Venerdì 9 ottobre
L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne (Gen. 2:24)
Con il peccato di Adamo cambiarono molte cose. Da quel momento subentrò la morte, e questa influì sul matrimonio. Infatti l’apostolo Paolo, spiegando che i cristiani non erano più sotto la Legge mosaica, scrisse che la morte mette fine al matrimonio e che il coniuge rimasto solo è libero di risposarsi (Rom. 7:1-3). La Legge che Dio diede alla nazione d’Israele conteneva molte norme sul matrimonio. Facciamo un esempio. Ancora prima che Dio desse la Legge, si era diffusa l’usanza della poligamia. La Legge fornì norme che la regolamentavano e che tutelavano donne e bambini in caso di maltrattamenti. Se un israelita sposava una schiava e poi prendeva una seconda moglie, doveva continuare a rispettare i suoi doveri verso la prima moglie senza toglierle niente. Dio richiedeva che la proteggesse, si prendesse cura di lei e le provvedesse tutto il necessario (Eso. 21:9, 10). Anche se oggi non osserviamo più la Legge mosaica, le sue norme ci aiutano a capire quanto Dio consideri prezioso il matrimonio. Vogliamo senz’altro considerarlo allo stesso modo. w18.12 10 par. 3; 11 parr. 5-6