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Eutanasia: card Bassetti, non esiste diritto alla morte

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2019 14:23
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11/09/2019 20:52
 
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Presidente della Cei, rispetto vita valore inderogabile
(ANSA) - ROMA, 11 SET - "Va negato che esista un diritto a darsi la morte: vivere è un dovere, anche per chi è malato e sofferente. Mi rendo conto che questo pensiero ad alcuni sembrerà incomprensibile o addirittura violento. Eppure, porta molta consolazione il riconoscere che la vita, più che un nostro possesso, è un dono che abbiamo ricevuto e dobbiamo condividere, senza buttarlo, perché restiamo debitori agli altri dell'amore che dobbiamo loro". Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in un evento in vista della sentenza della Consulta sul suicidio assistito il 24 settembre

"Rispetto vita valore inderogabile" - "L'approvazione del suicidio assistito nel nostro Paese aprirebbe un'autentica voragine dal punto di vista legislativo, ponendosi in contrasto con la stessa Costituzione italiana", ha detto il presidente della Cei, ribadendo "il principio inderogabile del rispetto della vita".

"Rivedere Dat, inserire obiezione medici" - "La logica utilitaristica - ha spiegato il cardinale Gualtiero in un evento Cei contro il suicidio assistito Bassetti - porta rapidamente a una crisi del diritto stesso, il quale si vede trasformato in mera convenzione, in arbitrarietà e accordo tra le parti, invece che essere il mezzo per promuovere i valori umani". "La crisi giuridica emerge con evidenza nel passaggio istituzionale al quale stiamo assistendo, apparentemente avvitatosi in un percorso senza sbocchi, ma in realtà orientato, sottotraccia, all'approvazione di principi lesivi dell'essere umano". "Incaricato dalla Corte costituzionale di legiferare attorno alle questioni dell'eutanasia e della morte volontaria - ha proseguito il presidente dei vescovi - il Parlamento si è limitato a presentare alcune proposte di legge, senza pervenire né a un testo condiviso, né ad affrontare in modo serio il dibattito.

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11/09/2019 20:54
 
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Re: Presidente della Cei, rispetto vita valore inderogabile
La legge è stata fatta, continua l'esodo verso l'estero di chi vuole la morte assistita, ma l'aspetto etico non è banalizzabile.

Simon
11/09/2019 21:53
 
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Hitler o il nazismo sostenevano che era una dimostrazione di amore, poi continuarono con i disabili, e non sai quando ti fermi.

Quello che fai agli altri poi lo farai a te stesso.
Tutto questo non favorisce la padronanza di te stesso, ma il suicidio.

pOi dovremmo meravigliarci se la negazione del dolore porta una ragazzina privata del suo cellulare a suicidarsi?

Be questo è quanto si potrà trasmettere geneticamente, una umanità propensa al suicidio..non sapendo affrontare il dolore degli altri non sarà in grado di affrontare il proprio con una cultura della negazione del dolore , si edifica una umanità impotente.. quando in realtà in modo naturale si muore quando il dolore il cuore non lo reggerà più..esempio può venire un infarto solamente per un forte dispiacere

E un cristiano può pregare Dio di riprendersi la sua vita come faceva Giobbe .

ammetto il suicido come perdita di controllo di chi soffre, o per depressione, ma che commetta un omicidio a fin di bene, chi lucido, no.
la tolleranza al dolore determinerà, o contribuirà l'esito di ciascuno se di giorni o di settimane. NOn è necessario interferire

farne una cultura di eliminare tutto quello che crea un dolore ... neppure questo è il rimedio, senza avere effetti collaterali a lunga o breve scadenza sulla coscienza collettiva . Sopprimere il dolore con la violenza, non è costruttivo per nessuno .



11/09/2019 23:21
 
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Ma perché non mettono dei parametri restittivi e basta.

Io sono si contrario al etaunasia, ma se qualcuno che ha un male incurabbile e invalidante ne vuole usufruire perché io dovrei vietarglielo?

Possiamo insegnare il valore della vita non costringerli a vivere...m
11/09/2019 23:29
 
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Re:
Anthony.Sidra, 11/09/2019 11:21 p. m.:

Ma perché non mettono dei parametri restittivi e basta.

Io sono si contrario al etaunasia, ma se qualcuno che ha un male incurabbile e invalidante ne vuole usufruire perché io dovrei vietarglielo?

Possiamo insegnare il valore della vita non costringerli a vivere...m




Dovremmo discutere di suicidio se legittimo oppure no.
Dovremmo pure discutere se si tratta di omicidio finire la vita di un malato terminale
14/09/2019 14:23
 
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sedata e uccisa
SEDATA DI NASCOSTO E UCCISA (
Il caso, il primo a finire davanti a giudici dall’approvazione della legge sull’eutanasia nel 2002, è stato più volte raccontato da tempi.it. Una donna anziana ultrasettantenne affetta da demenza aveva redatto un testamento biologico nel quale dichiarava che avrebbe desiderato l’eutanasia se fosse stata rinchiusa in una casa di riposo, ma solo «su mia richiesta quando riterrò che sia giunto il momento».

Nel 2016 la donna, rinchiusa in una casa di riposo, manifestò diversi segni di insofferenza senza però mai chiedere l’eutanasia. La famiglia decise che era giunto il momento che la donna morisse, senza informarla per non causarle sofferenza. Così, il giorno stabilito, il medico drogò l’anziana versandole un sedativo nel caffè. Dopo la prima delle tre iniezioni necessarie, la donna si svegliò, cercando di divincolarsi. Il medico, aiutato dalla famiglia, immobilizzò la donna e terminò la procedura, uccidendola.
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come volevasi dimostrare si sa quando si inizia ma non si sa dove si finisce.
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