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Un chirurgo risponde a Iarrobino

Ultimo Aggiornamento: 16/10/2019 09:35
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15/10/2019 22:14
 
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Sulla vicenda di Piedimonte Matese
"Leggo con preoccupazione dichiarazioni incongruenti di giornalisti e colleghi in un contesto tutt’altro che scientifico sul caso di Piedimonte Matese (CE) e la paziente Jehovah’s Witness (JW). Rimango turbato dall’impeto di sentimenti contrastanti che portano un collega a violare su Facebook il Codice di Deontologia Medica (art. 10, 11 e 12) inerente il segreto professionale, la riservatezza dei dati personali e sensibili, tra cui vi sono “le convinzioni religiose e personali” come ratificato dal regolamento dell’Unione Europea 2016/679 e dal nostro Garante per la Protezione dei Dati Personali. “La morte del paziente non esime il medico dall’obbligo del segreto” (art. 10), in un rapporto di fiducia e di cura tra medico, paziente e familiari: un dovere etico prima che giuridico. In contesti così delicati, apostrofare i familiari come “animali rabbiosi” non è indicatore di alleanza terapeutica.

Secondo diverse testimonianze la paziente aveva in realtà 83 anni, non 65 o 70. Questo dato rende ancor più inadeguata e velleitaria la dichiarazione di poter “salvare al 100%” una paziente ultraottuagenaria in urgenza mediante trasfusione, definita “unica soluzione terapeutica”: la certezza del risultato in medicina purtroppo è anti-scientifica. Non a caso condividiamo con i pazienti un consenso informato in accordo terapeutico fatto di percentuali di rischio, mai di certezze.


Esiste una vasta letteratura scientifica su PubMed sul paziente emorragico acuto “when blood is not an option”: il collega non sembra conoscerla o la confonde con i protocolli di correzione dell’anemia cronica. Alti dosaggi di EPO suggeriti in urgenza possono dare risposta clinica in concomitanza al nadir di emoglobina in terza o quarta giornata di ricovero; d’altra parte “l’aumento della pressione” arteriosa potrebbe non essere indicato. I pazienti JW rifiutano emazie, piastrine e plasma, ma accettano emoderivati, fattori della coagulazione, complessi protrombinici, acido tranexamico, fibrinogeno e talvolta crioprecipitato, utili nel controllo del sanguinamento. I volontari di assistenza sanitaria dell’associazione sono informatori scientifici in sede ospedaliera e offrono ai curanti copie di articoli selezionati da PubMed e non pubblicazioni religiose: i delicati casi clinici bloodless hanno una mortalità sovrapponibile al resto dei pazienti sin dagli anni ’70 con un protocollo adeguato.

È difficile trarre conclusioni ora sul caso “mediatico”, non “clinico”, rimbalzato tra Facebook e YouTube. Alcune testimonianze descrivono tre giorni di ricovero critico, un esame gastroscopico forse tardivo e una successiva condotta attendista di due giorni. Non è possibile comprendere la diagnosi, la terapia bloodless attuata, né l’eziologia dell’anemizzazione grave, poco compatibile con “piccole petecchie emorragiche” dichiarate su YouTube. Da dove il sanguinamento? Senza arrestarlo, sarebbe stato possibile salvare la paziente? Qual era il suo assetto coagulativo?

Se la legge 219 del 12/2017 indica che il medico in caso di rifiuto è “esente da responsabilità”, non è tuttavia ammesso “l’abbandono terapeutico” da parte dei curanti “ove possibile assicurare l’assistenza sanitaria indispensabile”. Cos’era indispensabile in questo caso? Questo è compatibile con l’approccio ‘o la trasfusione, o niente’?

I pazienti che esprimono dissenso a trasfusione sono in costante aumento. I protocolli volti a evitare le trasfusioni riducono la mortalità, le complicanze maggiori, le infezioni ospedaliere e abbreviano la degenza. L’insieme di queste raccomandazioni è oggi il Patient Blood Management (PBM), obbligatorio per risoluzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 2010 (WHA63.12 - 21/5/2010) e dal 2016 dopo emanazione di linee guida del Ministero della Salute tramite Istituto Superiore di Sanità e Centro Nazionale Sangue (LG CNS 05 – 27.10.2016). Dal 2018 la Sapienza di Roma ha istituito un Master universitario in PBM per i professionisti sanitari e la SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva) sta promuovendo un programma triennale di corsi regionali di aggiornamento in PBM sino al 2020.

Come ben evidenziato dal collega De Paolis, affrontiamo sfide mediche ed etiche sempre più complesse, ma siamo meno “soli” rispetto al passato: società scientifiche internazionali ci indicano come affrontarle al meglio. Tra queste l’europea NATA (Network for Advancement in Transfusion Alternatives) e le americane SABM (Society for Advancement in Blood Management) e AABB (American Association of Blood Banks). In Italia contiamo molti centri trapiantologici e specialistici bloodless: Torino, Verona, Padova, Pisa, Taranto etc. In USA solo ospedali con percorsi dedicati ai pazienti che rifiutano trasfusioni possono ottenere dalla AABB la qualifica di eccellenza in PBM (Level 1). Può quello che il mondo scientifico internazionale presenta come “eccellenza medica” essere ancora trattato come “fanatismo religioso” in Italia?

Ogni singolo paziente può disporre del “bene vita” per se stesso come desidera, quale diritto fondamentale dell’uomo: per i nostri colleghi d’oltreoceano è un caposaldo dal 1990, anno di ratifica del Patient Self-Determination Act. Oggi un paziente che rifiuta un trattamento è innanzitutto un case report scientifico da divulgare ai colleghi di tutto il mondo, non un caso mediatico, così, si spera, chi verrà dopo di noi potrà offrire cure migliori delle nostre."

Dr. Samuel Mancuso
Specialista in Cardiochirugia Master Universitario in Patient Blood Management Esperto in Medicina e Chirurgia bloodless Maria Pia Hospital di Torino

www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_...

Tra i commenti (quasi tutti a sostegno dell'impeccabile e professionale analisi di Mancuso, e ci mancherebbe) anche l'intervento di Iarrobino, il chirurgo sotto i riflettori per aver reso la vicenda della signora un caso mediatico.

La sua risposta? Lontana anni luce dai puntuali riferimenti del dr. Mancuso, ancora una volta la si butta in caciara, tirando in ballo le "speculazioni economiche" sull'eritropoietina e la certezza (?) che la signora (tra l'altro ultraottantenne, e non 65enne) secondo Iarrobino si sarebbe certamente salvata con la trasfusione


Caro collega ti rispondo per dovere di informazione, ma non dovrei visto che sei ignorante del caso clinico. Dispiace che un chirurgo attacchi un collega che ha fatto più del proprio dovere. Soprattutto in maniera offensiva. Io non lo farei mai. Parli di segreto professionale. Ma io non ho fatto nomi o persone e tu lo sai bene. Parli di alternative alla trasfusione. Ed io le ho attuate tutte senza risultato. Parli di possibilità di guarigione. Ed io sono convinto che la persona in causa si sarebbe potuta salvare. [...]Mi sorge un dubbio...ma l'etitropietina quanto costa? È indicata nelle linee guida in questi casi? Secondo me nelle emorragie acute sicuramente no. Non pensi che ci possano essere speculazioni economiche?




Come commenta un'altra utente, rivolgendosi a Iarrobino

Io trovo l' articolo del Dott. MANCUSO scritto davvero egregiamente in modo semplice e soprattutto professionale dove elenca fatti concreti non con lo scopo di attaccare ma per manifestare vera preoccupazione e fare chiarezza, mentre lei usa solo toni di accusa senza dare spiegazioni mediche che confutano la sua tesi
15/10/2019 22:41
 
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Iarrobino nei commenti nega di aver chiamato "animali rabbiosi" i familiari, come riportato dal dr. Mancuso.
Dice addirittura che Mancuso lo ha "diffamato", e che non ha mai detto o scritto "animali rabbiosi".

Qualcuno però gli riporta pari pari il suo post con un copiaincolla...



Noi siamo andati a controllare direttamente su FB ed effettivamente - e non è l'unico commento sprezzante contro i familiari della donna e i tdG in generale - quel commento esiste.

Mai detto o scritto "animali rabbiosi"?

15/10/2019 22:56
 
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(Mr. X), 15/10/2019 22.41:

Iarrobino nei commenti nega di aver chiamato "animali rabbiosi" i familiari, come riportato dal dr. Mancuso.
Dice addirittura che Mancuso lo ha "diffamato", e che non ha mai detto o scritto "animali rabbiosi".

Qualcuno però gli riporta pari pari il suo post con un copiaincolla...



Noi siamo andati a controllare direttamente su FB ed effettivamente - e non è l'unico commento sprezzante contro i familiari della donna e i tdG in generale - quel commento esiste.

Mai detto o scritto "animali rabbiosi"?


Che figuraccia 🙈
15/10/2019 23:01
 
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Ho riportato in altra discussione i miei commenti:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11660236/Bell-Articolo-di-Steno-Sari-/discussion...

Copio e incollo:


Quanto al fatto in sé, sfortunatamente continua a sfuggire il concetto ritenuto sacrosanto nella giurisprudenza dei paesi evoluti, che è quello dell'autodeterminazione del paziente: nessuno può essere costretto ad assumere una emotrasfusione, ovvero a seguire qualunque altra terapia o presidio medico, contro la propria volontà. ANCHE se i sanitari ritengono che servirebbe a salvargli la vita.

Può non piacere, ma è così.

Il medico o quanti altri polemizzano o protestano con veemenza sui fatti di Caserta dovrebbero prendersela quindi con la legge, non con i testimoni di Geova che si limitano a ricorrervi.


15/10/2019 23:02
 
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Ho anche raccomandato di visionare questo breve filmato proposto da Amalia:



Un passaggio:

Prof. Macrì (direttore medicina legale ASL Toscana): "le procure che prescrivono e ordinano trasfusioni illecite continuano a fare esercizio abusivo della professione medica".

"Una trasfusione fraudolenta è un atto moralmente scorretto, deontologicamente riprovevole e antigiuridico".

[Modificato da EverLastingLife 15/10/2019 23:03]
16/10/2019 07:21
 
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Re:
EverLastingLife, 10/15/2019 11:02 PM:


Ho anche raccomandato di visionare questo breve filmato proposto da Amalia:



Un passaggio:

Prof. Macrì (direttore medicina legale ASL Toscana): "le procure che prescrivono e ordinano trasfusioni illecite continuano a fare esercizio abusivo della professione medica".

"Una trasfusione fraudolenta è un atto moralmente scorretto, deontologicamente riprovevole e antigiuridico".




Abbiamo visto tutti nei giornali il paziente muore Di errore sacca Di sangue sbagliato.
Errore umano.
Ma non dicono mai quanto il paziente muore in poco tempo dopo la trasfusione .

In questi casi il paziente muore in due settimane, lo chiamano "complications Surgery"
Si Si LE trasfusione Salva la vita . Il paziente ha vissuto 2 settimane Di piu' :(


16/10/2019 07:58
 
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Ho letto che secondo qualche oscuro fuoriuscito internettiano, da una ricerca su Internet 'si capisce che Mancuso è un testimone di Geova'.

Ovviamente chi scrive 'ste cretinerie emerite omette qualsiasi fonte. Da quale sito si evincerebbe questo particolare? Solo perchè è stato intervistato su JW.org? Su JW vi sono CENTINAIA di contributi di medici favorevoli alla nostra posizione anti-emotrasfusionale, sono tutti Testimoni? Ho la netta sensazione che secondo certi individui il mondo debba per forza dividersi in due categorie contrapposte: se un personaggio di rilievo difende i tdg, non può che essere a sua volta un tdg. Perchè "non è possibile che i tdg abbiano ragione". Questo puerile dualismo è proprio di uno scimpanzè addestrato a distinguere le banane dalle noci di cocco, non di un adulto consapevole.

In secondo luogo, quand'anche il dott. Mancuso fosse effettivamente un testimone di Geova, questo cosa cambierebbe? Siete capaci di valutare un argomento a prescindere da chi lo enuncia? Purtroppo è il solito vecchio (e di nuovo) puerile 'argumentum ad hominem', un errore logico al quale i fuoriusciti dissidenti ci hanno abituato.

Sul medico in questione, oltre all'evidenziare (giustamente) anche io questa 'topica', il mio parere è che sfogarsi su Facebook, scatenando fra l'altro le puntuali reazioni degli haters, è un comportamento che mi aspetterei da Wanda Nara, Rovazzi o la Lucarelli, non certo da un professionista serio. Ovviamente lui fa quello che gli pare, così come io 'dico' quello che mi pare: siamo in democrazia.
[Modificato da EverLastingLife 16/10/2019 08:02]
16/10/2019 09:34
 
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Re:

In secondo luogo, quand'anche il dott. Mancuso fosse effettivamente un testimone di Geova, questo cosa cambierebbe? Siete capaci di valutare un argomento a prescindere da chi lo enuncia? Purtroppo è il solito vecchio (e di nuovo) puerile 'argumentum ad hominem', un errore logico al quale i fuoriusciti dissidenti ci hanno abituato.




Purtroppo penso che la polemica anti-TdG faccia perdere il lume della ragione ad alcuni.

Credo che tutti dovrebbero essere felici che esistano delle alternative sicure alle emotrasfusioni visto che comunque una emotrasfusione comporta dei rischi non trascurabili (Ad es. io stesso ho conosciuto una persona morta per una trasfusione di sangue infetto)

Capisco però che questo possa far venir meno un cavallo di battaglia degli anti-TdG.
[Modificato da Pino2019 16/10/2019 09:35]
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