25/03/2020 00:26 |
|
|
Mercoledì 25 marzo
Gli israeliti si misero a litigare con Mosè (Num. 20:3) Nonostante Mosè li avesse guidati con altruismo per molto tempo gli israeliti si lamentarono, e non solo della mancanza d’acqua. Si lamentarono anche di Mosè, come se fosse per colpa sua che avevano sete (Num. 20:1-5, 9-11). In preda alla rabbia, Mosè perse la pazienza. Invece di parlare con fede alla rupe, come Geova gli aveva comandato, parlò al popolo con tono aspro e disse che avrebbe compiuto un miracolo. Poi colpì due volte la rupe. A quel punto iniziò a sgorgare molta acqua. A causa del suo orgoglio e della sua rabbia, Mosè commise un grave errore (Sal. 106:32, 33). La sua mancanza di mansuetudine fu momentanea, ma gli impedì di entrare nella Terra Promessa (Num. 20:12). Da questo episodio possiamo imparare molto. Innanzitutto dobbiamo impegnarci costantemente per continuare a essere mansueti. Se smettiamo di farlo anche solo per un attimo, l’orgoglio può prendere il sopravvento e spingerci a parlare o agire in modo insensato. Inoltre, dato che quando siamo sotto pressione siamo più vulnerabili, in quei momenti dobbiamo fare uno sforzo particolare per essere mansueti. w19.02 12-13 parr. 19-21
|
|
|
|
|