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Perché molti credono nell'evoluzione?

Ultimo Aggiornamento: 31/05/2021 21:16
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22/09/2019 20:22
 
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quello che volevo dire alla maniera di Occam se il moderatore me lo consentirà,
Se entro in una stanza e vedo tanti pezzi meccanici distribuiti a terra, migliaia di pezzi e non so cosa siano, e che hanno precise forme strutturali, e poi entro in una altra stanza dove vedo un robot costruito, e riconosco in quel robot i pezzi visti prima, la cosa più semplice che mi viene in mente è che qualcosa li ha assemblati. Poichè ho visto prima che accostandoli non si assemblavano da soli

Ma gli strumenti usati non sono presenti. Posso constatare che la forma di quei pezzi non era casuale, se fosse stata diversa, alle sue origini, non si sarebbero potuti assemblare.

mi rimane la incognita di cosa li ha assemblati, da soli lo vedo che non è possibile, si, posso giocare facendo che un pezzo lo sollevo con le mani lo butto in aria e per caso cosi si appoggia sopra qualche pezzo giusto, ma senza neanche saldarlo , Piero Angela a questo punto si scordava di spiegare la saldatura o legame proteico e di quello occorrente come energia ATP.. che non poteva ancora esistere in quel dato momento

quindi qui è la fede del credente, dire che è opera del caso è una risposta di comodo, poichè dobbiamo piuttosto cercare ciò che è esso, cioè quella causa strumento, e che ora non è presente, ma si avverte, eccome, attraverso la sua opera, creando il mistero.

In conclusione i pezzi del robot sono sempre esistiti, quello costruito no, neppure gli strumenti per assemblarlo. SONO UN MISTERO esterno alla fisica, al funzionamento del robot= cosmo, vita

quando ho scritto questo non era il mio universo creato, ma lo stavo spiegando alla portata del semplice utente

e che contraddice completamente quello creduto ingenuamente da Cattolico Curioso

Riporto qui un articolo descritto da esperti del multiuniverso per spiegare l'impossibile. Altro che rasoio di Occam che è una banalizzazione di tutto questo:

Neoateisti: Hawking, Lawrence Krauss, Brian Greene, Richard Dawkins e altri, neo ateisti per distinguerli da quello ontologico del tipo del professor Odifreddi.
Esistono davvero argomenti scientifici che abilitino la pretesa neoateista ? Le sue asserzioni in larghissima parte non sono sottoponibili alla verifica della prova e dell’osservazione, Anzi. Vedremo come la sua pretesa finisce addirittura, per gli argomenti che adduce, per apparire più metafisica delle ipotesi teologiche che intende combattere, per dirla con Alex Vilenkin, fisico russo e uno dei padri della cosmologia quantistica.

Per Guitton, filosofo cristiano c’è una seconda lacuna della cosmologia scientifica. Lui la chiama il “miracolo matematico” o enigma delle coincidenze. L’universo esibisce una strana particolarità: le sue leggi appaiono perfettamente decifrabili e traducibili per noi. Ma solo grazie a un particolare: l’esistenza in natura di alcune costanti, numeri inspiegabili, adimensionali e immotivati che combinati tra loro ci rendono i costituenti della materia e le forze che li fanno stare insieme. Insomma esistiamo grazie a quei numeri. Se anche uno di loro fosse solo leggermente diverso dal valore che ha… noi non ci saremmo. Ad esempio: se la “costante di struttura fine” (la misura dell’intensità delle interazioni elettromagnetiche) fosse solo leggermente diversa da 1/137 (un numero primo e senza decimali) la luce non interferirebbe con la materia e il mondo sarebbe opaco e informe; se la massa del protone non fosse esattamente 1.836,153 quella dell’elettrone o se le cariche dei quark (le particelle costitutive di protoni e neutroni) non fossero esattamente speculari e opposte a quelle degli elettroni, gli atomi non si formerebbero; se la costante gravitazionale di Newton non fosse esattamente pari a 6,67384 moltiplicata per 10-11, ogni corpo fuggirebbe nel cielo da ogni altro e non ci sarebbero stelle e pianeti. E così per altri parametri e costanti in natura. Da dove vengono fuori numeri così coincidenti? Come può essersi verificato questo misterioso tuning? Può essere frutto del caso? Della lotteria di eventi prodotti solo dalla probabilità? Certo che no. La probabilità che una combinazione plurima vincente di tante costanti, sintonizzate tra loro, si sia realizzata per caso, nel “breve” tempo dell’evoluzione cosmica dal Big Bang, equivale a… zero. Solo un numero infinito di lanci, in un tempo infinito, della pallina della roulette cosmica avrebbe consentito di realizzare combinazioni così precise di numeri. No. Il caso non spiega! Guitton ha argomenti solidi: o si ipotizza un “miracolo matematico” o non abbiamo spiegazioni. Dilemmi urticanti per la cosmologia ateista.

La seconda prova, immaginata dalla cosmologia neoateista, è la teoria del multiverso. Essa dovrebbe liquidare, ad avviso dei suoi sostenitori, il dilemma delle coincidenze. Se nel caso della teoria di Krauss, del qualcosa dal nulla, si trattava di una “meravigliosa bugia” qui impattiamo una vera bizzarria metafisica. Anche in questo caso i cosmologi neoateisti distorcono, forzano e strumentalizzano un’effettiva, ma reale e verificata, stranezza quantistica: la teoria dei “molti cammini”, secondo la definizione di Richard Feynman, uno dei padri più geniali della fisica quantistica. L’esperimento più enigmatico della fisica quantistica, e quello più noto e praticato, è l’esperimento della doppia fenditura. Esso prova il carattere ambivalente della luce: insieme onda e particella. Lanciate un fotone di luce o una particella subatomica verso uno schermo con su incisa una doppia fenditura. Da dove passa la particella? Da quale fenditura? Il risultato dell’esperimento non lascia dubbi: il fotone o la particella mostrano, inequivocabilmente, di essere passati da entrambe le fenditure. Pazzesco. Come ha fatto la particella a scegliere? Non ha scelto, afferma Feynman: ha semplicemente percorso istantaneamente tutti i cammini a essa consentiti: è passata da entrambe le fenditure e, anche, da nessuna di esse. Tutti i cammini possibili si sono sovrapposti, dice Feynman. Com’è stato possibile? Ipotesi: essendo un’onda, la particella (pensate a un’onda del mare) non è in un punto preciso, ma si distribuisce su uno spazio esteso. Esperisce, così, tutti i cammini che le sono consentiti, in quanto onda, dalle sue misure: lunghezza, frequenza, altezza. E’ così? Non si sa. Ma è una spiegazione. Che fanno i neoateisti? Estrapolano questa ipotesi del mondo subatomico e delle sue enigmatiche stranezze e la applicano al mondo macroscopico. Traendone una conclusione bizzarra e metafisica: l’universo intero e tutti gli eventi che in esso avvengono si comportano come una singola particella di luce o di materia: messo davanti alla decisione di una scelta, l’equivalente macroscopico della doppia fenditura, non sceglie! Semplicemente: percorre tutti i cammini a disposizione. Come? Biforcandosi, moltiplicandosi, realizzando ogni possibilità a disposizione. A ogni istante le versioni dell’universo si moltiplicano. In un numero infinito. Ci sono, secondo i teorici del multiverso, infinite versioni reali di ognuno di noi in universi lontani o vicinissimi (compattati in dimensioni sconosciute) che non si toccano. Infinite versioni di noi, reali e coscienti. Pensateci: fosse vero avremmo realizzato la vita eterna. Ovviamente non abbiamo indizi o segnali di esistenza di tali universi. Essi non sono osservabili in alcun modo. C’è solo da credere. Che significa il multiverso per il dilemma delle coincidenze? Semplice. Non c’è più dilemma. Esse non sono dovute al caso e, tantomeno, a un miracolo. Noi osserviamo solo le costanti, i numeri, le combinazioni che, nell’infinita produzione del multiverso, si sono realizzate qui consentendoci di esistere. Ma ogni altra versione dei numeri si è realizzata da altre parti. Non c’è tuning e non c’è il caso. Decisamente un’ipotesi “dispendiosa”, la definisce Samir Aczel. E decisamente più metafisica dell’ipotesi creazionista.


qui concludo io da umile ignorante , la teoria metafisica dei molti cammini ( della particella)esclude qualsiasi selezione di quello che funziona e quello che non funziona, in quanto la stessa replicazione quantistica è soltanto una clonazione , QUINDI COSA HANNO OTTENUTO COME SPIEGAZIONE? Niente..


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