unici a vivere questa situazione, dato che parlare con voi eterosessuali è come parlare delle esperienze di servizio alle persone del mondo....cioè si perde tempo .


[Modificato da Julien2019 17/07/2019 23:58]
Julien
17/07/2019 23:50
 
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Re:
Veronica.1986, 17/07/2019 23.15:

Mi sono persa tra i commenti ma credo che tu abbia detto, correggimi se sbaglio, che ognuno trova una spiegazione propria ai versetti o cmq a ciò che la Bibbia dice, giusto?

Hai citato anche il versetto la verità vi renderà liberi, il sacrificio di riscatto di Gesù ha reso possibile la libertà dal peccato e dalla morte. Ma queste preziose verità ci hanno anche liberato dall’ignoranza e dalle incertezze di questo sistema, la Bibbia da dei principi, dei messaggi chiari che non si possono fraintendere infatti Romani 1:27, 1corinti 6:9 sono molto chiari... Geova Dio non approva certe pratiche quindi non giudichiamo nessuno perché ognuno sarà giudicato ma c'è poco da discutere purtroppo



Veronica, l'unica cosa che posso fare è invitarti, se hai tempo a leggere i vari post...purtroppo come tanti fratelli parli di pratiche, secondo te quando decidi di sposare un uomo lo fai solamente dal desiderio di fare certe " pratiche"? vedi, a me la cosa che non mi piace di tanti fratelli è l'uso di queste epressioni semplicistiche recitate a pappardella sena manco chiedersi il significato di ciò che affermano, se tu vieti ad un omosessuale di sposarti vieti di sviluppare la sua identità affettiva e relazionale con l'altro, non vieti una semplice pratica,la vita di coppia fa parte della realizzazione dell' uomo , se concedi a qualcuni di realizzarsi, e ad altri no, a mio avviso fai discriminazione.

Poi se tu riduci l'omosessualità ad una semplice pratica , devo evincere necessariamente che la vostra eterosessualità, e quindi, i vostri matrimoni sono funzionali solo all' attuazione di una semplice pratica sessuale....se ridimenzioni per l'uno, per coerenza lo devi fare anche per l'altro.
[Modificato da Julien2019 17/07/2019 23:55]
Julien
17/07/2019 23:58
 
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Quindi, come fa un omosessuale a sentirsi esistente in congregazione se i stessi componenti hanno paura di rapportarsi nei confronti di una realtà che non conoscono?



Non è necessariamente una realtà che non conoscono, giacché andiamo a scuola e lavoriamo con omosessuali (ho due colleghi omosessuali).
Il fatto è che è una condizione che prelude ad altro, così come un etero prova desiderio verso una persona del sesso opposto.
Se l'atto è peccaminoso senza se e senza ma (a differenza del sesso etero), la condizione che è preludio a quell'atto non è un argomento di cui vantarsi. A che pro?
A che serve stare a parlare con tutti delle proprie tendenze come se fosse parlare dei propri gusti culinari?
Certo, alcuni cibi non sono ammessi per un cristiano.
Sarebbe in realtà come un tdG che si vanta di amare tanto il sanguinaccio: anche se non lo mangia, esprime un'attrazione per qualcosa che è condannato dalla Bibbia. Rallegrerebbe chi basa la sua fede sulla Bibbia?
Parlare della propria attrazione per il sanguinaccio edificherebbe un cristiano?

Di fatto ci sono tanti tdG omosessuali che tra servire Dio o assecondare se stessi hanno scelto la castità.

Qui nessuno vieta niente a nessuno: se ti iscrivi al circolo dei vegetariani, nessuno ti vieta di mangiare carne. Sei tu che, come condizione preliminare, dichiari di non mangiare carne per tua scelta.
Diversamente non si può pretendere di esaltare l'amore per il panino al prosciutto (o per le giacche in pelle, magari adducendo come giustificazione gli atavici geni degli antenati cacciatori) durante un meeting vegetariano.
18/07/2019 00:13
 
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Re:
Chameleon., 17/07/2019 23.58:


Quindi, come fa un omosessuale a sentirsi esistente in congregazione se i stessi componenti hanno paura di rapportarsi nei confronti di una realtà che non conoscono?



Non è necessariamente una realtà che non conoscono, giacché andiamo a scuola e lavoriamo con omosessuali (ho due colleghi omosessuali).
Il fatto è che è una condizione che prelude ad altro, così come un etero prova desiderio verso una persona del sesso opposto.
Se l'atto è peccaminoso senza se e senza ma (a differenza del sesso etero), la condizione che è preludio a quell'atto non è un argomento di cui vantarsi. A che pro?
A che serve stare a parlare con tutti delle proprie tendenze come se fosse parlare dei propri gusti culinari?
Certo, alcuni cibi non sono ammessi per un cristiano.
Sarebbe in realtà come un tdG che si vanta di amare tanto il sanguinaccio: anche se non lo mangia, esprime un'attrazione per qualcosa che è condannato dalla Bibbia. Rallegrerebbe chi basa la sua fede sulla Bibbia?
Parlare della propria attrazione per il sanguinaccio edificherebbe un cristiano?

Di fatto ci sono tanti tdG omosessuali che tra servire Dio o assecondare se stessi hanno scelto la castità.

Qui nessuno vieta niente a nessuno: se ti iscrivi al circolo dei vegetariani, nessuno ti vieta di mangiare carne. Sei tu che, come condizione preliminare, dichiari di non mangiare carne per tua scelta.
Diversamente non si può pretendere di esaltare l'amore per il panino al prosciutto (o per le giacche in pelle, magari adducendo come giustificazione gli atavici geni degli antenati cacciatori) durante un meeting vegetariano.




Fidati, tanti non sanno cosa sia un omosessuale, forse lo saprai tu, ma tanti altri non lo sanno, tanti fratelli ancora credono che in congregazione non esistono i gay perchè la conoscenza della Bibbia li avrebbe "guariti" sennò non fossero diventati fratelli

Non capisco la frase quando affermi " la condizione è preludio dell' atto" quindi secondo te la condizione di omosessuale è preliminare ad un rapporto sessuale? se pensi questo, ti do una semplice notizia: non hai mai conosciuto omosessuali se non dicendo buongiorno e buonasera

Poi dici :

"la condizione che è preludio a quell'atto non è un argomento di cui vantarsi. A che pro?
A che serve stare a parlare con tutti delle proprie tendenze come se fosse parlare dei propri gusti culinari"[/
B]





Qui non cè nulla da vantarsi, siete voi etero generalmente quelli che si vantano considerandovi normali solo perchè etero, specialmente maschi

Poi tu affermi a cosa serve parlare ad altri delle proprie tendenze....immagina tu che ti piace una ragazza e non puoi dire tranquillamente che ti piace, immagina tutta la vita così....tu dimmi a che pro uno non può neanche dire chi ti piace? ti sei immaginato in una tale situazione? ecco immaginati e vedi quanto è piacevole e normale..se non lo è per te non lo è neanche per gli altri

A che serve parlare delle proprie tendenze come fossero semplici gusti culinari?

bene, se siamo uguali allora manco voi etero dovreste parlare delle vostre tendenze come gusti culinari, ma ovviamente, specialmente voi maschi rompete le scatole continuamente sulle vostre tendenze.
[Modificato da Julien2019 18/07/2019 00:18]
Julien
18/07/2019 00:20
 
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Caro Julien,


Fidati, tanti non sanno cosa sia un omosessuale, forse lo saprai tu, ma tanti altri non lo sanno, tanti fratelli ancora credono che in congregazione non esistono i gay perchè la conoscenza della Bibbia li avrebbe "guariti" sennò non fossero diventati fratelli



Direi che la congregazione non c'entra molto, neppure ad una cena di colleghi immagino ti metti a dire che ti piace il collega X o Y. Per questo che più che ad una cena sarebbe bene confidarsi con fratelli e sorelle mature, in grado di comprendere che non sei "malato" e di ascoltarti con empatia.

Però, perdonami, mi pare che tu in genere più che un incontro cerchi uno scontro... capisco un certo risentimento personale o frustrazione, ma non accusare tutti, la frase che usi "voi etero" sa davvero di auto-esclusione. Se gli "etero" per te sono un confronto "noi/voi" forse il problema dell'inclusione non sono solo gli altri..

Shalom
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18/07/2019 00:37
 
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se siamo uguali allora manco voi etero dovreste parlare delle vostre tendenze come gusti culinari, ma ovviamente, specialmente voi maschi rompete le scatole continuamente sulle vostre tendenze



L'essere eterosessuale, monogamo e sposato è la condizione stabilita originariamente da Dio.
Tutto il resto è contrario a quanto stabilito da Dio.

Julien, c'è chi si realizza ed è felice solo con una vita sessuale libera (andando sia con uomini che con donne, una relazione alla volta).

C'è chi si realizza vivendo contemporaneamente più relazioni con persone a cui va bene quella situazione, e per lui l'uomo è fatto per la poligamia (e magari ti porta anche ragioni scientifiche e studi al riguardo, come questo: medicinaonline.co/2013/08/20/gli-esseri-umani-sono-per-natura-poligami-la-crisi-di-mezza-eta-non-esiste-gli-uomini-sono-attratti-da-donne-giovani-alcune-verita-sullanimo-umano-che-nessuno-ha-il-coraggio-... ).

C'è chi si realizza ed è felice con altri approcci come quelli sopra citati, ma sono tutti contrari a quanto ammesso dalla Bibbia.
Anche la monogamia può essere una dura sfida per molti etero che magari sono portati a desiderare sessualmente tutte le donne che si trovano davanti.
O per chi è attratto sia da uomini che da donne, ma si deve "accontentare" solo di una categoria, quella complementare al proprio sesso biologico.

Ognuno di noi deve fare sacrifici: ciò che è squallido invece è ridurre se stessi alla sessualità, come se fosse l'unica sfaccettatura della vita.

Esiste Carlo il volontario, Carlo lo scrittore, Carlo il musicista, Carlo il predicatore, Carlo l'amante degli animali, Carlo il cuoco, Carlo il benefattore, e non solo Carlo l'eterosessuale o omosessuale.

Detto questo, scrivere in questo forum non ti farà conciliare un bel niente. C'è solo da scegliere una cosa o l'altra.
[Modificato da Chameleon. 18/07/2019 00:40]
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barnabino, 18/07/2019 00.20:

Caro Julien,


Fidati, tanti non sanno cosa sia un omosessuale, forse lo saprai tu, ma tanti altri non lo sanno, tanti fratelli ancora credono che in congregazione non esistono i gay perchè la conoscenza della Bibbia li avrebbe "guariti" sennò non fossero diventati fratelli



Direi che la congregazione non c'entra molto, neppure ad una cena di colleghi immagino ti metti a dire che ti piace il collega X o Y. Per questo che più che ad una cena sarebbe bene confidarsi con fratelli e sorelle mature, in grado di comprendere che non sei "malato" e di ascoltarti con empatia.

Però, perdonami, mi pare che tu in genere più che un incontro cerchi uno scontro... capisco un certo risentimento personale o frustrazione, ma non accusare tutti, la frase che usi "voi etero" sa davvero di auto-esclusione. Se gli "etero" per te sono un confronto "noi/voi" forse il problema dell'inclusione non sono solo gli altri..

Shalom



Diciamo che la parola " Voi etero" è per far comprendere meglio la mentalità di tanti etero, e per farlo ho dovuto enfatizzare la differenza con il dualismo noi/voi

Ho rimarcato la differenza per far comprendere meglio certi atteggiamenti egoistici di molti eterosessuali pensando che quello che provano e desiderano loro sia buono lecito e soprattutto DIVERSO, da quelli che desidera o prova un omosessuale

Cmq a me non mi interessa includermi tra gli eterosessuali, io mi auto escludo volontariamente, nel senso che metto in risalto la mia differenza per dare dignità alla mia identità, ma non per vanto perchè non c'è nulla da vantarsi,ma solo per far capire che un omosessuale meritevole di pari dignità nonostante la diversità, ma purtroppo la diversità fa paura e quindi, spesso, si vogliono includere tutte le persone in un unico calderone per non confrontarsi e accettare ciò che è diverso e sconosciuto.

Purtroppo la rabbia ci sta, se io reagisco in questo modo significa cha a monte vi sono azioni sbagliate da parte degli eterosessuali...purtroppo non possiamo pretendere di fare ciò che ci pare e allo stesso tempo pretendere che l'altro non reagisca, io credo che l'ignoranza su certe cose giustifichi fino d un certo punto, specialmente se ormai siamo adulti....purtroppo se stiamo sempre a giustificare le persone si permettono fin troppo " il lusso" di sbagliare...ma come dice un detto " errare è umano, ma perseverare è diabolico"


Julien
18/07/2019 01:00
 
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Chameleon., 18/07/2019 00.37:


se siamo uguali allora manco voi etero dovreste parlare delle vostre tendenze come gusti culinari, ma ovviamente, specialmente voi maschi rompete le scatole continuamente sulle vostre tendenze



L'essere eterosessuale, monogamo e sposato è la condizione stabilita originariamente da Dio.
Tutto il resto è contrario a quanto stabilito da Dio.

Julien, c'è chi si realizza ed è felice solo con una vita sessuale libera (andando sia con uomini che con donne, una relazione alla volta).

C'è chi si realizza vivendo contemporaneamente più relazioni con persone a cui va bene quella situazione, e per lui l'uomo è fatto per la poligamia (e magari ti porta anche ragioni scientifiche e studi al riguardo, come questo: medicinaonline.co/2013/08/20/gli-esseri-umani-sono-per-natura-poligami-la-crisi-di-mezza-eta-non-esiste-gli-uomini-sono-attratti-da-donne-giovani-alcune-verita-sullanimo-umano-che-nessuno-ha-il-coraggio-... ).

C'è chi si realizza ed è felice con altri approcci come quelli sopra citati, ma sono tutti contrari a quanto ammesso dalla Bibbia.
Anche la monogamia può essere una dura sfida per molti etero che magari sono portati a desiderare sessualmente tutte le donne che si trovano davanti.
O per chi è attratto sia da uomini che da donne, ma si deve "accontentare" solo di una categoria, quella complementare al proprio sesso biologico.

Ognuno di noi deve fare sacrifici: ciò che è squallido invece è ridurre se stessi alla sessualità, come se fosse l'unica sfaccettatura della vita.

Esiste Carlo il volontario, Carlo lo scrittore, Carlo il musicista, Carlo il predicatore, Carlo l'amante degli animali, Carlo il cuoco, Carlo il benefattore, e non solo Carlo l'eterosessuale o omosessuale.

Detto questo, scrivere in questo forum non ti farà conciliare un bel niente. C'è solo da scegliere una cosa o l'altra.




Ti dirò, come ho scritto nel mio post di presentazione, mi sarei sentito realizzato semplicemente nell' avere una vita sentimentale all' interno del matrimonio come tutti i fratelli e sorelle di questo mondo, non avrei voluto più libertà, lma la STESSA libertà concessa a voi persone di serie A (Lo siete perchè viene concessa una cosa che a me viene negata)

Quindi l'essere monogamo e sposato è cosa a me MOLTO gradita, purtroppo non anche eterosessuale visto che indipendetemente da ciò che Dio ha stabilito millenni fa, la mia situazione è diversa e non per scelta a me imputabile( anche se qualcuno ce prova a imputare colpe...)

E' vero ridurre la vita alla sessualità è riduttivo, ma allora se è riduttivo precludiamo a tutti di avere una una vita sessuale dato che è una cosa marginale della vita....perchè non farlo?allora il clero non sbaglia a vietare la sessualità ai suoi componenti?tanto è un aspetto marginale della vita,che poi io non parlo di sessualità, ma di AFFETTIVITà, ma come ho già spiegato quando si parla di gay pensate solo al sesso


Vedi, come ha fatto notare giustamente Barnabino io faccio la contrapposizione VOI ETERO, mettendo in evidenza la differenza noi/voi, ma mi tocca farlo necessariamente perchè mi sembra che vi trincerate dietro buonismi e frasi fatte e moralismi con il sangue degli altri....ma cosa vuol dire che la vita non è solo sessualità? ma se dovevo fare la vita della monaca di clausura non era meglio che nascevo cherubino o serafino? io non sono una figura spirituale, sono una persona in carne ed ossa, non si può prescindere da questo facendo lo spiritualista, è vero che l'uomo non vive di solo pane, ma vive ANCHE di pane, sennò diventa una figura angelica, ma se l'uomo si vuole mettere a fare l'angelo mi sa che nel giro di poco tempo muoia.


Julien
18/07/2019 01:03
 
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Però non essere aggressivo, non siamo qui per giudicati. L'aggressività non ti aiuta e non aiuta gli altri.

Shalom
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18/07/2019 01:10
 
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ma cosa vuol dire che la vita non è solo sessualità?



Che non è un bisogno primario.

Mettila così: ad alcuni cristiani etero la vita matrimoniale e le conseguenti responsabilità non piacciono, ma vorrebbero avere una relazione completa (quindi con rapporti sessuali), perché provano sentimenti e attrazione sessuale, ma non gli stanno bene le responsabilità della vita matrimoniale.
Pur di non violare i princìpi biblici, decidono - anche con sofferenza - di non sposarsi.
Ancora, ci sono tdG che sono stati lasciati dalla moglie, e quest'ultima dopo essere andata via di casa non ha più avuto alcuna relazione.
Da decenni, questi tdG non sono liberi di risposarsi e neanche di messaggiare con un'altra tdG, perché scritturalmente risultano sposati, anche se di fatto la moglie non ce l'hanno.
Ci sono cristiani che resistono da decenni in questa situazione.

Con il loro comportamento stanno dicendo a Dio "Tu sei più importante dei miei desideri": altrimenti, che ci siamo battezzati a fare?
Abbiamo detto che siamo disposti a morire per la fede e poi non siamo in grado di attenerci a princìpi basilari?

E se ci riescono in tanti, perché io devo sbraitare e lamentarmi invece che lavorare sulla mia personalità come han fatto in tanti?
18/07/2019 01:17
 
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Poi non comprendo una cosa,molti conosceranno la scrittura di 1 Corinti 7:8,9 dove dice:

"A quelli non sposati e alle vedove dico che è meglio per loro se rimangono come me.+ 9 Se però non riescono a padroneggiarsi si sposino, perché è meglio sposarsi che bruciare di passione.+

Nel mio caso cosa mi toccherebbe fare? se io non riesco a padroneggiarmi sono destinato a bruciare di passione dato che non posso sposarmi?

come ci sono eterosessuali che non si padroneggiano ci sono anche omosessuali che non si padroneggiano...(su questo almeno NON siamo diversi)....l'etero PUò risolvere la cosa sposandosi...ma il gay..che fa? s'attacca al tram.

Ecco quando dico che io per la congregazione non esisto...cioè non vi è nessuna "legalizzazione" della mia condizione, sono destinato all' anarchia....

La cosa comica ( diciamo più tragica) è che vi sono fratelli che si sposano, ma che gli stanno strette le regole del matrimonio, io invece che le regole le auspico , non mi vengono concesse, se non un divieto totale

Poi Barnabino mi dici perchè ho il dente avvelenato?? dai ci sta...dopo il danno pure la beffa..
Julien
18/07/2019 01:23
 
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Nel mio caso cosa mi toccherebbe fare? se io non riesco a padroneggiarmi sono destinato a bruciare di passione dato che non posso sposarmi?




Ti ho già portato situazioni in cui anche gli etero non possono sposarsi.
Tu almeno puoi scegliere se battezzarti o meno, loro ricevono la "sorpresa" dopo essersi battezzati e sposati: la moglie va via e non ha più relazioni con nessuno per tutta la vita, lui resta formalmente sposato ma di fatto condannato alla castità - anche solo sentimentale, non può frequentare altre donne in senso romantico - a vita.
La vita è fatta anche di altre cose, magari si impegnano di più nel ministero, oppure si dedicano ad hobby o si realizzano in altra maniera.
[Modificato da Chameleon. 18/07/2019 01:27]
18/07/2019 01:29
 
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Re:
Chameleon., 18/07/2019 01.10:


ma cosa vuol dire che la vita non è solo sessualità?



Che non è un bisogno primario.

Mettila così: ad alcuni cristiani etero la vita matrimoniale e le conseguenti responsabilità non piacciono, ma vorrebbero avere una relazione completa (quindi con rapporti sessuali), perché provano sentimenti e attrazione sessuale, ma non gli stanno bene le responsabilità della vita matrimoniale.
Pur di non violare i princìpi biblici, decidono - anche con sofferenza - di non sposarsi.
Ancora, ci sono tdG che sono stati lasciati dalla moglie, e quest'ultima dopo essere andata via di casa non ha più avuto alcuna relazione.
Da decenni, questi tdG non sono liberi di risposarsi e neanche di messaggiare con un'altra tdG, perché scritturalmente risultano sposati, anche se di fatto la moglie non ce l'hanno.
Ci sono cristiani che resistono da decenni in questa situazione.

Con il loro comportamento stanno dicendo a Dio "Tu sei più importante dei miei desideri": altrimenti, che ci siamo battezzati a fare?
Abbiamo detto che siamo disposti a morire per la fede e poi non siamo in grado di attenerci a princìpi basilari?

E se ci riescono in tanti, perché io devo sbraitare e lamentarmi invece che lavorare sulla mia personalità come han fatto in tanti?




Vabè non ho scritto solo ciò che hai evidenziato, ho detto che l'uomo non vive SOLO di sessualità, ma ANCHE di sessualità ...io non sono solo l'omosessuale che sta scrivendo a te, ma sono ANCHE l'omosessuale che sta scrivendo a te.

Di situazioni me ne puoi elencare tante...però resta un fatto, a tutte le persone che mi hai elencato è stata concessa la possibilità di sposarsi a presindere se sono ora separati, o sono stati lasciati o sono impotenti o non trovano il coniuge adatto,.

A tutte queste persone è concessa o è stata concessa la possibilità di contrarre matrimonio, a me viene negata, è qui il punto....è la POSSIBILITà di sposarmi, cosa che altri non viene negata

Il punto non è fare attualmente la vita di monaca di clausura, ma è la CERTEZZA di dovere farla sempre tale vita da monaca..e per di più devo pure essere felice perchè Geova è un Dio felice, manco il lusso di dire che sta vita fa schifo e che chi me l'ha data poteva risparmiarsela facendo più bella figura...

Ma vabè queste sono mie riflessioni che non credo interessino.

Julien
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