Fase 2: la prima messa d'Italia dopo il lockdown

Un minuto non è ancora passato, ma cinquanta secondi sono più che sufficienti per rispettare le nuove regole. A mezzanotte le campane iniziano a suonare a festa: si riaprono le porte della chiesa e questa cittadina dell’Oristanese celebra come se fosse Natale quella che il parroco considera la prima messa d’Italia. «La prima messa del dopoguerra - dice uno dei fedeli arrivato di corsa - In realtà non siamo ancora alla fine della battaglia, ma poter tornare a pregare ci aiuta e essere più fiduciosi sulla sconfitta di questo virus». Ghilarza è il paese in cui Antonio Gramsci ha vissuto fino ai 20 anni e lega il suo nome proprio alla figura del grande intellettuale sardo. Padre Paolo Contini, la guida spirituale della comunità, si era già organizzato per tempo: «C’era tanto bisogno di ritrovarsi - dice - Per questo non potevamo aspettare più di un minuto per ritrovarci tutti insieme in chiesa».

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Fonte

Con le sedie e senza panche, quasi come una volta, se non fosse per le mascherine.

Simon

Intanto i concerti di marzo-aprile, già rinviati a luglio-ottobre, oggi sono stati ulteriormente rinviati a...luglio 2021!

Questo può dare l'idea di quando finirà veramente l'emergenza.

Chameleon., 5/19/2020 1:25 AM:

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Intanto i concerti di marzo-aprile, già rinviati a luglio-ottobre, oggi sono stati ulteriormente rinviati a...luglio 2021!

Questo può dare l'idea di quando finirà veramente l'emergenza.

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Probabilmente sono stati rinviati perchè è molto difficile garantire il "social distancing", costerebbe di piu' e verrebbe meno gente.
Anche i concerti online, probabilmente non hanno trovato una loro forma economica e di sponsorizzazione, altrimenti si potrebbero fare comunque, se si volesse.

Simon

Una scelta opporta a quella fatta da noi tdG
per noi ancora collegamenti via zoom
mi viene in mente Atti 7:48,49

Giandujotta.50, 19/05/2020 10:58:

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Una scelta opporta a quella fatta da noi tdG
per noi ancora collegamenti via zoom
mi viene in mente Atti 7:48,49

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Anche perchè leggendo i protocolli d'intesa firmati tra lo stato e le varie confessioni religiose (http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/Dpcm_20200517_allegati.pdf) la vedo ardua frequentare le adunanze a queste condizioni.

• Distanza frontale e laterale di almeno 1 metro
• Svolgimento delle “celebrazioni” in tempi contenuti
• Numero massimo di presenze consentite
• Ove consentito, svolgere le funzioni all'aperto
• Alla conclusione, allontanamento rapido dei partecipanti
• La presenza di un solo cantore
• Igenizzazione dei locali prima e dopo ogni incontro
• Ipotesi di incrementare il numero delle “funzioni”

Forse per gruppi di servizio con quelle condizioni, non abbiamo locali grandi come le chiese, anche le sale più grandi potrebbero ospitare forse 50 persone al massimo...

Shalom

Si, in effetti le chiese piu spazione e meno frequentate...
da noi partecipiamo tutti, o almeno le presenze sono al 90% e si dovrebbero fare turni infiniti..
del resto il luogo non toglie nulla a quello che si apprende alle adunze, sia che siamo in videoconferenza che in sala.

e poi è giusto che in questa fase la sicurezza abbia ancora la precedenza.

Mah, è una fase decisamente inconsueta, che probabilmente porterà una riflessione interna profonda.

Simon

In Lombardia non so quando si tornerà a un qualcosa di vagamente simile al "prima", i casi sono di nuovo in aumento, e vedo soprattutto giovani che su Instagram mettono foto dove non rispettano distanza e mascherine.

A quanto pare niente adunanze e predicazione di casa in casa per il momento, così dicono le ultime istruzioni ricevute.

Wanderlust!, 5/20/2020 9:45 PM:

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A quanto pare niente adunanze e predicazione di casa in casa per il momento, così dicono le ultime istruzioni ricevute.

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Penso che gli spazi disponibili nelle nostre sale non permettano di tenere le distanze di sicurezza, quindi passerà del tempo prima di poterle usare di nuovo.

Potrebbe anche essere l'occasione di un ripensamento generale, a seguito dello stimolo imposto dal virus.

Simon

Anticipata di due giorni l'avvio della stagione balneare. Pubblicate le linee guida: evitare gli assembramenti in alcune porzioni di arenile

L'Emilia-Romagna gioca d'anticipo e fissa a sabato 23 maggio l'avvio ufficiale della stagione balneare in riviera: inizialmente prevista per lunedì 25, la riapertura degli stabilimenti balneari è stata anticipata di un paio di giorni per decisione della Regione. La raccomandazione è di evitare il concentramento solo in alcune porzioni di spiaggia, per facilitare e garantire sicurezza e distanziamento tra le persone. Nelle spiagge libere i Comuni possono prevedere accessi contingentati.

Distanze di sicurezza, steward e pulizia: sono i pilastri delle linee guida cui gli stabilimenti balneari romagnoli si sono adeguati per poter riaprire ai clienti già da questo fine settimana. I protocolli prevedono una superficie minima a ombrellone di 12 metri quadrati: indicativamente 4 e 3 metri tra paletti degli ombrelloni e delle file. Tra le attrezzature di spiaggia, come lettini e sdraio sulla battigia, dovrà esserci almeno un metro e mezzo di distanza. Le postazioni o gli ombrelloni saranno numerati e assegnati.

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Fonte

Wow, ma sono spazi di lusso, quasi come negli anni '70.

Simon