Tobia
Nel libro di Tobia, pieno di favole e superstizioni, troviamo una men-zogna detta da un angelo di Dio di nome Raffaele. In Tobia 5:4 leggiamo di Tobia che uscì "in cerca di un uomo pratico della strada che lo accompa-gnasse nella Media", e "si trovò davanti l'angelo Raffaele". Più avanti Tobit, suo padre, gli chiese: ""Voglio sapere con verità di chi tu sei figlio e il tuo vero nome". Rispose: "Sono Azaria, figlio di Anania il grande, uno dei tuoi fratelli". (Tobia 5:12, 13; CEI). Se l'angelo si chiamava Raffaele avrebbe dovuto rispondere che si chiamava Raffaele; come mai allora dis-se di essere Azaria?
Sempre in questo libro si parla della superstizione insegnata da un angelo di Dio! Questa è la storia di Tobia che trasse poteri curativi ed esor-cistici dal cuore, dal fiele e dal fegato di un pesce mostruoso. (Tobia 6:2-17, CEI) La storia, ovviamente non è ispirata da Dio a motivo delle superstizioni e degli errori presenti nella narrazione.
[Modificato da giusyforever 02/12/2019 20:44]