06/10/2020 00:06 |
|
|
Martedì 6 ottobre
Offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode (Ebr. 13:15) Geova sa che capacità e circostanze variano da persona a persona. Quindi apprezza profondamente i sacrifici che siamo in grado di offrirgli. Pensiamo ai tipi di sacrifici che accettava dagli israeliti. Alcuni di loro potevano offrire un agnello o un capretto, ma i più poveri magari offrivano “due tortore o due piccoli di piccione”. Se non riuscivano a offrire nemmeno quello, allora Geova accettava “un decimo di efa di fior di farina” (Lev. 5:7, 11). La farina costava di meno, ma Geova apprezzava lo stesso quel sacrificio, a patto che si trattasse di “fior di farina”, cioè farina di ottima qualità. Dio la pensa allo stesso modo oggi. Non pretende che tutti, quando commentano, siano eloquenti come Apollo o convincenti come Paolo (Atti 18:24; 26:28). Geova vuole soltanto che commentiamo dandogli il meglio, in base a quello che riusciamo a fare. Per esempio, Geova considerò molto preziosa l’offerta della vedova, anche se fu solo di due monetine, perché gli aveva dato il meglio che poteva (Luca 21:1-4). w19.01 8-9 parr. 3-5
|
|
|
|
|