Domenica 5 aprile
Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva soffrire molto [ed] essere ucciso (Matt. 16:21)
I discepoli di Gesù sono senza parole! L’uomo che secondo loro avrebbe ristabilito il regno di Israele ha appena detto che dovrà soffrire e poi morire. Il primo a parlare è l’apostolo Pietro, che dice: “Sii buono con te stesso, Signore; questo non ti succederà mai”. Gesù allora risponde: “Va’ dietro a me, Satana! Tu sei per me una pietra d’inciampo, perché i tuoi pensieri non sono quelli di Dio, ma degli uomini” (Matt. 16:22, 23; Atti 1:6). Con quelle parole Gesù fece capire chiaramente che esiste una distinzione tra il modo di pensare di Dio e le idee di questo mondo controllato da Satana (1 Giov. 5:19). Le parole di Pietro riflettevano l’atteggiamento tipico del mondo, che spinge a guardare con egoismo ai propri interessi. Gesù invece sapeva che quello non era il modo di pensare di suo Padre. Con la risposta che diede a Pietro, infatti, dimostrò che la pensava come Geova e che si rifiutava di adottare il modo di pensare del mondo. w18.11 18 parr. 1-2Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 11 nisan) Marco 11:20–12:27, 41-44