barnabino, 21/01/2020 22.35:
Caro Domeci,
Ma questo non importa perché la posizione dei tdG non dipende dalla probabilità di morire senza trasfusione.
Beh, non è proprio così, noi ci teniamo alla vita che è un dono di Dio e dunque anche la posizione sul sangue non è affrontata con fanatismo, nel corso degli anni in collaborazione con i medici abbiamo affinato tecniche e procedure mediche che ci permettono di affrontare un intervento sanitario con la ragionevole certezza di non usare trasfusioni di sangue. Questo non significa che sarà azzerato il rischio, ma semplicemente non siamo irresponsabili che mettono a rischio la vita irragionevolmente.
Ma questo non ci autorizza a rendere la cosa più "accettabile" agli occhi dei non tdG ipotizzando statistiche inesistenti
Se tu ne hai di esistenti citale, non siamo noi a ipotizzare inesistenti statistiche ma tu. Noi possiamo parlare della nostra piccola esperienza personale. Personalmente non ho visto fratelli morti direttamente a causa di una mancata trasfusione.
Shalom
La posizione del sangue è affrontata proprio con fanatismo che non significa con incoscienza. Ovvio che fate il possibile per non rischiare la vita, il possibile a meno delle trasfusioni che purtroppo anche nel miglior centro sono necessarie nel 30% degli interventi programmati.
Nei casi che vanno oltre questo "possibile" accettate l'alto rischio di morire per fede.
Magari qualcuno si salva ma è come negare che il fumo fa male solo perché qualche fumatore vive oltre 80 anni.. O come negare che andare a 200 km/h non sia pericoloso solo perché alcuni ne escono illesi.
Rifiutare una qualsiasi terapia medica, definita salvavita dai medici, comporta seri rischi.
Cosa significa non mettere a rischio la vita irragionevolmente? Sostituirsi al medico e decidere quale terapia usare per il propio caso specifico solo perché si è letto su jw.org che è sempre possibile usufruire di cure alternative?
Cosa significa non mettere a rischio la vita irragionevolmente? Non riesco a capire.
Invece capisco bene, e ne ho pieno rispetto, il rifiuto per fede anche quando più medici dicono che la trasfusione sia l'unica via percorribile e non si ha il tempo per ulteriori consulti.