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vecchiaia, degenerazione e morte

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2021 10:52
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11/01/2021 11:27
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 11.01.2021 11:05:



Dipende dove lo leggi.
Tu dove l'hai letto?

Simon




Beh, anche per esperienza... per esempio, un pesce combattente vive in media 2-3 anni...

Anche gli albero hanno una determinata longevità media, secondo la loro specie....

L’articolo proposto da Claudio parla invece di longevità per gli uomini...
11/01/2021 11:32
 
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Re: Re: Re: Re: Scritturalmente... e biologicamente...
monseppe2, 11/01/2021 11:24:




Forse i suoi frutti non erano ancora... Maturi? [SM=x1408447] [SM=x1408443]




[SM=g7350] [SM=g7350]
11/01/2021 12:10
 
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Re:
I-gua, 11.01.2021 11:27:



Beh, anche per esperienza... per esempio, un pesce combattente vive in media 2-3 anni...

Anche gli albero hanno una determinata longevità media, secondo la loro specie....

L’articolo proposto da Claudio parla invece di longevità per gli uomini...



Per esperienza, anche l'uomo non vive piu' di 120 anni, ma sono pochissime rare eccezioni. La grande maggioranza non arriva neanche a 100 anni.

Simon
11/01/2021 12:14
 
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Peccato, morte, degenerazione, morte.... EREDITARIETÀ?

I-gua, 1/10/2021 10:56 PM:

Quindi, oltre al l’imperfezione che porta alla degenerazione e alla senescenza, ed espone alla malattia... possiamo dire che Dio ha girato la manopola da “speranza di vita a tempo indeterminato” a speranza di vita a tempo determinato.
Non più solo apopteosi cellulare, ma morte programmata geneticamente per l’intera persona-organismo




(SimonLeBon), 11.01.2021 08:26:



Non è detto che sia Dio ad averlo fatto.
Quando Dio ha avvisato la prima coppia delle conseguenze, potrebbe semplicemente aver indicato il modo in cui l'uomo è stato costruito.

Se dici a un neo patentato che guidare contro un muro rompe la macchina non ti rende responsabile se poi quella cosa accade.


Simon



Sì, però non dimentichiamo che la morte, conseguenza del peccato, è stata trasmessa da Adamo e si è estesa a tutta la discendenza del genere umano.
Come si trasmette una proprietà biologica (la longevità) se non per ereditarietà genetica 🧬?


Il peccato commesso introdusse o meno, nel loro corpo, una malattia o difetto genetico, una sorta di tara o limitazione ereditaria e trasmissibile geneticamente?

Quali potrebbero essere alcuni validi motivi per ritenere che il peccato sia stato trasmesso da Adamo alle generazioni successive come risultato della ben nota legge dell’ereditarietà?

Cosa ne dice l’Organizzazione, né ha mai parlato esplicitamente?









Conseguenze per tutta l’umanità. Romani 5:12 dichiara che “per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Cfr. 1Gv 1:8-10). Alcuni spiegano queste parole nel senso che tutti i futuri discendenti di Adamo parteciparono al suo iniziale atto di peccato, perché, come loro capofamiglia, egli li rappresentava e quindi li rese in effetti partecipi con sé del suo peccato. L’apostolo però dice che la morte “si estese” a tutti gli uomini, il che implica un effetto progressivo, anziché simultaneo, sui discendenti di Adamo.

L’apostolo dice poi che la morte aveva regnato “da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo”. (Ro 5:14) Il peccato di Adamo è giustamente definito una “trasgressione” essendo una violazione di una legge dichiarata, di un esplicito comando datogli da Dio. Inoltre Adamo peccò di sua spontanea volontà essendo un essere umano perfetto, senza difetti. È chiaro che la sua progenie non si è mai trovata in quello stato di perfezione. Questi fattori sembrano dunque in contrasto con l’idea che ‘quando Adamo peccò, tutti i suoi discendenti non ancora nati peccarono con lui’. Per essere ritenuti responsabili e partecipi del peccato personale di Adamo tutti i suoi discendenti avrebbero dovuto in qualche modo esprimere la propria volontà di averlo come capofamiglia. Ma nessuno di loro in realtà ha chiesto di nascere da lui, e la loro nascita quali discendenti di Adamo è il risultato della volontà carnale dei loro genitori. — Gv 1:13.

Ci sono quindi validi motivi per ritenere che il peccato sia stato trasmesso da Adamo alle generazioni successive come risultato della ben nota legge dell’ereditarietà. Evidentemente è a questo che si riferisce il salmista quando dice: “Con errore fui dato alla luce con dolori di parto, e mia madre mi concepì nel peccato”. (Sl 51:5) Il peccato, insieme alle sue conseguenze, entrò e si diffuse a tutta la razza umana non semplicemente perché Adamo era il capofamiglia della razza umana, ma perché lui, non Eva, ne fu il progenitore, la fonte umana di vita. Da lui, come anche da Eva, i discendenti avrebbero inevitabilmente ereditato non solo le caratteristiche fisiche, ma anche i tratti della personalità, inclusa l’inclinazione a peccare. — Cfr. 1Co 15:22,


.  

Voce PECCATO, in: Perspicacia
11/01/2021 12:14
 
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Re: Re: Scritturalmente... e biologicamente...
(SimonLeBon), 11/01/2021 11:11:



Sono state proposte innumerevoli letture.
Questa in particolare mi viene difficile da accettare.
Non si sono allontanati dall'albero, ma ne hanno mangiato il frutto.

Il v. 3,22 afferma:

"22 Poi Dio il Signore disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre»."

e sembra indicare una reazione da parte di Dio, rispetto alla nuova situazione che si è verificata.

Non mi pare che "allontanarsi dalla pianta" avesse un ruolo particolare.

Simon



Ma infatti era una proposta in risposta nel caso in cui si sarebbero allontanati dal paradiso anche senza aver mangiato dall'albero della conoscenza del bene e del male, per mille anni, se sarebbero morti comunque... situazione evocata da Frida in suo post.




----------------------------------------------------------------------------------------------------------
La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
11/01/2021 12:25
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 11.01.2021 12:10:



Per esperienza, anche l'uomo non vive piu' di 120 anni, ma sono pochissime rare eccezioni. La grande maggioranza non arriva neanche a 100 anni.

Simon




L’uomo può morire anche in grembo della madre. Non ancora nato è già abbastanza grande da poter morire.

Il discorso è che ogni determinata specie, salvo pochissime rare eccezioni individuali, ha una media massima di longevità. Un limite specifico, e l’uomo non fa eccezione....
.... salvo che, durante il corso della storia, se ci accordiamo alle Scritture, questo limite è progressivamente e periodicamente decresciuto, con le generazioni, sarebbe divenuto sempre più breve.
Questo mi sembra un unicum nel Regno vivente, e mi fa pensare ad un intervento divino, ad una “regolazione” programmata....
Vita sempre più corta, se non fosse che, grazie alla capacità tecnica e culturale che caratterizza l’uomo, cure e qualità di vita sono state ottimizzate per contrastare la morte... anche così il limite di longevità non supera di solito i 120 anni... la scienza pare confermare l’opinione dell’Organizzazione per quanto concerne un carattere ereditario in merito alla massima longevità, dell’uomo come degli altri organismi
[Modificato da I-gua 11/01/2021 12:29]
11/01/2021 12:27
 
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Re: Scritturalmente... e biologicamente...
verderame.1958, 1/11/2021 12:14 PM:



Ma infatti era una proposta in risposta nel caso in cui si sarebbero allontanati dal paradiso anche senza aver mangiato dall'albero della conoscenza del bene e del male, per mille anni, se sarebbero morti comunque... situazione evocata da Frida in suo post.




Caro Verde,
A quanto leggiamo, l'impedimento a tornare nel giardino è stato messo solo dopo il peccato. Prima sembra potessero uscirne e rientrarne liberamente.


Simon
11/01/2021 12:57
 
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l'incarico ricevuto era quello di estendere Eden su tutta la terra, mi sembra che quindi " Eden in origine non fosse un territorio confinato ed elettrificato...

... l'impedimento è stato messo dopo averli bannati...
i cherubini sono stati messi a guardia per impedire che Adamo ed Eva potessero beneficiare illecitamente dei frutti dell'albero della vita....

ma che c'entra con il topic?
[Modificato da I-gua 11/01/2021 13:01]
11/01/2021 13:07
 
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Re: Re: Re:
I-gua, 11/01/2021 12:25:




L’uomo può morire anche in grembo della madre. Non ancora nato è già abbastanza grande da poter morire.

Il discorso è che ogni determinata specie, salvo pochissime rare eccezioni individuali, ha una media massima di longevità. Un limite specifico, e l’uomo non fa eccezione....
.... salvo che, durante il corso della storia, se ci accordiamo alle Scritture, questo limite è progressivamente e periodicamente decresciuto, con le generazioni, sarebbe divenuto sempre più breve.
Questo mi sembra un unicum nel Regno vivente, e mi fa pensare ad un intervento divino, ad una “regolazione” programmata....
Vita sempre più corta, se non fosse che, grazie alla capacità tecnica e culturale che caratterizza l’uomo, cure e qualità di vita sono state ottimizzate per contrastare la morte... anche così il limite di longevità non supera di solito i 120 anni... la scienza pare confermare l’opinione dell’Organizzazione per quanto concerne un carattere ereditario in merito alla massima longevità, dell’uomo come degli altri organismi



solo dopo il diluvio la vita si accorciò di molto ....prima del diluvio vivevano intorno ai mille anni

29 L'intera vita di Noè fu di novecentocinquant'anni; poi morì.


3 Il SIGNORE disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni».

questo fu applicato mediante o a causa del diluvio.I 120 anni non riguardavano quella generazione che sarebbe stata da li a poco distrutta...Dio pose un limite al decadimento naturale, lo ha fermato a 120 anni .. restava fino a 120 anni il suo potenziale massimo


dopo il diluvio la età inizia a scendere

11 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie. 12 Arpacsad visse trentacinque anni e generò Sela; 13 Arpacsad, dopo aver generato Sela, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.
14 Sela visse trent'anni e generò Eber; 15 Sela, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
16 Eber visse trentaquattro anni e generò Peleg; 17 Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrent'anni e generò figli e figlie.
18 Peleg visse trent'anni e generò Reu; 19 Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie.
20 Reu visse trentadue anni e generò Serug; 21 Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie.
22 Serug visse trent'anni e generò Naor; 23 Serug, dopo aver generato Naor, visse duecento anni e generò figli e figlie.
24 Naor visse ventinove anni e generò Tera; 25 Naor, dopo aver generato Tera, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie.
26 Tera visse settant'anni e generò Abramo, Naor e Aran.
27 Questa è la discendenza di Tera.
Tera generò Abramo, Naor e Aran; Aran generò Lot. 28 Aran morì in presenza di Tera, suo padre, nel suo paese natale in Ur dei Caldei. 29 Abramo e Naor si presero delle mogli; il nome della moglie d'Abramo era Sarai; e il nome della moglie di Naor, Milca, che era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. 30 Sarai era sterile; non aveva figli.
31 Tera prese Abramo, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, cioè figlio di suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie d'Abramo suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Essi giunsero fino a Caran, e là soggiornarono.
32 Il tempo che Tera visse fu duecentocinque anni; poi Tera morì in Caran.


Sì, però non dimentichiamo che la morte, conseguenza del peccato, è stata trasmessa da Adamo e si è estesa a tutta la discendenza del genere umano.
Come si trasmette una proprietà biologica (la longevità) se non per ereditarietà genetica 🧬?


Il peccato commesso introdusse o meno, nel loro corpo, una malattia o difetto genetico, una sorta di tara o limitazione ereditaria e trasmissibile geneticamente?

Quali potrebbero essere alcuni validi motivi per ritenere che il peccato sia stato trasmesso da Adamo alle generazioni successive come risultato della ben nota legge dell’ereditarietà?

Cosa ne dice l’Organizzazione, né ha mai parlato esplicitamente?



il peccato non ha nessuna proprietà magica, il peccato fu quello di aver voluto rompere con Dio dalla sua guida e benedizione, rimasero con la loro vita limitata, datagli senza aver sostenuto alcuna prova di lealtà, questa fu conseguenza della scelta.
[Modificato da geremia60(2019) 11/01/2021 13:12]
11/01/2021 13:38
 
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si muore di peccato? in che senso?
il "peccato" è in stretta relazione con la morte, così dicono le Scritture.
Proprietà magica? Il frutto proibito era una "mela avvelenata"?

il peccato originale è stato quello di voltare le spalle a YHWH, disubbidirgli, crederlo bugiardo, mancare di lealtà, disconoscerlo come Padre Creatore e non conoscere più la sua legittima sovranità.

di sicuro la morte è stata introdotta ed estesa nell'umanità da Adamo, che ha scelto come padre il Primo Omicida....

ma a parte questa prima relazione, che altro lega il peccato alla morte?


l'adagio popolare: "non si muore di peccato, ma di vecchiaia" ci permette di comprendere profonde verità, o ci impone dei limiti poco proficui?


cosa dicono le Scritture?

così, a memoria, mi ricordo che chi si attiene alle norme di Dio ed evita il peccato, può aggiungere giorni alla sua vita...

la relazione tra peccato e morte non concerne solo il peccato originale e la morte adamica:



Giacomo 1:14, 15



14 Ma ognuno è messo alla prova essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. 15 Quindi il desiderio, quando è diventato fertile, partorisce il peccato; e il peccato, una volta commesso, produce la morte.




Peccato è qualunque atto, sentimento o pensiero in contrasto con le norme di Dio. Include infrangere le leggi divine facendo ciò che è sbagliato, o ingiusto, dal punto di vista di Dio (1 Giovanni 3:4; 5:17).



essendo Dio il Datore di Vita e le Sue Norme, Norme di Vita.... diventa più palpabile la relazione di causa-concausa - conseguenza, azione e reazione, tra peccato e morte.... anche se poi l'incidente e la morte adamica sono parte integrante di questo sistema di cose...

il peccato mette un impedimento relazionare tra il Vivente e il Datore di Vita... le conseguenze sono nefaste
[Modificato da I-gua 11/01/2021 13:50]
11/01/2021 13:57
 
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Secondo Giacomo 1:15 il peccato produce la morte. Quindi dopo che Adamo ha peccato è stata prodotta o introdotta la morte o la mortalità nel fisico di Adamo che da perfetto (ovvero non soggetto ad invecchiare e ammalarsi) divenne imperfetto. Dio aveva avvisato Adamo di questa mutazione nel caso avesse scelto di peccare.

Ovviamente la mutazione deve essere avvenuta a livello genetico visto che è stata trasmessa ai discendenti

Quanto alla differenza di età tra le generazioni antidiluviane e postdiluviane credo sia dovuto a un profondo mutamento nell' ambiente atmosferico forse con un forte aumento nella carica di radiazioni solari che prima del diluvio erano probabilmente schermate.
[Modificato da claudio2018 11/01/2021 13:57]
11/01/2021 14:04
 
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Re:
claudio2018, 11.01.2021 13:57:

Secondo Giacomo 1:15 il peccato produce la morte. Quindi dopo che Adamo ha peccato è stata prodotta o introdotta la morte o la mortalità nel fisico di Adamo che da perfetto (ovvero non soggetto ad invecchiare e ammalarsi) divenne imperfetto. Dio aveva avvisato Adamo di questa mutazione nel caso avesse scelto di peccare.

Ovviamente la mutazione deve essere avvenuta a livello genetico visto che è stata trasmessa ai discendenti

Quanto alla differenza di età tra le generazioni antidiluviane e postdiluviane credo sia dovuto a un profondo mutamento nell' ambiente atmosferico forse con un forte aumento nella carica di radiazioni solari che prima del diluvio erano probabilmente schermate.




Caro Claudio

concordo con te tranne l'ultimo punto

se fosse così, tutti i viventi dovrebbero subire tale riduzione di longevità, a parte magari gli scorpioni e altre bestie resistenti alle radiazioni?


l'uomo sembra essere un unicum...

certo poi mi trovo un po' in difficoltà a ragionare mischiando referenze bibliche con referenze scientifiche...

perché per la scienza gli uomini hanno mai posseduto una longevità di centinaia d'anni?

se il processo d'invecchiamento non agiva sull'uomo come agisce in tempi più recenti, magari lo scheletro di una persona che fisicamente attesta una certa età, magari potrebbe essere stata molto più vecchia?


[SM=x1408425]
11/01/2021 14:07
 
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Re: Re:
I-gua, 11/01/2021 14:04:

se fosse così, tutti i viventi dovrebbero subire tale riduzione di longevità, a parte magari gli scorpioni e altre bestie resistenti alle radiazioni?

Non'è detto che non l'abbia subita anche il regno animale. Forse un gatto contemporaneo di Adamo poteva vivere 100 anni
[Modificato da claudio2018 11/01/2021 14:08]
11/01/2021 14:11
 
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Re: Re:

se il processo d'invecchiamento non agiva sull'uomo come agisce in tempi più recenti, magari lo scheletro di una persona che fisicamente attesta una certa età, magari potrebbe essere stata molto più vecchia

Direi di si perche' la degenerazione era molto più lenta rispetto a dopo il diluvio per cui un 800enne di allora era forse come un 90enne di oggi
[Modificato da claudio2018 11/01/2021 14:13]
11/01/2021 14:20
 
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Re: Re:
I-gua, 11/01/2021 14:04:

l'uomo sembra essere un unicum

Dopo il peccato l'uomo è diventato da un punto di vista biologico come tutti gli animali (Ecclesiaste 3:19,20) Ha risentito quindi anche lui dei mutamenti dell'ambiente che hanno influito sulla sua durata di vita come tutte le altre creature del pianeta
[Modificato da claudio2018 11/01/2021 14:20]
11/01/2021 14:23
 
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Re: Re: Re:
claudio2018, 11.01.2021 14:20:

Dopo il peccato l'uomo è diventato da un punto di vista biologico come tutti gli animali (Ecclesiaste 3:19,20) Ha risentito quindi anche lui dei mutamenti dell'ambiente che hanno influito sulla sua durata di vita come tutte le altre creature del pianeta




sì, dicevo unicum nel senso che mi sembra che fosse l'unico genere al quale la longevità scalava con il passare delle generazione, ma come hai fatto notare, chi può dirlo?
11/01/2021 14:24
 
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Re: Re: Scritturalmente... e biologicamente...
(SimonLeBon), 11/01/2021 12:27:



Caro Verde,
A quanto leggiamo, l'impedimento a tornare nel giardino è stato messo solo dopo il peccato. Prima sembra potessero uscirne e rientrarne liberamente.


Simon




E chi dice il contrario?

Questa era la domanda posta da Frida:


IO ho posto una domanda
se non avessero mangiato dell'albero della conoscenza
uscendo dal giardino (non cera alcun divieto a proposito)
trattenendosi fuori da esso per centinaia di anni, 1000 anni..
si sarebbero ammalati, invecchiati, morti????



Questo in rapporto con l'albero della vita. Che sicuramente una funzione aveva.




----------------------------------------------------------------------------------------------------------
La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
11/01/2021 14:43
 
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Re: si muore di peccato? in che senso?
I-gua, 11/01/2021 13:38:

il "peccato" è in stretta relazione con la morte, così dicono le Scritture.
Proprietà magica? Il frutto proibito era una "mela avvelenata"?

il peccato originale è stato quello di voltare le spalle a YHWH, disubbidirgli, crederlo bugiardo, mancare di lealtà, disconoscerlo come Padre Creatore e non conoscere più la sua legittima sovranità.

di sicuro la morte è stata introdotta ed estesa nell'umanità da Adamo, che ha scelto come padre il Primo Omicida....

ma a parte questa prima relazione, che altro lega il peccato alla morte?


l'adagio popolare: "non si muore di peccato, ma di vecchiaia" ci permette di comprendere profonde verità, o ci impone dei limiti poco proficui?


cosa dicono le Scritture?

così, a memoria, mi ricordo che chi si attiene alle norme di Dio ed evita il peccato, può aggiungere giorni alla sua vita...

la relazione tra peccato e morte non concerne solo il peccato originale e la morte adamica:



Giacomo 1:14, 15



14 Ma ognuno è messo alla prova essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. 15 Quindi il desiderio, quando è diventato fertile, partorisce il peccato; e il peccato, una volta commesso, produce la morte.




Peccato è qualunque atto, sentimento o pensiero in contrasto con le norme di Dio. Include infrangere le leggi divine facendo ciò che è sbagliato, o ingiusto, dal punto di vista di Dio (1 Giovanni 3:4; 5:17).



essendo Dio il Datore di Vita e le Sue Norme, Norme di Vita.... diventa più palpabile la relazione di causa-concausa - conseguenza, azione e reazione, tra peccato e morte.... anche se poi l'incidente e la morte adamica sono parte integrante di questo sistema di cose...

il peccato mette un impedimento relazionare tra il Vivente e il Datore di Vita... le conseguenze sono nefaste



in ciò non mi sono riuscito a far capire da Claudio, sarà una mia limitazione...


Dio non poteva mettere a morte Adamo per aver scelto tale indipendenza, ma negargli il suo sostegno era più che legittimo, ciò implicando indirettamente che sarebbe degenerato perchè fino a quel momento aveva una vita simile a quella degli animali fu certamente un errore, mancare il bersaglio= peccato , ma Dio non voleva imporre il suo dominio, nè giudizio, senza prima dare prova dell'errore come errore; se non ad adamo, almeno ai suoi discendenti e pure a satana , gli uni per salvarli l'altro per condannarlo di morte eterna

non ci fu una condanna tale da precludere il vivere nel peccato mediante la vita naturale che aveva, nè a lui nè ai suoi figli .

Caino addirittura pure lui omicida nonostante l'avvertimento divieto datogli da Dio ... ma non fu ucciso da Dio

la morte non sarebbe stata presente se Adamo superava la prova questo è certo. Ma non ci azzecca che Dio come punizione doveva ridurre la durata della vita umana se gliene aveva fatto dono gratuito in senso eterno come agli angeli.

Adamo non lo uccise Dio, fu lui a scegliere la morte che era già in lui programmata, in quanto da un certo momento in poi Dio stabilisce che il dono della vita eterna non sarà dato più gratuitamente, se non dietro una prova di lealtà basata su una scelta consapevole , cioè quella creata da Dio non fu una tentazione , ma una scelta postagli davanti, ecco perchè non ha senso che lo uccida anche se lentamente, sarebbe una ingiustizia, un controsenso .

l'averlo creato di durata limitata non dipendeva dal suo errore, ma da quello di qualcun altro che ne stava covando la tentazione , così che quando appare non appare dal nulla, e Adamo partecipando al suo peccato .. scelse la morte. Ma chi fu omicida non fu Dio.

Dio non toccò il dna di Adamo, ma ritengo semplicemente che per la scelta di Adamo non intervenne per modificarlo a favore di una vita senza vecchiaia, perchè così lui aveva scelto ... Più rispetto di così. Solo successivamente subentra il giudizio di Dio , immediato..senza aspettare mille anni.. ma a quel punto con debita giusta ragione
11/01/2021 15:18
 
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È stata revocata la licenza di vivere in eterno in condizioni paradisiache, ossia il privilegio di gustare pienamente il frutto dell’albero della vita

La morte è sì una sorta di “punizione” ma ANCHE, e sopratutto, la conseguenza conosciuta e stabilita di una certa azione, l’infrazione rompe l’alleanza

La morte adamica per i discendenti di Adamo ed Eva è anche una cosa ragionevole e positiva, dal momento che a motivo della contesa universale il genere umano nasce e vive senza averlo chiesto in un sistema di cose malvagio, la morte allora è una parentesi che permette di non soffrire in eterno...



[Modificato da I-gua 11/01/2021 15:38]
11/01/2021 15:29
 
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Re: Re: Re: Re: Scritturalmente... e biologicamente...
frida18, 11.01.2021 10:19:




IO ho posto una domanda
se non avessero mangiato dell'albero della conoscenza
uscendo dal giardino (non cera alcun divieto a proposito)
trattenendosi fuori da esso per centinaia di anni, 1000 anni..
si sarebbero ammalati, invecchiati, morti????



adesso vado




Dal momento che si ammette che questo benedetto frutto non possedeva proprietà intrinseche che garantivano la vita (non abbiamo neppure la garanzia che sia un frutto letterale al contrario di quello dell’albero della conoscenza) perché dovrebbero morire uscendo da Eden?

Non credo che Eden sia stato un perimetro definito e confinato, piuttosto una condizione di vita da curare e propagare anche sul resto della Terra...

No?


[SM=x1408425]
[Modificato da I-gua 11/01/2021 15:41]
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