Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: LA PROVA DEL NOVE: LA DOMANDA PIÙ IMPORTANTE A CUI DARE RISPOSTA PER VERIFICARE LA DOTTRINA DELLA "SUCCESSIONE APOSTOLICA"
ciccino(1960), 19/11/2020 22:28:
Vedi il rito della imposizione delle mani è solo un atto conclusivo. In ottemperanza di ciò che ha fatto Paolo con TIMOTEO. 6 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. Poi dirà che questo dono gli è stato imposto dal collegio episcopale. Questo dono per noi riguarda la successione apostolica. Ed è biblica. Questo rito per voi è inesistente? non lo praticate? In nessun caso.
Ma perchè ritorni su cose che ti sono gìà state spiegate, con i tuoi post kilometrici?
Qual' era quel carisma che aveva Timoteo?
La consacrazione a "Vescovo Unico Monarchico"?
Dove lo leggi?
Quel dono gli fu dato mediante imposizione della mani dal presbyterion, che significa "corpo dei presbiteri" (anziani/episcopi, IDENTICA FIGURA), 1 Timoteo 4:14.
Ma si trattava di un carisma, le predizioni portarono a lui (1 Timoteo 1:18).
Si tratta del dono dell' apostolato (anche le Bibbie cattoliche lo ammettono., vuoi che ti citi le loro note in calce?),
lo stesso dono che lo spirito diede anche a Paolo e Barnaba (Atti 13:1-3), non di "consacrazione" di Timoteo a Vescovo Unico.
Quindi se per te questa è la successione apostolica intesa come ho detto sopra, semplicemente ti sbagli e quindi è un rito che non possiamo praticare, giacchè a Timoteo in quel modo non fu conferito alcun Episcopato Unico Monarchico, se non nei tuoi sogni.
La nomina, qualunque nomina apostolica o riguardante l' episcopo/presbitero, è teocratica (Atti 1:23-26 ; Atti 13:1-3) e da Atti 14:23 e Tito 1:5-9 non leggo in questo caso di nessuna imposizione delle mani, semmai di requisiti stabiliti dallo spirito santo, che il presbitero/episcopo doveva possedere.
Ma sono cose che già ti avevamo spiegato e ce le fai ripetere?
Perchè?
[Modificato da Aquila-58 20/11/2020 07:05]