Se ne era parlato in questa discussione
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Riperto un intervento dell'utente Ioseb-Bassebet
Semplicemente non si può spiegare le centinaia e centinaia di leggende antiche narrate praticamente in tutto il pianeta e tra quasi tutte le più antiche popolazioni che descrivono un diluvio (con varie analogie su diversi aspetti) con l'ipotesi di diverse catastrofi aventi le stesse caratteristiche.
Altrimenti si può ipotizzare qualunque cosa.
Se la cosa può essere ipotizzata (ma si tratta ovviamente di speculazione) per le popolazioni che vivevano vicino al mare, immaginando diversi eventi di inondazioni causati da tsunami, resta difficile farlo per popolazioni lontano dal mare o addirittura montane.
Mi sembra che le probabilità che lo stesso tipo di evento si possa essere verificato in luoghi diversi ed in tempi diversi ma in modalità e caratteristiche simili sono molto più basse rispetto alla spiegazione più semplice..
E credo che in questo caso il rasoio di Occam calzi a pennello..
it.wikipedia.org/wiki/Rasoio_di_Occam
Interessante cosa riporta una nostra pubblicazione nel citare alcune delle leggende riconducibili all'evento bibblico:
*** w92 15/1 pp. 5-8 Il Diluvio nelle leggende del mondo ***
Antiche leggende sul Diluvio
Tenendo presente quanto abbiamo detto, analizziamo alcune leggende sul Diluvio. Cominciamo dai sumeri, antico popolo che viveva in Mesopotamia. La loro versione del Diluvio fu scoperta su una tavoletta d’argilla portata alla luce tra le rovine di Nippur. Questa tavoletta dice che gli dèi sumeri Anu ed Enlil decisero di distruggere l’umanità con un diluvio gigantesco. Avvertito dal dio Enki, Ziusudra e la sua famiglia poterono sopravvivere in un’enorme imbarcazione.
Il racconto babilonese noto come Epopea di Gilgamesh è ricco di particolari. Vi si racconta che Gilgamesh andò a trovare il suo antenato Utnapishtim, il quale aveva ricevuto l’immortalità dopo essere sopravvissuto al Diluvio. Nella conversazione che segue, Utnapishtim spiega che gli era stato detto di costruirsi una nave e di farvi entrare bestiame, bestie selvatiche e la sua famiglia. Aveva costruito la nave come un enorme cubo di 60 metri di lato, a sei piani. Poi Utnapishtim dice a Gilgamesh che la tempesta durò sei giorni e sei notti, e aggiunge: “Quando giunse il settimo giorno, cessò la tempesta del Diluvio e questo combattimento, che colpiva tutt’attorno come una donna in travaglio; si calmò il mare, divenne silenzioso il vento cattivo e il Diluvio cessò. Aprii il lucernario e aria fresca mi venne giù lungo le guance. Osservai il tempo: dappertutto era silenzio e tutta l’umanità era ritornata polvere”. — Trad. di L. Viganò, in “La Bibbia”, Milano, Rusconi, 1980, vol. 1, p. 330.
Dopo che l’imbarcazione si fu posata sul monte Nisir, Utnapishtim fece uscire una colomba che, non trovando un luogo dove posarsi, tornò all’imbarcazione. Poi fece uscire una rondine, e anch’essa tornò. In seguito fece uscire un corvo, e quando questo non fece ritorno, seppe che il livello dell’acqua era calato. Utnapishtim allora fece uscire gli animali e offrì un sacrificio.
Questa antichissima leggenda ha diverse somiglianze con il racconto biblico del Diluvio. Tuttavia manca dei vividi particolari e della semplicità del racconto biblico, non fornisce dimensioni ragionevoli per l’arca e non provvede le informazioni cronologiche indicate nelle Scritture. Ad esempio, l’Epopea di Gilgamesh dice che la tempesta durò sei giorni e sei notti, mentre secondo la Bibbia “sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti”, una pioggia forte e incessante che alla fine coprì d’acqua la faccia del pianeta. — Genesi 7:12.
Anche la mitologia greca ricorda un Diluvio, ma mentre la Bibbia menziona otto superstiti, secondo la leggenda greca sopravvissero solo Deucalione e sua moglie Pirra. (2 Pietro 2:5) Questa leggenda dice che prima del Diluvio la terra era abitata dalla razza bronzea, formata da uomini violenti. Zeus decise di distruggerli con un grande diluvio e disse a Deucalione di costruire una grande cassa e di entrarvi. Quando il diluvio cessò, la cassa si posò sul monte Parnaso. Deucalione e Pirra scesero dal monte e diedero un nuovo inizio all’umanità.
Leggende dell’Estremo Oriente
In India c’è una leggenda del Diluvio in cui il superstite umano è chiamato Manu. Egli fa amicizia con un pesciolino che cresce sino a diventare enorme e lo avverte di un devastante diluvio. Manu costruisce una nave, che il pesce trascina fino a che non si posa su un monte dell’Himalaya. Quando il diluvio cessa, Manu scende dal monte e insieme a Ida, personificazione del suo sacrificio, rinnova la razza umana.
Secondo una leggenda cinese del Diluvio, il dio del tuono dà un dente a due bambini, Nuwa e Fuxi, dicendo loro di piantarlo e di rifugiarsi nella zucca che ne sarebbe cresciuta. Dal dente cresce subito un albero che produce un’enorme zucca. Quando il dio del tuono scatena una pioggia torrenziale, i bambini si arrampicano sulla zucca e vi entrano. Nel diluvio che ne risulta tutti gli altri abitanti della terra annegano, mentre Nuwa e Fuxi sopravvivono e ripopolano il globo.
Americhe
Gli indiani dell’America settentrionale hanno varie leggende che hanno in comune il tema fondamentale di un diluvio che distrugge tutta l’umanità tranne pochi individui. Ad esempio gli arikara, una tribù caddo, dicono che un tempo la terra era abitata da una razza di persone così forti che schernivano gli dèi. Il dio Nesaru distrusse questi giganti mediante un diluvio ma preservò il suo popolo, gli animali e il mais in una grotta. Gli havasupai dicono che il dio Hokomata provocò un diluvio che distrusse l’umanità. Tuttavia, l’uomo Tochopa preservò sua figlia Pukeheh sigillandola in un tronco cavo.
Gli indios dell’America Centrale e Meridionale hanno leggende del diluvio sostanzialmente simili. I maya dell’America Centrale credevano che un grande serpente della pioggia avesse distrutto il mondo con torrenti d’acqua. In Messico la versione chimalpopoca narra che un diluvio sommerse le montagne. Il dio Tezcatlipoca avvertì l’uomo Nata, che scavò un tronco dove lui e sua moglie Nena trovarono rifugio fino a che le acque non calarono.
Pacifico meridionale e Asia
In tutto il Pacifico meridionale sono comuni leggende di un diluvio con pochi superstiti. Ad esempio, nelle Samoa c’è la leggenda di un diluvio primordiale che distrusse tutti eccetto Pili e sua moglie, i quali si misero in salvo su una roccia e dopo il diluvio ripopolarono la terra. Nell’arcipelago delle Hawaii il dio Kane si adirò con gli esseri umani e mandò un diluvio per distruggerli. Solo Nu-u trovò scampo in una grande imbarcazione che alla fine si posò su una montagna..
Un’origine comune
Cosa possiamo concludere da tutte queste leggende del Diluvio? Pur differendo molto nei particolari esse hanno alcuni aspetti simili, a indicare un’origine comune identificabile in qualche cataclisma gigantesco e indimenticabile. Nonostante le colorite variazioni aggiunte nel corso dei secoli, il loro tema di fondo è come un filo che le lega a un unico grande avvenimento: il Diluvio universale, descritto dal semplice e non abbellito racconto biblico.
Visto che in genere le leggende del Diluvio si ritrovano fra popoli che non vennero in contatto con la Bibbia se non in secoli recenti, sarebbe un errore sostenere che siano state influenzate dal racconto biblico. Oltre a ciò, The International Standard Bible Encyclopedia (vol. 2, p. 319) afferma: “L’universalità dei racconti del diluvio di solito è ritenuta una prova della distruzione universale dell’umanità mediante un diluvio . . . Inoltre alcuni degli antichi racconti furono scritti da popoli assolutamente contrari alla tradizione ebraico-cristiana”.
Ricordo a tutti che difficilmente è possibile ricondurre il racconto bibblico ad un evento locale, anzi..
Riassumo da un'altra nostra pubblicazione:
Il vocabolo greco usato nella Bibbia per indicare il Diluvio è kataklysmòs, cataclisma. (Lu 17:27)
Com’è irragionevole pensare che Noè dedicasse forse 50 o 60 anni per costruire un immenso natante con una capacità di 40.000 m3 per portare in salvo la sua famiglia e pochi animali da una semplice inondazione locale! Se fu interessata solo una zona relativamente piccola, perché introdurre nell’arca esemplari “di ogni creatura vivente di ogni sorta di carne” per “conservarne in vita la progenie sulla superficie dell’intera terra”? (Ge 6:19; 7:3) Quello fu senz’altro un diluvio universale, e non c’è mai stato niente di simile né prima né dopo. “Le acque prevalsero tanto grandemente sulla terra che tutti gli alti monti che erano sotto tutti i cieli furono coperti. Le acque prevalsero su di essi di quindici cubiti [6,5 m] e i monti furono coperti”. (Ge 7:19, 20) “La fine di ogni carne è giunta dinanzi a me”, disse Geova, perciò “cancellerò ogni cosa esistente che ho fatto dalla superficie del suolo”. E fu proprio così. “Tutto ciò nelle cui narici era attivo l’alito della forza della vita, cioè tutto ciò che era sul suolo asciutto, morì . . . sopravvivevano solo Noè e quelli che erano con lui nell’arca”. — Ge 6:13; 7:4, 22, 23.
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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