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2 Cor 6:1 - Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2020 00:32
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03/08/2020 20:58
 
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2 Cor 6:1 - Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio
Qual è?
03/08/2020 21:06
 
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In parte lo dice al vv 2
"Infatti egli dice: “In un tempo favorevole ti ho ascoltato, e in un giorno di salvezza ti ho aiutato”.+ Ecco, il tempo particolarmente favorevole è questo. Ecco, il giorno della salvezza è questo."

e lo si comprende anche da 2Pietro 3:9
"Geova non è lento ad adempiere la sua promessa, come pensano alcuni, ma è paziente con voi perchè desidera che non sia distrutto nessuno ma che tutti giungano al pentimento.

al contrario del genere umano che, fatte le debite eccezioni personali, Dio offre benignità senza che ce la meritiamo..
cerca in ogni modo di farci ravvedere...
ci vuole bene davvero...
03/08/2020 21:11
 
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Grazie, quindi il motivo per cui Geova ci salva è predicare la buona notizia? Non capisco il collegamento.
03/08/2020 21:18
 
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Re: 2 Cor 6:1 - Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio
Wanderlust!, 03.08.2020 20:58:

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L’affermazione di Paolo “ora è il tempo particolarmente accettevole” è ancora valida. Noi che abbiamo gustato l’immeritata benignità di Geova siamo grati che ci sia stata concessa l’opportunità di udire e accettare il messaggio della riconciliazione. Invece di provare autocompiacimento, teniamo presente quello che Paolo disse poco più avanti: “Vi supplichiamo anche di non accettare l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo”. (2 Cor. 6:1) Lo scopo dell’immeritata benignità di Dio è ‘riconciliare con sé un mondo mediante Cristo’.
2 Cor. 5:19.



Il nostro compito non è semplicemente dire alle persone che se si avvicinano a Dio egli le aiuterà a risolvere tutti i loro problemi e a stare meglio. Questo è tutto ciò che molti desiderano sentirsi dire quando vanno in chiesa, e le chiese sono pronte a soddisfare questo desiderio. (2 Tim. 4:3, 4) Questo non è l’obiettivo del nostro ministero. La buona notizia che noi predichiamo è che Geova, mosso dal suo amore, è pronto a perdonare le trasgressioni per mezzo di Cristo. Perciò ogni individuo ha la possibilità di riavvicinarsi a Dio ed essere riconciliato con lui. (Rom. 5:10; 8:32) “Il tempo particolarmente accettevole” però sta rapidamente giungendo al termine.
03/08/2020 21:20
 
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Il motivo è che vuole che si salviamo...
ma perchè le persone conoscano il progetto occorre che si diffonda la notizia..
chi viene a conoscenza dell'opportunità offerta da Dio tramite il Regno retto da suo Figlio, lo dice ad altri...così sempre piu persone hanno questa possibilità...
03/08/2020 23:01
 
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2 Cor 6:1 - Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio
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Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio è la salvezza che altrimenti sarebbe impossibile, qui il riferimento è Romani 2,4-5 dove Paolo dice che potremmo disprezzare la ricchezza della sua benignità manifestando un cuore impenitente.

Shalom
[Modificato da barnabino 03/08/2020 23:03]
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04/08/2020 00:07
 
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barnabino, 03/08/2020 23:01:


2 Cor 6:1 - Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio
Qual è?



Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio è la salvezza che altrimenti sarebbe impossibile, qui il riferimento è Romani 2,4-5 dove Paolo dice che potremmo disprezzare la ricchezza della sua benignità manifestando un cuore impenitente.

Shalom

Quindi l'immeritata bontà di Dio si disprezza manifestando un cuore impenitente o non predicando la buona notizia? Perché mi pare che Paolo voglia dire di sfruttare il "giorno di salvezza".
04/08/2020 00:37
 
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Re: 2 Cor 6:1 - Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio
Wanderlust!, 8/3/2020 8:58 PM:

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Ha sacrificato l'unigeco figlio .
19/08/2020 16:08
 
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barnabino, 03/08/2020 23:01:


2 Cor 6:1 - Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio
Qual è?



Lo scopo dell'immeritata bontà di Dio è la salvezza che altrimenti sarebbe impossibile, qui il riferimento è Romani 2,4-5 dove Paolo dice che potremmo disprezzare la ricchezza della sua benignità manifestando un cuore impenitente.

Shalom

Credo ancora di non capire... Geova ci mostra immeritata benignità con lo scopo di predicare agli altri la riconciliazione con lui? Perché Paolo esordisce dicendo che siamo suoi "collaboratori". Ma perché l'immeritata bontà di Dio ha uno scopo? Non é come dire "Ti permetto di essere amico mio così mi aiuti nella predicazione" e non per amore?
19/08/2020 16:16
 
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Re:
Wanderlust!, 19/08/2020 16:08:

Credo ancora di non capire... Geova ci mostra immeritata benignità con lo scopo di predicare agli altri la riconciliazione con lui? Perché Paolo esordisce dicendo che siamo suoi "collaboratori". Ma perché l'immeritata bontà di Dio ha uno scopo? Non é come dire "Ti permetto di essere amico mio così mi aiuti nella predicazione" e non per amore?



Lo scopo è sempre la salvezza, essere collaboratori di Geova significa che possiamo avere il privilegio di impartire questa salvezza agli altri. Dio ovviamente non ha bisogno di noi, parlerebbero pure le pietre, ma portare la salvezza ad altri questo è un privilegio impagabile. Se ci dimentichiamo che lo scopo è la salvezza potremmo trascurare la bontà di Dio.

Shalom

[Modificato da barnabino 19/08/2020 16:18]
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19/08/2020 16:30
 
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Re: Re:
barnabino, 19/08/2020 16:16:



Lo scopo è sempre la salvezza, essere collaboratori di Geova significa che possiamo avere il privilegio di impartire questa salvezza agli altri. Dio ovviamente non ha bisogno di noi, parlerebbero pure le pietre, ma portare la salvezza ad altri questo è un privilegio impagabile. Se ci dimentichiamo che lo scopo è la salvezza potremmo trascurare la bontà di Dio.

Shalom


Ma in che modo noi possiamo perdere di vista questo scopo?
19/08/2020 16:36
 
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Non capisco se Paolo si riferisce alla predicazione o alla condotta in generale di un cristiano.
19/08/2020 16:36
 
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Ma in che modo noi possiamo perdere di vista questo scopo?



In Romani 2,3-5 Paolo dice

Ma tu, uomo che giudichi quelli che praticano le stesse cose che fai anche tu, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? O disprezzi la ricchezza della sua benignità, della sua sopportazione e della sua pazienza, non sapendo che Dio nella sua benignità cerca di condurti al pentimento? Tu, invece, con la tua ostinazione e con il tuo cuore impenitente accumuli ira su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio

Di fatto continuando a praticare l'ingiustizia verremmo meno allo scopo della immeritata benignità di Dio perché agendo ostinatamente potremmo perdere la salvezza accumulando invece l'ira di Dio su di noi.

Shalom
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19/08/2020 16:41
 
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Wanderlust!, 19/08/2020 16:36:

Non capisco se Paolo si riferisce alla predicazione o alla condotta in generale di un cristiano.

Quindi dici che Paolo si riferisce alla condotta... Allora perché inizia dicendo "Visto che siamo suoi collaboratori..." ?
19/08/2020 16:45
 
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Re:
Wanderlust!, 19/08/2020 16:41:

Quindi dici che Paolo si riferisce alla condotta... Allora perché inizia dicendo "Visto che siamo suoi collaboratori..." ?



Perché la consapevolezza di collaborare con Dio per la salvezza dovrebbe renderci ancora più attenti a non scordarci del privilegio che abbiamo, specialmente dato che il tempo è favorevole. Diventare motivo di turbamento potrebbe impedire non solo a noi ma anche ad altri di usufruire della salvezza.

Shalom
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19/08/2020 16:54
 
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Re: Re:
barnabino, 19/08/2020 16:45:



Perché la consapevolezza di collaborare con Dio per la salvezza dovrebbe renderci ancora più attenti a non scordarci del privilegio che abbiamo, specialmente dato che il tempo è favorevole. Diventare motivo di turbamento potrebbe impedire non solo a noi ma anche ad altri di usufruire della salvezza.

Shalom

Paolo parla di ministero della riconciliazione nel capitolo precedente... Paolo in pratica voleva dire... "Visto che collaboriamo con Dio con questo ministero, non vanificate il lavoro che fate comportandovi in modo inappropriato"?
19/08/2020 17:47
 
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Re: Re: Re:
Wanderlust!, 19/08/2020 16:54:

Paolo parla di ministero della riconciliazione nel capitolo precedente... Paolo in pratica voleva dire... "Visto che collaboriamo con Dio con questo ministero, non vanificate il lavoro che fate comportandovi in modo inappropriato"?



Non vanificare il "lavoro" ma la "salvezza": il problema non è vanificare il lavoro ma lo scopo del lavoro, che è la salvezza. Il fine è quello, per Paola la predicazione non è certo un fine ma un mezzo!

Shalom
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19/08/2020 19:22
 
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Re: Re: Re: Re:
barnabino, 19/08/2020 17:47:



Non vanificare il "lavoro" ma la "salvezza": il problema non è vanificare il lavoro ma lo scopo del lavoro, che è la salvezza. Il fine è quello, per Paola la predicazione non è certo un fine ma un mezzo!

Shalom

È un pochino diverso da come lo avevo letto...

Non venendo meno allo scopo dell’immeritata benignità di Dio. Lo scopo è lo stesso che per quegli antichi servitori di Geova: intraprendere la vera adorazione . Oggi, come ai giorni di Paolo, questo significa che dovremmo ‘dichiarare alle nazioni la buona notizia intorno al Cristo’. (Efesini 3:8) Tutti coloro, dunque, che accettano l’immeritata benignità di Dio devono partecipare al ministero cristiano. Ciò significa che, in qualità di servitori dedicati di Geova Dio abbiamo la responsabilità di rendere la verità manifesta agli altri, magnificare e lodare il nome di Dio e servire lui in un’adorazione pura e santa. — Matteo 28:19, 20; Ebrei 13:15; Giacomo 1:27.

19/08/2020 20:15
 
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intraprendere la vera adorazione



Naturalmente le due cose sono correlate e per Paolo inseparabili, altrove infatti dice "come lo invocheranno se non hanno riposto fede in lui? E come riporranno fede in colui del quale non hanno sentito parlare? E come ne sentiranno parlare senza qualcuno che predichi?". Dunque invocare il nome di Geova dipende dal predicare il Suo nome. Il tutto però è sempre finalizzato alla salvezza, se nessuno predicasse o se ci si mostra indegni nessuno potrebbe beneficiare della salvezza e renderebbe vano lo scopo del sacrificio di Cristo, massima manifestazione dell'immeritata bontà di Dio.

La grazia è gratis, ma per Paolo questa gratuità non deve diventare irresponsabilità, semmai ci responsabilizza come collaboratori di Dio.

Shalom




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19/08/2020 20:39
 
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barnabino, 19/08/2020 20:15:


intraprendere la vera adorazione



Naturalmente le due cose sono correlate e per Paolo inseparabili, altrove infatti dice "come lo invocheranno se non hanno riposto fede in lui? E come riporranno fede in colui del quale non hanno sentito parlare? E come ne sentiranno parlare senza qualcuno che predichi?". Dunque invocare il nome di Geova dipende dal predicare il Suo nome. Il tutto però è sempre finalizzato alla salvezza, se nessuno predicasse o se ci si mostra indegni nessuno potrebbe beneficiare della salvezza e renderebbe vano lo scopo del sacrificio di Cristo, massima manifestazione dell'immeritata bontà di Dio.

La grazia è gratis, ma per Paolo questa gratuità non deve diventare irresponsabilità, semmai ci responsabilizza come collaboratori di Dio.

Shalom





Quindi "il ministero della riconciliazione" è volto sempre alla salvezza. Mi pare di aver letto che quello che predichiamo principalmente alle persone non è che Geova li aiuterà ad avere ciò di cui hanno bisogno, ma la possibilità di essere riconciliati con lui e di ottenere il perdono dei peccati.
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