18/04/2020 00:04 |
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Sabato 18 aprile
Geova Dio piantò un giardino in Eden e vi mise l’uomo che aveva formato (Gen. 2:8) Il termine “Eden” significa “piacere” o “delizia”, infatti quel giardino era un luogo davvero stupendo. C’erano paesaggi incantevoli, cibo in abbondanza e pace tra l’uomo e gli animali (Gen. 1:29-31). Il termine ebraico per “giardino” in greco è reso paràdeisos. Un’opera di consultazione spiega che questo termine evocava nella mente di un viaggiatore greco l’immagine di un “ampio parco aperto, recintato per evitare ogni danno, che mantiene intatta la sua naturale bellezza, con foreste di alberi maestosi, molti dei quali da frutto, irrigato da limpidi fiumi, sulle cui rive pascolano grandi branchi di antilopi o pecore” (Cyclopedia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, a cura di J. McClintock e J. Strong; confronta Genesi 2:15, 16). Dio mise Adamo ed Eva in un paradiso del genere. Ma disubbidendo, Adamo ed Eva persero il privilegio di vivere nel Paradiso, e lo persero anche i loro discendenti (Gen. 3:23, 24). A quanto pare quel giardino continuò a esistere fino al diluvio dei giorni di Noè, anche se non era più abitato da esseri umani. w18.12 3-4 parr. 3-5
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