Coronavirus e smart working: il peso dello stress sulle donne
di Marta Musso
LE GIORNATE sembrano non finire mai. Le ore scorrono interminabili e i vecchi e cari ritmi sembrano non esserci più. Si lavora da casa, senza orari e, per alcuni, nella stessa stanza con i figli che non sempre sembrano voler dare una mano. È questo l'enorme carico di stress sulle spalle delle donne causato dallo smart working, sempre più diffuso durante la pandemia del coronavirus. A riportare l'attenzione su queste tematiche è un nuovo report britannico, chiamato Burnout Britain, delle thinktank Compass e Autonomy.
Il burnout brain
Secondo quanto riporta il nuovo rapporto, in questi mesi di pandemia la durata della giornata lavorativa per le donne inglesi è aumentata costantemente, così come il disagio mentale, che ha registrato un aumento del 49% rispetto agli anni 2017-19. In particolare, è emerso che le donne hanno avuto il 43% in più di probabilità lavorare ore extra rispetto alle controparti maschili. Non solo: per le lavoratrici con figli è stato osservato anche un aumento conseguenziale delle problematiche psicologiche.
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