Martedì 1° dicembre
Provò compassione per quelle persone (Mar. 6:34)
Una caratteristica straordinaria della personalità di Gesù è la sua capacità di capire le difficoltà che affrontiamo noi esseri umani imperfetti. Quando era sulla terra, Gesù sapeva ‘rallegrarsi con quelli che si rallegravano’ e ‘piangere con quelli che piangevano’ (Rom. 12:15). Ad esempio, quando i suoi 70 discepoli rientrarono da una campagna di predicazione contenti dei buoni risultati ottenuti, Gesù “si rallegrò” (Luca 10:17-21). In un’altra occasione, quando notò l’effetto della morte di Lazzaro sui suoi cari, Gesù “si commosse profondamente e si turbò” (Giov. 11:33). Come riuscì un uomo perfetto come Gesù a essere così misericordioso e compassionevole verso esseri umani peccatori? Soprattutto, Gesù amava le persone. Aveva “particolare affetto per gli esseri umani” (Prov. 8:31). Spinto dall’amore per gli uomini, Gesù acquisì una conoscenza profonda del loro modo di pensare. L’apostolo Giovanni spiega: “Sapeva cosa c’era nell’uomo” (Giov. 2:25). w19.03 20 parr. 1-2