Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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Confronto : Disassociazione o Espulsione (parte 1)

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2019 21:33
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24/11/2019 19:01
 
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Buongiorno,
chi avrà avuto modo di leggere la mia presentazione, in questo periodo sto attentamente valutando e studiando le dottrine JW.
Parto subito con quelle che all’epoca dei fatti per me erano le più “spinose” ed apro questa discussione con uno scopo intellettuale dell’argomento nella speranza di comprenderne appieno il significato.
ARGOMENTAZIONE

Dal libro PERSPICACIA
Il libro PERSPICACIA, con termine il termine ESPULSIONE (https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200001462) dichiara che “Nella congregazione di Dio il provvedimento dell’espulsione viene preso per salvaguardare la purezza dottrinale e morale dell’organizzazione”.
Al sottotitolo “Nella congregazione cristiana” vengono spiegati i consigli dell’apostolo Paolo su come trattare i casi. In realtà è con Paolo che si da inizio al provvedimento della disassociazione o espulsione all’interno della congregazione cristiana.

Per ragioni di spazio sintetizzo ed elenco gli elementi che sono passibili di disassociazione, quindi le regole di condotta da non infrangere :
“Alcune delle trasgressioni passibili di disassociazione dalla congregazione cristiana sono fornicazione, adulterio, omosessualità, avidità, estorsione, furto, menzogna, ubriachezza, linguaggio oltraggioso, spiritismo, omicidio, idolatria, apostasia e il causare divisioni nella congregazione... e chi promuove una setta” (1Co 5:9-13; 6:9, 10; Tit 3:10, 11; Ri 21:8).

Poi si fa menzione alle regole comportamentali degli altri componenti della congregazione :
“Con riferimento invece a coloro che erano cristiani ma che in seguito avevano ripudiato la congregazione cristiana o ne erano stati espulsi, l’apostolo Paolo comandò di ‘cessar di mischiarsi in compagnia’ di una tale persona; e l’apostolo Giovanni scrisse: “Non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto”. — 1Co 5:11;2Gv 9, 10.

Infine PERSPICACIA conclude con la possibilità del disassociato di essere riaccolto nella congregazione dopo aver mostrato sincero pentimento.

Su quest’ultimo punto (sincero pentimento), mi sono collegato a quanto dice il libro Organizzati.

Dal libro ORGANIZZATI
ORGANIZZATI (https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1102014944#h=34:0-40:0) recita :
25 In alcuni casi il trasgressore si è incallito nella sua condotta peccaminosa e non reagisce positivamente ai tentativi fatti per aiutarlo. Nel corso dell’udienza giudiziaria potrebbero non essere evidenti sufficienti “opere degne di pentimento” (Atti 26:20). In questi casi è necessario espellere dalla congregazione il peccatore impenitente, impedendogli di continuare a far parte del puro popolo di Geova.”

Su una ricerca di Atti 26:20 dall’articolo de La Torre di Guardia (https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1981646#h=34:0-40:38) il soggetto “Opere degne di pentimento” recita :
“OPERE DEGNE DI PENTIMENTO”
20-22. (a) Quali “opere” o ‘frutti’ esamineranno gli anziani? (b) Illustrate come una persona pentita potrebbe produrre tali ‘frutti’.
20 L’apostolo Paolo esortò le persone a “pentirsi e volgersi a Dio, facendo opere degne di pentimento”. (Atti 26:20) Ai giorni di Neemia, quando gli ebrei si pentirono per aver preso mogli straniere, compirono un’azione concreta che fu indice di pentimento. (Nee. 9:1, 2; confronta Giona 3:5-10). Di conseguenza, trattando un grave caso di peccato, gli anziani si interesseranno di vedere se il trasgressore ha ‘prodotto frutti degni di pentimento’. — Matt. 3:8.
21 Se ha peccato contro un individuo, gli ha confessato il suo peccato chiedendogli perdono? Per esempio, se ha commesso adulterio, lo ha confessato al suo coniuge innocente, chiedendogli perdono? Qualora il trasgressore sia colpevole di frode, ha fatto qualche passo per compensare la perdita arrecata? Può darsi che in alcune circostanze egli non sia in grado di rimediare a tutto il danno causato, ma dà prova che farà passi ragionevoli per compensare l’eventuale danno? (Luca 19:8) In sintesi, fino a che punto il colpevole ha prodotto ‘frutti degni di pentimento’?
22 Forse il peccato è da attribuire al fatto che sono stati ignorati i consigli scritturali.

Sempre su una ricerca di Atti 26:20 il seguente articolo spiega :
CIÒ CHE MOTIVA IL VERO PENTIMENTO
La tristezza che accompagna il pentimento vero ha un motivo assai diverso dalla tristezza del mondo. Dal cuore viene il desiderio di tornare nel favore di Dio, motivato dall’amore verso di lui che viene dal conoscere lui e le sue splendide qualità e i suoi propositi giusti. La comprensione della sua bontà e della sua magnanimità fa sentire ai trasgressori veramente pentiti profondo rimorso per aver recato biasimo sul suo nome. L’amore verso il prossimo pure fa deplorare loro il danno che hanno fatto ad altri, il cattivo esempio che hanno dato, il male che hanno causato, forse il modo in cui hanno macchiato la reputazione del popolo di Dio fra quelli di fuori, impedendo così alle persone di riconoscere la vera congregazione di Dio. Queste cose e non semplicemente la vergogna d’esser trovato ‘scoperto’ o la prospettiva della disciplina, fa sentir loro il “cuore rotto” e lo “spirito affranto”. — Sal. 34:18.
Ma il pentimento (gr. me•taʹnoi•a) richiede anche un ‘mutamento di mente’ o un ‘mutamento di volontà’. Per esser sincero deve comprendere il positivo rifiuto della cattiva condotta come ripugnante, qualche cosa di odioso. (Sal. 97:10; Rom. 12:9) Questo trova il parallelo nell’amore della giustizia che fa prendere al cristiano pentito la ferma determinazione di attenersi da ora in poi a un corso giusto. Senza questo odio del male e questo amore della giustizia non ci sarebbe nessuna forza per il nostro pentimento, non si farebbero quelle che l’apostolo Paolo chiamò “opere di pentimento”. (Atti 26:20).

Fine parte 1

24/11/2019 19:02
 
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IL MIO PARERE ED IL MIO DUBBIO

Dalle informazioni acquisite, per me non sono discutibili le regole che portano ad essere disassociati essendo guidati dall’apostolo Paolo che si basò sui precedenti insegnamenti del Cristo e da principi provenienti dalla legge mosaica. Per quanto riguarda le regole comportamentali dei componenti della congregazione a più riprese le pubblicazioni JW spiegano che la scrittura è chiara sul punto ovvero “Non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto”. — 1Co 5:11;2Gv 9, 10.

Il mio dubbio nasce sull’effettiva applicazione delle affermazioni del libro Organizzati quando dice che, parlando di un peccatore incallito (lascia intendere una persona che pratica di continuo il peccato in maniera sfacciata e non magari una sola volta, o due) e non reagisce positivamente ai tentativi nell’essere aiutato.

Dubbio : Per reagire o meno ad un tentativo di essere spiritualmente aiutato (perché viene giudicato l’aspetto spirituale della persona, non la persona in sè giusto?) e poniamo il caso ci trovassimo di fronte ad un grave, come viene gestita la cosa? Cioè la scrittura da per grave un peccato, ma Organizzati dice che gli anziani devono fare tentativi per aiutarlo e se non reagisce positivamente dev’essere disassociato, ma come fanno ad aiutarlo se decretano per la disassociazione?

Esempio. Io ho peccato, ho commesso adulterio. Sono sinceramente pentito. La prima cosa da fare è pentirmi verso Dio e lo faccio. Poi la seconda cosa è di chiedere il perdono dal mio coniuge e lo faccio. Cioè subito inizio le mie “opere degne di pentimento”. Poi vado dagli anziani e confesso il peccato. Gli anziani mi fanno notare dalle scritture che ho commesso un peccato grave. Io gli dico che hanno ragione e che ho commesso un peccato gravissimo (prima reazione positiva al tentativo di aiuto da parte degli anziani) e che voglio essere aiutato a ristabilirmi spiritualmente. Loro valutano e sentenziano per la disassociazione.

Su quale base hanno decretato per la disassociazione in una, due o tre udienze?

Dove sono i tentativi fatti per aiutarmi di cui parla Organizzati?

Se ad ogni domanda che mi pongono, volta a capire i motivi che mi hanno spinto a peccare, rispondo sempre “avete ragione ho sbagliato”, come fanno a valutare il mio grado di pentimento? Viso triste, pianto, la mia arrendevolezza alle loro domande?

Come fanno a capire che sono pentito verso Dio e che sto chiedendo il suo perdono e che sono disposto a cambiare veramente?

Se mi espellono e senza nessuno che mi aiuti spiritualmente, stare da solo a “pensare” ciò che ho fatto, potrà essere un vero aiuto o potrebbe essere anche un motivo che mi spinge verso uno stato depressivo?

Non potrebbe esserci una remota possibilità che si sta giudicando adesso la persona, e non solo la sua spiritualità, dato che con la sua azione sbagliata ha infangato il nome di Geova ed il buon nome della congregazione? (della serie se non lo disassociamo quelli di “fuori” possono pensare che siamo come loro e che nei JW non c’è niente di diverso dalle altre religioni).

Termino col dire che il presente post non ha scopo d’insinuare nulla nei confronti di nessuno (anziani,TDG ecc), ma di capire e dissipare dubbi.

Fiducioso in un Vs confronto auguro una buona serata.

P.s. scusate ma non ci entrata tutto sul primo post

24/11/2019 19:09
 
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Dobbiamo rispondere a tutte queste domande?
Sarà il caso che ne poni una alla volta, non ti pare?
Qual' è la prima, perché nei forum in genere si cerca di non fare post troppo lunghi come hai fatto tu.

Spara la prima domanda!


24/11/2019 19:11
 
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Re:
Comparison, 24/11/2019 19:02:


IL MIO PARERE ED IL MIO DUBBIO

...
Non potrebbe esserci una remota possibilità che si sta giudicando adesso la persona, e non solo la sua spiritualità, dato che con la sua azione sbagliata ha infangato il nome di Geova ed il buon nome della congregazione? (della serie se non lo disassociamo quelli di “fuori” possono pensare che siamo come loro e che nei JW non c’è niente di diverso dalle altre religioni).

Termino col dire che il presente post non ha scopo d’insinuare nulla nei confronti di nessuno (anziani,TDG ecc), ma di capire e dissipare dubbi.

Fiducioso in un Vs confronto auguro una buona serata.

P.s. scusate ma non ci entrata tutto sul primo post





Caro Comparison,

In generale valgono le linee guida che hai menzionato tu, per avere una certa uniformità di comportamento tra le congregazioni.
In particolare spetta agli anziani che trattano il singolo caso specifico valutare circostanze e attenuanti, legate alla situazione specifica.
Suppongo che anche l'atteggiamento della persona abbia un ruolo decisivo, se vuole effettivamente essere aiutata o meno.

Simon


24/11/2019 19:19
 
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Il mio dubbio nasce sull’effettiva applicazione delle affermazioni del libro Organizzati quando dice che, parlando di un peccatore incallito (lascia intendere una persona che pratica di continuo il peccato in maniera sfacciata e non magari una sola volta, o due) e non reagisce positivamente ai tentativi nell’essere aiutato.

Dubbio : Per reagire o meno ad un tentativo di essere spiritualmente aiutato (perché viene giudicato l’aspetto spirituale della persona, non la persona in sè giusto?) e poniamo il caso ci trovassimo di fronte ad un grave, come viene gestita la cosa? Cioè la scrittura da per grave un peccato, ma Organizzati dice che gli anziani devono fare tentativi per aiutarlo e se non reagisce positivamente dev’essere disassociato, ma come fanno ad aiutarlo se decretano per la disassociazione?

Esempio. Io ho peccato, ho commesso adulterio. Sono sinceramente pentito. La prima cosa da fare è pentirmi verso Dio e lo faccio. Poi la seconda cosa è di chiedere il perdono dal mio coniuge e lo faccio. Cioè subito inizio le mie “opere degne di pentimento”. Poi vado dagli anziani e confesso il peccato. Gli anziani mi fanno notare dalle scritture che ho commesso un peccato grave. Io gli dico che hanno ragione e che ho commesso un peccato gravissimo (prima reazione positiva al tentativo di aiuto da parte degli anziani) e che voglio essere aiutato a ristabilirmi spiritualmente. Loro valutano e sentenziano per la disassociazione.

Su quale base hanno decretato per la disassociazione in una, due o tre udienze?



Loro valutano e sentenziano per la disassociazione.


Non mi sembra proprio che in questo caso possano decidere per la disassociazione

(è impossibile quotarti: ma che tipo di scrittura usi?)




24/11/2019 19:27
 
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Comparison, 24/11/2019 19.02:

IL MIO PARERE ED IL MIO DUBBIO

Dalle informazioni acquisite, per me non sono discutibili le regole che portano ad essere disassociati essendo guidati dall’apostolo Paolo che si basò sui precedenti insegnamenti del Cristo e da principi provenienti dalla legge mosaica. Per quanto riguarda le regole comportamentali dei componenti della congregazione a più riprese le pubblicazioni JW spiegano che la scrittura è chiara sul punto ovvero “Non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto”. — 1Co 5:11;2Gv 9, 10.

Il mio dubbio nasce sull’effettiva applicazione delle affermazioni del libro Organizzati quando dice che, parlando di un peccatore incallito (lascia intendere una persona che pratica di continuo il peccato in maniera sfacciata e non magari una sola volta, o due) e non reagisce positivamente ai tentativi nell’essere aiutato.

Dubbio : Per reagire o meno ad un tentativo di essere spiritualmente aiutato (perché viene giudicato l’aspetto spirituale della persona, non la persona in sè giusto?) e poniamo il caso ci trovassimo di fronte ad un grave, come viene gestita la cosa? Cioè la scrittura da per grave un peccato, ma Organizzati dice che gli anziani devono fare tentativi per aiutarlo e se non reagisce positivamente dev’essere disassociato, ma come fanno ad aiutarlo se decretano per la disassociazione?

Esempio. Io ho peccato, ho commesso adulterio. Sono sinceramente pentito. La prima cosa da fare è pentirmi verso Dio e lo faccio. Poi la seconda cosa è di chiedere il perdono dal mio coniuge e lo faccio. Cioè subito inizio le mie “opere degne di pentimento”. Poi vado dagli anziani e confesso il peccato. Gli anziani mi fanno notare dalle scritture che ho commesso un peccato grave. Io gli dico che hanno ragione e che ho commesso un peccato gravissimo (prima reazione positiva al tentativo di aiuto da parte degli anziani) e che voglio essere aiutato a ristabilirmi spiritualmente. Loro valutano e sentenziano per la disassociazione.

Su quale base hanno decretato per la disassociazione in una, due o tre udienze?

Dove sono i tentativi fatti per aiutarmi di cui parla Organizzati?

Se ad ogni domanda che mi pongono, volta a capire i motivi che mi hanno spinto a peccare, rispondo sempre “avete ragione ho sbagliato”, come fanno a valutare il mio grado di pentimento? Viso triste, pianto, la mia arrendevolezza alle loro domande?

Come fanno a capire che sono pentito verso Dio e che sto chiedendo il suo perdono e che sono disposto a cambiare veramente?

Se mi espellono e senza nessuno che mi aiuti spiritualmente, stare da solo a “pensare” ciò che ho fatto, potrà essere un vero aiuto o potrebbe essere anche un motivo che mi spinge verso uno stato depressivo?

Non potrebbe esserci una remota possibilità che si sta giudicando adesso la persona, e non solo la sua spiritualità, dato che con la sua azione sbagliata ha infangato il nome di Geova ed il buon nome della congregazione? (della serie se non lo disassociamo quelli di “fuori” possono pensare che siamo come loro e che nei JW non c’è niente di diverso dalle altre religioni).

Termino col dire che il presente post non ha scopo d’insinuare nulla nei confronti di nessuno (anziani,TDG ecc), ma di capire e dissipare dubbi.

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P.s. scusate ma non ci entrata tutto sul primo post


Ciao Comparison, fai bene a voler dissipare i tuoi dubbi! Io ti posso dire che ho affrontato un comitato giudiziario. So che gli anziani hanno pregato molto prima di esso per poter riuscire a prendere la giusta decisione. Quando è arrivato il giorno del comitato innanzitutto abbiamo iniziato una preghiera e successivamente mi hanno rassicurato dicendomi che Geova mostra tenera cura alle pecore ferite. È stato un momento davvero toccante! Poi hanno iniziato a voler capire la gravità del mio peccato facendomi alcune domande (sempre con tatto e gentilezza). Infine sono uscito così avrebbero avuto il tempo per discutere tra di loro e in preghiera su quale fosse la decisione migliore. Sono stato ripreso. Dopo mi hanno rassicurato di come Geova aveva già perdonato i miei peccati e che non avrei dovuto più ripensarci, piuttosto mi hanno dato delle Scritture e articoli per aiutarmi con le mie debolezze.
[Modificato da johnny01 24/11/2019 19:37]
24/11/2019 19:41
 
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Tu dici: "Se mi espellono e senza nessuno che mi aiuti spiritualmente , stare da solo a “pensare” ciò che ho fatto, potrà essere un vero aiuto o potrebbe essere anche un motivo che mi spinge verso uno stato depressivo?"

Sbagliato! Gli anziani hanno il compito di aiutarti spiritualmente anche da disassociato.
[Modificato da johnny01 24/11/2019 19:45]
24/11/2019 19:44
 
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In ogni caso se si pensa che la decisione del comitato sia sbagliata, si può sempre fare appello e viene stabilito un nuovo comitato con 3 anziani differenti.
Come vedi non c'è pericolo che qualcuno venga disassociato ingiustamente. Anzi, se la decisione presa da nuovo comitato è diversa, gli anziani del comitato precedente potrebbero subire delle conseguenze...
24/11/2019 20:00
 
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Re:
Comparison, 24/11/2019 19.02:

Esempio. Io ho peccato, ho commesso adulterio. Sono sinceramente pentito. La prima cosa da fare è pentirmi verso Dio e lo faccio. Poi la seconda cosa è di chiedere il perdono dal mio coniuge e lo faccio. Cioè subito inizio le mie “opere degne di pentimento”. Poi vado dagli anziani e confesso il peccato. Gli anziani mi fanno notare dalle scritture che ho commesso un peccato grave. Io gli dico che hanno ragione e che ho commesso un peccato gravissimo (prima reazione positiva al tentativo di aiuto da parte degli anziani) e che voglio essere aiutato a ristabilirmi spiritualmente. Loro valutano e sentenziano per la disassociazione.


Premesso che ogni caso è diverso, nell'esempio fatto da te non ci sarebbero gli estremi per disassociare.
24/11/2019 20:23
 
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Re:
johnny01, 24/11/2019 19.44:

In ogni caso se si pensa che la decisione del comitato sia sbagliata, si può sempre fare appello e viene stabilito un nuovo comitato con 3 anziani differenti.
Come vedi non c'è pericolo che qualcuno venga disassociato ingiustamente. Anzi, se la decisione presa da nuovo comitato è diversa, gli anziani del comitato precedente potrebbero subire delle conseguenze...




esatto! [SM=g28002]


E comunque nel caso proposto da Comparison, non c' è alcun elemento per disassociare la persona


24/11/2019 20:56
 
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Re:
Aquila-58, 24.11.2019 19:19:



(è impossibile quotarti: ma che tipo di scrittura usi?)








Succede perché ha usato l'editor (vedi foto: spuntata casella "usa editor")

Invito a non usarlo perché per quotare poi diventa complicato
[Modificato da Seabiscuit 24/11/2019 20:58]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
24/11/2019 21:19
 
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però nel racconto non è stato specificato a che livello è nota la notizia del tradimento... a livello coniugale? famigliare? congregazione? paese?
questo potrebbe incidere sulla decisione.
[Modificato da Giandujotta.50 24/11/2019 21:20]
24/11/2019 22:33
 
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Giandujotta.50, 24/11/2019 21.19:

però nel racconto non è stato specificato a che livello è nota la notizia del tradimento... a livello coniugale? famigliare? congregazione? paese?
questo potrebbe incidere sulla decisione.

Fammi capire.

Affermi che il livello di scoop inciderebbe sulla decisione anche nel caso che gli anziani capirebbero che c'è un sincero pentimento?
24/11/2019 22:35
 
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Re:
Comparison, 24/11/2019 22:33:

Fammi capire.

Affermi che il livello di scoop inciderebbe sulla decisione anche nel caso che gli anziani capirebbero che c'è un sincero pentimento?



E' uno degli elementi da considerare. La questione è trattata in privato, ma se è di dominio pubblico, hai poco da tener privato.

Simon
24/11/2019 22:47
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 24/11/2019 22.35:



E' uno degli elementi da considerare. La questione è trattata in privato, ma se è di dominio pubblico, hai poco da tener privato.

Simon

Chiaro, ma da quanto apprendo potrebbe incidere sulla decisione di esplellerla.

Non è stato detto esplicitamente ma si comprende tra le righe, tra l'altro il riferimento alla Torre di Guardia del '73 menzionata in apertura fa dei riferimenti a ciò.

Grazie
24/11/2019 22:49
 
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johnny01, 24/11/2019 19.27:


Ciao Comparison, fai bene a voler dissipare i tuoi dubbi!
Io ti posso dire che ho affrontato un comitato giudiziario. So che gli anziani hanno pregato molto prima di esso per poter riuscire a prendere la giusta decisione. Quando è arrivato il giorno del comitato innanzitutto abbiamo iniziato una preghiera e successivamente mi hanno rassicurato dicendomi che Geova mostra tenera cura alle pecore ferite. È stato un momento davvero toccante! Poi hanno iniziato a voler capire la gravità del mio peccato facendomi alcune domande (sempre con tatto e gentilezza). Infine sono uscito così avrebbero avuto il tempo per discutere tra di loro e in preghiera su quale fosse la decisione migliore. Sono stato ripreso. Dopo mi hanno rassicurato di come Geova aveva già perdonato i miei peccati e che non avrei dovuto più ripensarci, piuttosto mi hanno dato delle Scritture e articoli per aiutarmi con le mie debolezze.

Trovo interessante la tua esperienza, grazie.
24/11/2019 22:49
 
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Re:
Comparison, 24/11/2019 22:47:

Chiaro, ma da quanto apprendo potrebbe incidere sulla decisione di esplellerla.

Non è stato detto esplicitamente ma si comprende tra le righe, tra l'altro il riferimento alla Torre di Guardia del '73 menzionata in apertura fa dei riferimenti a ciò.

Grazie



Si, come ti ho detto è uno degli elementi da considerare, ma certo non il principale. Nei (pochi) casi di disassociazione che ho visto io, pochi sapevano e tanti sono stati avvisati tramite l'annuncio pubblico.

Simon
24/11/2019 22:57
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 24/11/2019 22.49:



Si, come ti ho detto è uno degli elementi da considerare, ma certo non il principale. Nei (pochi) casi di disassociazione che ho visto io, pochi sapevano e tanti sono stati avvisati tramite l'annuncio pubblico.

Simon

Grazie
25/11/2019 00:37
 
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Comparison, 24/11/2019 22.49:

Trovo interessante la tua esperienza, grazie.

[SM=g7348]
Se hai altri dubbi ti invito ad esprimerli
25/11/2019 06:42
 
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Caro Comparison,

Vedi che, affrontare un periodo da disassociato, specialmente per chi è sinceramente pentito e affranto per il dispiacere causato, non è poi così tragico. Lo accetta e lo affronta e ne uscirà rafforzato.


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