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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di settembre 2019...

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2019 19:31
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15/09/2019 21:27
 
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Il successivo e ultimo intervento è di don Battista Cadei che affronta il tema Il culto delle immagini sacre dicendo:



Sembrerebbe che la Bibbia vieti tutte le immagini:
Deuteronomio 5;7-9: «Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso».
Ma altrove la Bibbia le comanda, ad esempio in Esodo 25:18: «Farai due cherubini d’oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del propiziatorio».
Dio non vieta tutte le immagini, ma di trattarle come divinità. Da quando il Figlio di Dio si è fatto uomo, i cristiani lo raffigurano. Nel medioevo i disegni biblici sulle pareti delle cattedrali istruivano chi non sapeva leggere, tanto che questi quadri erano chiamati la “Bibbia dei poveri”.

Racconto ora l'esperienza di uno scontro violento
La sig.ra B., 80enne e analfabeta, mi accoglieva sempre cordialmente. Quando mi confidò di essere visitata dai tdG, le dissi che non insegnano cose giuste, ma lei mi rispose che sono brava gente e parlano del Signore. Con lei era difficile argomentare. Un giorno busso alla sua porta e trovo due signore che stanno facendole lo «studio biblico». Lei si aspettava di vedere un confronto tra un prete e 2 tdG, per fare chiarezza. Dopo le prime parole cortesi, il discorso si tramutò in una disputa urlata (da disturbare il condominio!). Altro che chiarezza! Alla fine la vecchietta commentò amaramente: «Sono più confusa di prima!». Ancora oggi mi vergogno di quella disputa. Riflettendo, capii che quel metodo era sbagliato. Conclusi che devo testimoniare Gesù coi fatti e le parole, ma che Lui non va difeso con la violenza né fisica, né verbale. Mi dispiaceva che una persona così semplice e ben intenzionata assorbisse quella mentalità. Ma secondo il Vangelo, Dio si rivela ai semplici. «Pensaci tu, Signore!». Continuai a farle visita senza toccare quell’argomento. Dopo un po' le domandai: «Quelle signore vengono ancora?». Rispose: «No, e non devono più venire». Sorpreso domandai il perché, e lei mi spiegò che quando le due proclamatrici videro che la signora aveva ben assorbito la loro dottrina, fecero la mossa sbagliata. Sappiate che le pareti del suo appartamentino erano piene di immagini sacre: il Crocifisso e la Madonna, poi san Michele Arcangelo, i santi medici Cosma e Damiano e tanti altri. Quando le due istruttrici le dissero: «Adesso è ora di far sparire tutti questi idoli», ottennero ciò che io non avevo ottenuto con la mia abilità teologica e biblica (si fa per dire). Rispose decisa: «Fuori da questa casa e non fatevi più vedere!». Le immagini di Gesù e della Beata Vergine salvarono la sua fede. Per quella signora le immagini erano state l’unica convincente “Bibbia dei poveri”. Da allora mi arrabbiai sempre di meno.

Un'altra esperienza è quella di Paul, il ragazzo tedesco che incontrò Gesù nell'arte.
Negli anni 1970 mi recai in Cecoslovacchia (ora Repubblica Ceca) avendo conosciuto alcuni laici cattolici che curavano clandestinamente l'istruzione cristiana dei ragazzi, perché il regime comunista e ateo vietava ai sacerdoti qualsiasi attività di catechesi. Tra quei ragazzi ne vidi uno, di forse 18 anni, con in mano un libro in tedesco, e ne fui incuriosito. Col poco tedesco che conoscevo, gli chiesi di parlarmi di sé. Si chiamava Paul, ed era un sudeto. Cioè? Dal 1919 la Cecoslovacchia includeva una notevole minoranza (23%) di lingua tedesca, nel Sudetenland (= regione dei sudeti). Nel 1938 Hitler la occupò: la madre di Paul divenne responsabile della gioventù hitleriana. Presto scoppiò la 2a guerra mondiale (1939-1945) e Hitler fu sconfitto. Quasi tutti i sudeti furono espulsi dalla Cecoslovacchia, passata sotto l'influenza di Stalin, il quale nel 1948 fece vincere il comunismo. Tra i pochi sudeti rimasti in patria, c'era la madre di Paul, la quale, forse per far dimenticare il suo passato hitleriano-nazista, divenne animatrice dalla gioventù comunista ed educò il figlio nel più stretto ateismo marxista. Ma Paul era un ragazzo curioso e indipendente. Appassionato di storia dell'arte europea, volle studiare il Vangelo, per capire le opere d'arte, per lo più cristiane. Questa lettura trasformò Paul in un cristiano convinto, in barba a sua madre, e nonostante che il regime comunista discriminasse i ragazzi cristiani, che non potevano fare studi superiori né altra carriera. Immaginatevi e la disperazione della madre di Paul, che non volle più riconoscerlo come suo figlio. Ma Paul si consacrò a Dio come terziario laico domenicano.
La Costituzione dell'Europa tace le sue radici ebraico-cristiane. È corretto questo? Uno ha il diritto di essere laico e anche non credente. Ma ignorare le immagini sacre sarebbe come togliere dai musei italiani ed europei le opere cristiane: in molti casi resterebbero i muri vuoti!



Lascio la parola a chi desidera replicare...
[Modificato da viceadmintdg1 15/09/2019 21:29]
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