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Il PCC ha paura dei Dieci Comandamenti

Ultimo Aggiornamento: 12/08/2019 13:23
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12/08/2019 10:51
 
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Visto che i cinesi possono solo adorare il Partito Comunista, le autorità fanno rimuovere il Decalogo dalle chiese


L’articolo di Bitter Winter in cui si dava notizia della rimozione del primo dei Dieci Comandamenti da una chiesa di Luoyang, una città nella provincia centrale dell’Henan, ha ricevuto un’ampia attenzione da parte dei media. Secondo alcune fonti governative, l’interesse suscitato avrebbe spinto i funzionari locali a mutare la loro decisione al fine di nascondere questo atto di persecuzione religiosa.

In realtà i Dieci Comandamenti continuano a essere una spina nel fianco per le autorità che fanno tutto il possibile per far credere all’intera popolazione cinese che l’unico Dio è il PCC. Secondo il governo il più grande ostacolo è costituito dal comandamento «non avrai altri dei di fronte a me». Come ha osservato il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America Mike Pompeo nel presentare il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo per il 2018, «il Partito Comunista Cinese ha dimostrato estrema ostilità nei confronti di tutte le fedi religiose sin dalla sua fondazione perché vuole essere considerato l’unico Dio».

Il PCC non può tollerare gli insegnamenti basilari del cristianesimo

Alcuni cristiani residenti in una contea nella giurisdizione di Luoyang hanno riferito a Bitter Winter che in maggio il locale Ufficio per gli affari religiosi ha organizzato un incontro tra i Due Consigli cristiani cinesi e i responsabili delle chiese della contea chiedendo che dai luoghi di culto approvati dallo Stato venisse rimosso ogni riferimento ai Dieci Comandamenti sostituendoli con altri testi.

Secondo un collaboratore di una Chiesa delle Tre Autonomie nella contea le autorità hanno avanzato tale pretesa a partire da Natale dell’anno scorso. L’uomo ha poi aggiunto: «Dapprima ci hanno detto di eliminare il primo comandamento e successivamente di rimuovere il cartello dove era scritto il Decalogo».

I funzionari dell’Ufficio per gli affari religiosi hanno affermato che in molte chiese i Dieci Comandamenti sono già stati sostituiti con i ritratti di Mao Zedong e Xi Jinping e che tale politica è stata imposta dalle autorità superiori. I funzionari hanno aggiunto in tono minaccioso che per coloro che non collaborano «le cose si metteranno male».

Quando è stato domandato loro perché i Dieci Comandamenti dovessero essere rimossi, i funzionari hanno spiegato che ciò era necessario in quanto «secondo il cristianesimo non devono essere adorati altri dei». Il che significa che le uniche divinità da venerare sono il PCC e i suoi leader.

Un altro collaboratore della Chiesa delle Tre Autonomie ha dichiarato di aver visto un documento governativo che ordina la rimozione del primo comandamento, ma non è stato in grado di fornire a Bitter Winter ulteriori prove.

La maggior parte dei responsabili delle chiese della zona considera un’offesa a Dio la richiesta del governo di rimuovere i Dieci Comandamenti e dunque non scenderanno mai a compromessi. Secondo quanto riferito, nella maggior parte delle chiese, i Dieci Comandamenti non sono ancora stati sostituiti.

Estinguere il sogno del PCC di diventare Dio

Una chiesa appartenente al Movimento delle Tre Autonomie a Xingyang, una contea amministrata dalla città di Zhengzhou nell’Henan, non è stata così fortunata. Il 4 gennaio alcuni funzionari locali hanno fatto irruzione nella chiesa distruggendone l’insegna e un poster con i Dieci Comandamenti che si trovava all’interno. Nel tentativo di ostacolare i funzionari alcuni anziani fedeli sono rimasti feriti e per tre di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale.

Alcuni fedeli della comunità hanno raccontato a Bitter Winter che il personale governativo gridava che i Dieci Comandamenti dovevano essere rimossi perché affermano che deve essere adorato un solo Dio.

Quando gli agenti se ne sono andati, i fedeli hanno rimesso i Dieci Comandamenti su entrambi i lati del podio. Le autorità ne sono però venute a conoscenza e l’11 maggio hanno nuovamente fatto irruzione nella chiesa rimuovendo i Dieci Comandamenti.

Sempre in maggio, alcuni funzionari di Yanshi, una contea amministrata dalla città di Luoyang, hanno fatto irruzione in una chiesa delle Tre Autonomie e hanno strappato un cartellone con i Dieci Comandamenti. Secondo un dipendente dell’amministrazione locale, l’Ufficio per gli affari religiosi ha pubblicato un avviso in cui si ordina ai religiosi di rimuovere i primi quattro Comandamenti dalle chiese.

Un fedele indignato ha affermato: «I Dieci Comandamenti sono la dottrina e gli insegnamenti cristiani. I primi quattro comandamenti riguardano l’adorazione che si deve a Dio e la loro eliminazione è un’offesa al Signore. Perché non cambiare invece il manifesto del PCC e la piattaforma del Partito?».

Secondo i cristiani del luogo, una vicina chiesa delle Tre Autonomie è stata chiusa per non aver rimosso i Dieci Comandamenti e uno stendardo religioso.

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12/08/2019 13:23
 
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Ma che bisogno c'è di ingaggiare una lotta del genere con il governo?
i 10 comandamenti dovrebbero essere scritti nel cuore...
certo è riprovevole e illiberale che in un luogo di culto non sia consentito esporre un decalogo come i 10 comandamenti...
ma non servono le prove di forza.
diventa ideologia politica. finisce che quel governo si incaponisce e non si sa dove si va a parare...
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