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Coscienza, autoconsapevolezza e intelletto

Ultimo Aggiornamento: 02/01/2021 14:38
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01/01/2021 16:51
 
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Coscienza, autoconsapevolezza e intelletto
Fabrizio Fratus, noto sociologo, saggista, docente e Direttore del Dipartimento di Sociologia dell'Istituto Teseo, in questo breve video pone degli interrogativi che mettono in crisi neodarwinisti e materialisti:

[Modificato da M71 01/01/2021 16:54]
01/01/2021 17:43
 
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Non si potrebbero spiegare con la dottrina dei “vantaggi evolutivi”?

Coscienza, autocoscienza e intelletto hanno portato l’uomo a possedere un vantaggio evolutivo rispetto ad altre specie, per esempio è una delle poche che può colonizzare e vivere in quasi tutti gli ambienti terresti ...

Quindi, per selezione naturale, questi tratti caratteristici della specie umana sono divenuti sempre più prominenti lungo la spirale del tempo....
[Modificato da I-gua 01/01/2021 17:44]
01/01/2021 18:19
 
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Re:

Coscienza, autocoscienza e intelletto hanno portato l’uomo a possedere un vantaggio evolutivo rispetto ad altre specie, per esempio è una delle poche che può colonizzare e vivere in quasi tutti gli ambienti terresti ...



Non c' è bisogno di coscienza, autocoscienza ed intelletto per avere un vantaggio evolutivo che permetta di vivere in quasi tutti gli ambienti terrestri.

I batteri ad esempio sopravvivono meglio degli esseri umani in qualunque ambiente, possono persino viaggiare nello spazio senza subire danni.

01/01/2021 18:22
 
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Re: Re:
Pino2019, 01.01.2021 18:19:


Coscienza, autocoscienza e intelletto hanno portato l’uomo a possedere un vantaggio evolutivo rispetto ad altre specie, per esempio è una delle poche che può colonizzare e vivere in quasi tutti gli ambienti terresti ...



Non c' è bisogno di coscienza, autocoscienza ed intelletto per avere un vantaggio evolutivo che permetta di vivere in quasi tutti gli ambienti terrestri.

I batteri ad esempio sopravvivono meglio degli esseri umani in qualunque ambiente, possono persino viaggiare nello spazio senza subire danni.





Certo, ma ogni specie di battere è specializzata a colonizzare un ambiente, anche estremo, ma non un altro... volontariamente e con cognizione di causa, utilizzando l’intelletto per mettere in atto delle soluzioni tecniche (e non genetiche, ma quindi culturali) per fare fronte alle difficoltà poste da ogni singolo ambiente...l

La specie umana è unica nel suo genere, in questo senso
[Modificato da I-gua 01/01/2021 18:22]
01/01/2021 18:38
 
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Re: Re: Re:
I-gua, 01/01/2021 18:22:




Certo, ma ogni specie di battere è specializzata a colonizzare un ambiente, anche estremo, ma non un altro... volontariamente e con cognizione di causa, utilizzando l’intelletto per mettere in atto delle soluzioni tecniche (e non genetiche, ma quindi culturali) per fare fronte alle difficoltà poste da ogni singolo ambiente...l

La specie umana è unica nel suo genere, in questo senso



A dire il vero i batteri mutano e si adattano alle condizioni ambientali molto velocemente.

Avere cognizione di causa, intelletto, essere in grado di mettere in atto soluzioni tecniche anzichè genetiche da un punto di vista di vantaggio evolutivo non serve poichè come detto esistono forme di vita molto più efficenti e resistenti che non hanno alcun intelletto.

In parole povere non serve sviluppare un intelligenza per sopravvivere meglio che sarebbe il motore dell' evoluzione secondo gli evoluzionisti.



01/01/2021 18:54
 
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Re: Re: Re: Re:
Pino2019, 01.01.2021 18:38:



A dire il vero i batteri mutano e si adattano alle condizioni ambientali molto velocemente.

Avere cognizione di causa, intelletto, essere in grado di mettere in atto soluzioni tecniche anzichè genetiche da un punto di vista di vantaggio evolutivo non serve poichè come detto esistono forme di vita molto più efficenti e resistenti che non hanno alcun intelletto.

In parole povere non serve sviluppare un intelligenza per sopravvivere meglio che sarebbe il motore dell' evoluzione secondo gli evoluzionisti.







Caro Pino

I tuoi argomenti per me sono ancora deboli, se mi dovessi mettere nella pelle di un biologo evoluzionista...

Più strategie sono adottate in natura per giungere ai medesimi risultati, strategie anche completamente opposte. Non possiamo dire che una strategia non serve, perché c’è n’è un’altra.

Solo gli esseri unicellulari possono riprodursi così velocemente da utilizzare l’informazione genetica e le mutazioni genetiche come base per adattarsi alle condizioni ambientali molto velocemente.

Non è possibile per gli organismi più complessi con cicli di vita più lenti, in questo caso è utile trasmettere informazioni per via culturale, e non genetica, utili ad adattarsi all’ambiente che cambia, o colonizzare nuovi ambienti. E quindi coscienza, autoconsapevolezza e intelletto.... che non sono appannaggio dell’essere umano ma in gradi e misure diverse appaiono in animali sotto questo aspetto “più evoluti”....

Nessuno dotato di buon senso penso che possa affermare che l’intelletto non fornisca un vantaggio evolutivo e quando parliamo di intelletto non possiamo dissociarlo a “coscienza” e “autoconsapevolezza” .... caratteristiche che gli etologi, con vari esperimenti ed osservazioni in natura, hanno ritrovato in modo specifico e contestualizzato anche in altre specie oltre all’essere umano....
01/01/2021 19:44
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Più strategie sono adottate in natura per giungere ai medesimi risultati, strategie anche completamente opposte. Non possiamo dire che una strategia non serve, perché c’è n’è un’altra.




Il motore dell' evoluzione è la sopravvivenza, avere autoconsapevolezza non serve per sopravvivere come dimostrano molti esseri viventi. Quale sarebbe stato il meccanismo che ha portato l' evoluzione ad adottare quindi una diversa strategia tra l'altro più complessa?

E poi come può essere dimostrato scientificamente al di là di questi che sono discorsi puramente teorici?



Nessuno dotato di buon senso penso che possa affermare che l’intelletto non fornisca un vantaggio evolutivo e quando parliamo di intelletto non possiamo dissociarlo a “coscienza” e “autoconsapevolezza”



l' intelletto produce un vantaggio di per sé non necessario alla sopravvivenza, qual' è quindi il motore che lo ha generato ?


caratteristiche che gli etologi, con vari esperimenti ed osservazioni in natura, hanno ritrovato in modo specifico e contestualizzato anche in altre specie oltre all’essere umano



Non mi risulta esitano animali che fanno progetti per quanto riguarda il proprio futuro o abbiano un concetto di cosa sia moralmente corretto o meno ecc.
01/01/2021 20:04
 
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Per iniziare, partiamo da delle definizioni
Pino2019, 01.01.2021 19:44:


Più strategie sono adottate in natura per giungere ai medesimi risultati, strategie anche completamente opposte. Non possiamo dire che una strategia non serve, perché c’è n’è un’altra.




Il motore dell' evoluzione è la sopravvivenza, avere autoconsapevolezza non serve per sopravvivere come dimostrano molti esseri viventi. Quale sarebbe stato il meccanismo che ha portato l' evoluzione ad adottare quindi una diversa strategia tra l'altro più complessa?

(...)


Chi non ha testa, abbia gambe....
Chi non ha gambe, abbia testa....


Parlando di “intelletto” stiamo parlando di “intelligenza”. Dalla Treccani, cosa sta alla base del comportamento intelligente?


Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente. La psicologia indica nell’i., nei comportamenti intelligenti o nelle attività intellettuali, modalità di condotta presenti, a livelli diversi e con diverse manifestazioni qualitative, nel bambino e nell’uomo adulto. I pionieri della psicologia scientifica, tra cui A. Binet ed É. Claparède, avevano individuato le condizioni della condotta intelligente indicandole nella comprensione, direzione, invenzione e critica. Alla base del comportamento intelligente si venne così a riconoscere una capacità di adattamento a situazioni nuove e la possibilità di modificarle quando queste presentano degli ostacoli all’adattamento stesso. Restano classiche in questo senso le esperienze sugli aggiramenti dell’ostacolo e sui comportamenti intelligenti a soluzione immediata (Einsicht) condotte da W. Köhler secondo l’indirizzo gestaltistico.


Treccani-intelligenza

In altre parole, essere intelligenti aiuta a sopravvivere, adattandosi non solo all’ambiente in generale, ma trovando una strategia vincente ad ogni singola sfida che mette a repentaglio la vita stessa.

Inoltre, per la specie umana mostrare intelligenza può essere anche un carattere che rende l’individuo attraente agli occhi del partner (carisma, charme) e aumenta così le probabilità di generare una prole...


à suivre....

[SM=g1871112]

[Modificato da I-gua 01/01/2021 20:11]
01/01/2021 20:16
 
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Un minimo di auto-consapevolezza è necessario per ogni vivente
Prendi 2 semi, con forma asimmetrica. Uno lo semini così, l’altro lo semini cosà.
Entrambe faranno crescere la radichetta verso il basso, verso il centro della terra.

Chi informa il seme, in quale direzione deve fare crescere la radichetta, per sopravvivere e vivere?
02/01/2021 07:07
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pino2019, 01.01.2021 19:44:




(....)
E poi come può essere dimostrato scientificamente al di là di questi che sono discorsi puramente teorici?


[(...)


caratteristiche che gli etologi, con vari esperimenti ed osservazioni in natura, hanno ritrovato in modo specifico e contestualizzato anche in altre specie oltre all’essere umano



Non mi risulta esitano animali che fanno progetti per quanto riguarda il proprio futuro o abbiano un concetto di cosa sia moralmente corretto o meno ecc.



Coscienza, auto-consapevolezza e intelletto.

Di questo si parla, non per forza di fare progetti per il futuro o di sapere cosa sia moralmente corretto o meno....

... anche se gli etologi, o semplicemente padroni di cani e gatti attenti al loro comportamento, avrebbero qualche cosa da dire in merito.
Come si comporta un cane o un gatto che sa di aver compiuto qualche cosa di moralmente scorretto nei confronti del padrone?


Ecco, ma torniamo alla coscienza: in cosa consiste praticamente?

come può essere dimostrato scientificamente (al di là di questi che sono discorsi puramente teorici o teologici) che l’uomo possegga una “coscienza”?

Mi sembra arduo....

Più facile invece se parliamo di “auto-consapevolezza” ed “intelligenza”


Per auto-consapevolezza (nel senso pieno del termine, così come questa caratteristica si manifesta negli umani) la “prova del nove” consiste nel verificare se gli individui di una determinata specie si riconoscono una volta posti di fronte ad uno specchio.
E differenti specie animali, non molte a dire il vero, mostrano di riconoscersi alla maniera umana, dimostrando così a noi umani che possiedono pienamente auto-consapevolezza di sé. tra queste specie animali scimpanzé e bonobo, per citarne solo 2

Intelletto (io considero “comportamento intelligente”): se teniamo per buona la definizione della Treccani, che dice che alla base del comportamento intelligente si venne così a riconoscere una capacità di adattamento a situazioni nuove e la possibilità di modificarle quando queste presentano degli ostacoli all’adattamento stesso ....

Allora possiamo affermare che, sia in natura, sia in laboratorio, i ricercatori hanno potuto osservare questo specifico comportamento in diverse specie animali... a partire forse dal polpo, mollusco invertebrato cefalopode, passando da maiali, cani, gatti, cetacei, uccelli intelligenti come corvi o pappagalli, scimmie.... e chi sa quanti altri, ognuno a suo modo, in un certo grado....secondo la sua specie certo, ma anche con differenze tra un individuo e l’altro.

Mi sembra che la persona dotata di buon senso non possa negare che chi nella vita mostra e mette in atto un comportamento intelligente, ossia che tiene conto di sé stesso in relazione ad un contesto ambientale o ad una situazione specifica, abbia più possibilità di cavarsela nella vita.... più probabilità di sopravvivere e riprodursi.... quindi un vantaggio evolutivo perché si evitano le trappole della morte

... no?!

È forse la stupidità ed incapacità di considerare sé stessi in relazione al mondo e alle sue sfide ambientali che serve per sopravvivere?


Gli insegnamenti* del saggio sono una fonte di vita+
e allontanano dalle trappole della morte




20 Chi cammina con i saggi diventerà saggio,+
ma chi va con gli stupidi se la passerà male



[SM=g10765]



[SM=g1871112]


[Modificato da I-gua 02/01/2021 07:18]
02/01/2021 08:27
 
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Re: Un minimo di auto-consapevolezza è necessario per ogni vivente
I-gua, 1/1/2021 8:16 PM:

Prendi 2 semi, con forma asimmetrica. Uno lo semini così, l’altro lo semini cosà.
Entrambe faranno crescere la radichetta verso il basso, verso il centro della terra.

Chi informa il seme, in quale direzione deve fare crescere la radichetta, per sopravvivere e vivere?



Caro iGua,
non so cosa c'entra la radichetta con la coscienza dell'uomo.

Di fatto il cervello umano è il luogo dove esiste la piu' grande concentrazione di complessità dell'universo.
Beh, a vedere certa gente non si direbbe... ma è cosi'. [SM=x1408447]

La coscienza e l'intelletto umano portano a concepire la religione e Dio, cosa a cui nessun seme, ma neanche nessun animale è arrivato.
Ma Dio è necessario alla sopravvivenza del singolo?
L'evoluzione cosa ne pensa?


Simon
02/01/2021 08:36
 
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La radichetta c’entra con la auto-consapevolezza, non con la coscienza dell’uomo
02/01/2021 08:39
 
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Re:
I-gua, 1/2/2021 8:36 AM:

La radichetta c’entra con la auto-consapevolezza, non con la coscienza dell’uomo



Cioè tu dici che un seme è auto-consapevole?
Anche un foglio di carta opportunamente piegato, a contatto con l'acqua si apre. Autoconsapevolezza del foglio di carta?

Simon
02/01/2021 09:38
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 02.01.2021 08:39:



Cioè tu dici che un seme è auto-consapevole?
Anche un foglio di carta opportunamente piegato, a contatto con l'acqua si apre. Autoconsapevolezza del foglio di carta?

Simon




Caro Simon

Veramente parli come uno che non ha fatto l’esperimento.
Sperimentare personalmente e ragionare sui risultati è certamente buono per trarre delle conclusioni...

... ma per i più pigri, per chi non vuole sporcarsi le mani e manipolare fagioli, si può leggere le conclusioni dei ricercatori, pagati per fare questi esperimenti....


Io dico questo: un minimo di auto-consapevolezza è indispensabile per vivere, e non esiste vivente senza un minimo di auto-consapevolezza.

Certo poi occorre mettersi d’accordo sui termini.... ma chi ha informato il seme che ha fatto germogliare la radichetta quale è il verso giusto verso il quale tendere?

Io quì per “autoconsapevolezza “ intendo: consapevolezza del sè rispetto al mondo circostante.

[Modificato da I-gua 02/01/2021 09:43]
02/01/2021 10:00
 
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Re:
I-gua, 1/2/2021 9:38 AM:



Caro Simon

Veramente parli come uno che non ha fatto l’esperimento.
Sperimentare personalmente e ragionare sui risultati è certamente buono per trarre delle conclusioni...

... ma per i più pigri, per chi non vuole sporcarsi le mani e manipolare fagioli, si può leggere le conclusioni dei ricercatori, pagati per fare questi esperimenti....


Io dico questo: un minimo di auto-consapevolezza è indispensabile per vivere, e non esiste vivente senza un minimo di auto-consapevolezza.

Certo poi occorre mettersi d’accordo sui termini.... ma chi ha informato il seme che ha fatto germogliare la radichetta quale è il verso giusto verso il quale tendere?

Io quì per “autoconsapevolezza “ intendo: consapevolezza del sè rispetto al mondo circostante.



Caro iGua,
ho seminato piu' volte, sia fagioli che fagiolini, ma devo ammettere che non mi sono mai preoccupato della loro autoconsapevolezza nè della loro coscienza.

Indicami tu quale ricercatore pagato se n'è preoccupato.

Simon
02/01/2021 11:13
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 02.01.2021 10:00:



Caro iGua,
ho seminato piu' volte, sia fagioli che fagiolini, ma devo ammettere che non mi sono mai preoccupato della loro autoconsapevolezza nè della loro coscienza.

Indicami tu quale ricercatore pagato se n'è preoccupato.

Simon




Mah... in Italia il ricercatore e divulgatore più conosciuto in tal senso è Stefano Mancuso... ma lui è andato oltre la questione dell’autoconsapevolezza.

Per la questione dell’autoconsapevolezza nella sua definizione più basica ci sono esperimenti che mostrano come la pianta, già sin da seme, ha consapevolezza di sé in relazione al mondo che la circonda.
Certe volte non si capisce se sei seriamente interessato, o prendi semplicemente in giro e non ti interessa approfondire la questione. Se non è così scrivimi in privato che ti do i riferimenti degli esperimenti e dei ricercatori che hanno dimostrato che le piante hanno consapevolezza di sé in relazione al loro ambiente.

La consapevolezza di sé in relazione all’ambiente e agli altri è necessaria per vivere.
[Modificato da I-gua 02/01/2021 11:14]
02/01/2021 14:11
 
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Re:
I-gua, 1/2/2021 11:13 AM:



Mah... in Italia il ricercatore e divulgatore più conosciuto in tal senso è Stefano Mancuso... ma lui è andato oltre la questione dell’autoconsapevolezza.

Per la questione dell’autoconsapevolezza nella sua definizione più basica ci sono esperimenti che mostrano come la pianta, già sin da seme, ha consapevolezza di sé in relazione al mondo che la circonda.
Certe volte non si capisce se sei seriamente interessato, o prendi semplicemente in giro e non ti interessa approfondire la questione. Se non è così scrivimi in privato che ti do i riferimenti degli esperimenti e dei ricercatori che hanno dimostrato che le piante hanno consapevolezza di sé in relazione al loro ambiente.

La consapevolezza di sé in relazione all’ambiente e agli altri è necessaria per vivere.



Mah, iGua, va beh che siamo ancora in ferie, ma la coscienza dei fagioli non è proprio al top dei miei interessi, neanche in questo 2021.

Simon
02/01/2021 14:38
 
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Come volevasi dimostrare
Per questa discussione basta ammettere che l’autoconsapevolezza, almeno nella sua forma più primaria, non è appannaggio della sola specie umana ed è necessaria per sopravvivere.



Possiamo ragionevolmente ammettere che nel Regno dei Viventi ci sia un certo “gradiente di autoconsapevolezza “ e che l’essere umano si possa distinguere per un elevato grado di autoconsapevolezza, che probabilmente può anche variare molto tra un individuo e l’altro..,,

No?!

Autoconsapevolezza è ancora diverso da autocoscienza e da coscienza....


[SM=x1408425]
[Modificato da I-gua 02/01/2021 14:56]
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