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Perché molti credono nell'evoluzione?

Ultimo Aggiornamento: 31/05/2021 21:16
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16/09/2019 00:12
 
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barnabino, 12/09/2019 19.13:


Stai forse cercando di farmi credere che la casa in cui io vivo è stata costruita da un'impresa edilizia, e che l'impresa edilizia che ha costruito la casa in cui vivo esiste senza che qualcuno l'abbia fondata?


si, capisco che si riduce il numero di enti, la questione è nota, ma intanto la casa è costruita da qualcuno, ma rispetto all'idea che non l'ha costruita nessuno la risposta più ovvia è che l'abbia fatta qualcuno, perchè dire "nessuno" non semplifica le cose giacché equivale a negare l'esistenza della casa, se "nessuno" ha costruito la casa essa non esiste perché "nessuno" l'ha fatta. .
Shalom


Ho già spiegato che, volendo ammettere che l’universo ha avuto un inizio, sia gli scienziati atei sia i credenti sono obbligati ad ammettere che esiste un istante iniziale privo di antefatti, per il quale non è possibile applicare la relazione [causa]<=>[effetto] che invece si può utilizzare per studiare tutti gli istanti successivi, che hanno sia antefatti, sia conseguenze, è che questo è il motivo per cui gli scienziati ammettono che qualcosa possa esistere anche in assenza di una causa, oppure l’esistenza di qualcosa che è sempre esistito.
In effetti, il ragionamento secondo cui «Nessuno mai penserebbe che, un oggetto in grado di svolgere una qual si voglia funzione, possa esistere in assenza di un “demiurgo” che ha progettato e/o costruito l’oggetto stesso», è logico e razionale finché usato per chiarire fatti per i quali si possa sempre applicare la relazione [Causa]<=>[Effetto] utilizzando le Leggi della fisica, ma mal si adatta per studiare l’origine di tutte le cose, tant’è che i creazionisti stessi, sempre pronti ad applicare questo ragionamento all’universo, si rifiutano di applicarlo a Dio.

A scanso di equivoci e fraintendimenti, preciso che la Bibbia insegna che l’universo è opera di Dio, quindi chi considera la Bibbia come il proprio libro sacro, potrebbe essere portato a pensare che le cose stiano proprio così, ma un simile modo di pensare potrebbe essere giustificato solo dalla FEDE, in quanto non esiste alcun motivo per ritenerlo dimostrato scientificamente.

Di conseguenza, è evidente che l’idea della creazione avvenuta per opera di Dio, sebbene non impossibile, non sia dovuta all’applicazione della scienza o della logica, ma sia di fatto un atto di FEDE nella Bibbia.

A questo punto, resta da spiegare per quale motivo l’idea di un Dio che esiste senza essere creato da nessuno sia un atto di FEDE, mentre l’idea di un universo che esiste senza essere creato da nessuno sia un atto di applicazione della scienza.

1) Per prima cosa, è bene chiarire che: sebbene sia possibile ipotizzare qualsiasi evento, solo le ipotesi spiegate applicando la relazione [Causa]<=>[Effetto] utilizzando le Leggi della fisica, possono essere ritenute “ipotesi scientifiche”.
2) Applicando la relazione [Causa]<=>[Effetto] utilizzando le Leggi della fisica, si arriva a giustificare l’esistenza dell’universo primordiale, in cui tutta la materia era concentrata in un unico punto.
3) Dovendo ammettere che l’universo ha avuto un inizio, sia gli scienziati atei sia gli scienziati credenti sono obbligati ad ammettere che la relazione [Causa]<=>[Effetto] (da applicare utilizzando le Leggi della fisica) potrà essere disattesa, ma solo per giustificare l’esistenza di quel “qualcosa” a partire dal quale è possibile spiegare scientificamente tutto quello che è accaduto successivamente.
4.1) Possiamo quindi concludere che l’ipotesi di un universo che esiste in assenza di una causa, è un’ipotesi scientifica.
4.2) Tuttavia, la precedente ipotesi 4.1 non è senza alternative: nulla ci vieta di ipotizzare che l’universo esiste perché esiste un Dio che ha fatto in modo che esistesse, così quel “qualcosa” a partire dal quale è possibile spiegare scientificamente tutto quello che è accaduto successivamente non è l’universo, ma è Dio. Così facendo, introduciamo una “complicazione”: l’ipotesi che Dio abbia creato l’universo, sebbene plausibile, non è dimostrabile scientificamente.
5) Entrambe le ipotesi summenzionate spiegano senza contraddizioni l’esistenza dell’universo, quindi entrambe possono essere considerate tesi attendibili. A questo punto, ci troviamo a dover decidere quale sia la più credibile fra le due tesi summenzionate, sapendo che entrambe contengono qualcosa di non dimostrato scientificamente, quindi nessuna delle due può essere considerata un fatto certo.
6) Chiarito che entrambe le tesi contengono l’ipotesi (ragionevole, sebbene non dimostrata scientificamente) formulata al punto 3, mentre solo la tesi secondo cui l’universo è stato creato da Dio contiene l’ipotesi (anch’essa ragionevole, sebbene non dimostrata scientificamente) secondo la quale Dio ha creato l’universo, applicando il “Rasoio di Occam” siamo costretti a ritenere scientificamente valida la tesi secondo cui l’universo esiste senza che nessuno lo abbia creato.
7) Non possiamo escludere che, in futuro, la scienza possa dimostrare che l’universo sia stato creato da Dio, ma, al momento, una simile tesi può essere sostenuta unicamente per FEDE, mentre la tesi secondo cui l’universo esiste senza essere stato creato è a tutt’oggi -grazie al “Rasoio di Occam”, la più accreditata.

Pino2019, 12/09/2019 08.13:


quando io scrivo che l'universo potrebbe essere sempre esistito, quindi non aver bisogno di un creatore, non intendo dire che è sempre esistito così com'è... leggi meglio il punto 2 del post #72 del 08/09/2019 ore 15.51


E' il solito discorso si attribuisce all' universo le caratteristiche che un credente attribuisce a Dio e il gioco è fatto.
Il non credente non vuole chiamarlo Dio ma attribuisce a cose inanimate le stesse caratteristiche che avrebbe un Dio.
Non spiega perfettamente nulla è solo una speculazione filosofica mascherata da matematica. Ci sono fior di matematici che affermano di aver dimostrato il contrario puoi leggere i loro lavori se ti va.(non che abbiano ragione ma a dimostrazione del fatto che partendo da assiomi precostituiti come fai tu si può dimostrare "matematicamente" qualsiasi cosa)



Non si tratta di attribuire all'universo le caratteristiche che un credente attribuisce a Dio; la situazione è ben diversa. La situazione è esattamente quella da me già spiegata nel mio [post #88 del 10/09/2019 ore 23.00]; provo a spiegarla con parole diverse. Sia gli evoluzionisti sia i creazionisti sono convinti che tutto ha avuto origine da “qualcosa” che esiste senza avere bisogno di avere una “causa”. Esistere assieme a tutte le “Leggi della fisica” che stabiliscono cosa accadrà ogni qual volta si presenterà una determinata situazione (comprese le Leggi della fisica che spiegano come ottenere energia dalla materia e viceversa), ma senza avere bisogno di avere una “causa”, è l’unica caratteristica che occorre attribuire all’universo primordiale per giustificarne l’esistenza in assenza di un Dio creatore.
I cristiani invece sono convinti che l’universo sia stato creato da un Dio che, oltre ad esistere senza avere bisogno di avere una “causa”, ha fatto delle cose che l’universo non è capace di fare: ha dettato “princìpi morali” che noi esseri umani possiamo decidere se rispettare o meno, ed ha l’intenzione di premiare chi osserva i princìpi morali da lui dettati.
Nessuno scienziato contemporaneo ha mai attribuito queste ulteriori caratteristiche a quel “qualcosa” in grado di esistere senza che nessuno lo abbia creato, quindi nessuno scienziato contemporaneo attribuisce all’universo tutte le caratteristiche che il credente attribuisce a Dio. Per ogni religione, a stabilire quali siano le caratteristiche di Dio, contribuisce uno o più testi sacri, e/o appositi miti trasmessi oralmente di generazione in generazione. Il motivo per cui i cristiani attribuiscono a Dio determinate caratteristiche, risiede nel fatto che così è scritto nella Bibbia, che -per chi, come me, è cristiano- è il testo sacro per eccellenza.
Non di rado, altre religioni attribuiscono a Dio altre caratteristiche, e/o la dettatura di altri “princìpi morali”, e/o l’intenzione di utilizzare altri metodi di premiare i meritevoli. Se l’esistenza di Dio fosse scientificamente provata, si potrebbe usare la scienza per stabilire quale sia la vera religione; così non è. La scienza non ha difficoltà ad accettare che tutto ha avuto origine da “qualcosa” che esiste senza avere bisogno di avere una “causa”, ma non esistono metodi scientifici per stabilire se quel “qualcosa” ha o non ha dei “princìpi morali”, quindi non è in grado di stabilire quali siano i princìpi morali voluti da Dio, di conseguenza, la scienza non è in grado di stabilire quale sia la vera religione dettata dal vero Dio.

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Il fatto che non comprendiamo un concetto, non lo rende sbagliato.
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