dopo l'arresto, pubblica la prima mega-inchiesta su Putin
di Rosalba Castelletti
S'intitola "Palazzo per Putin, storia della tangente più grande": riguarda il complesso sul mar Nero di Gelendzhik, "grande quanto 39 principati di Monaco". Finanziato, secondo la Fondazione anti-corruzione, con tangenti di uomini e donne che oggi ricoprono posti chiave nella Federazione. Il Cremlino respinge le accuse. Il team invita a manifestare
All'indomani della condanna al carcere per Aleksej Navalnyj, il team della sua Fondazione anti-corruzione (Fbk) ha pubblicato la prima mega-inchiesta che prende direttamente di mira il presidente russo Vladimir Putin. Si chiama "Palazzo per Putin, storia della più grande tangente" e riguarda un complesso sul mar Nero a Gelendzhik, nella regione di Krasnodar, che si credeva fosse stato venduto nel 2011.
La pubblicazione è accompagnata da un appello ai russi a manifestare contro il potere il prossimo sabato 23, rinnovando l'invito a scendere in piazza per Navalnyj già lanciato ieri. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha immediatamente respinto le accuse, dicendo all'agenzia di stampa Ria Novosti: "Questo non è vero". Precisando però di non aver ancora letto i dettagli dell'inchiesta.
Secondo il video diffuso sul canale YouTube NavalnyLive e secondo la ricostruzione sul sito palace.navalny.com, il complesso farebbe direttamente capo al leader del Cremlino che negli anni lo avrebbe trasformato in una sua cittadella privata con 7.500 ettari di parco "grande quanto 39 principati di Monaco".
La struttura sarebbe dotata di un eliporto, un campo da hockey sotterraneo, una serra, un tunnel che porta direttamente a mare, un anfiteatro, una discoteca, una stanza per la pole dance, una piscina, una palestra, una chiesa, un casinò, un allevamento di ostriche e persino una dacia o "Chateau", come viene chiamata nei documenti, con vigneti e cantine, a 10 chilometri dal palazzo vero e proprio.
Oltre a essere sorvegliato da uomini dell'Fsb, il complesso sarebbe protetto da una no-fly zone e dal divieto per le imbarcazioni di avvicinarsi alla costa.
Nel filmato di due ore che in pochi minuti ha già superato il mezzo milione di visualizzazioni registrato prima del ritorno in patria da Berlino di Navalnyj e del suo arresto di domenica scorsa, l'oppositore e il suo team ricostruiscono la storia della residenza e diffondono mappe dei diversi piani dell'edificio principale, foto dei suoi interni, evidenziando i costi anche di ogni singolo mobile. Un divano in pelle, ad esempio, costa 2 milioni di rubli e, secondo i caloli di Fbk, ce ne sarebbero almeno 47 nel Palazzo.
Si tratta, scrive Fbk, del "più riservato e ben protetto complesso in Russia, senza esagerazioni. Non è una casa di campagna, non è una dacia, non è una residenza - è una città intera, o meglio un regno. Ha recinzioni inespugnabili, il suo porto, la sua sicurezza, una chiesa, il suo sistema di permessi, una no-fly zone e persino il suo checkpoint di frontiera. È come uno Stato separato dentro la Russia. E in questo Stato c'è un solo e insostituibile Zar. Putin".
Secondo Fbk, il complesso sarebbe costato 100 miliardi di rubli (1,12 miliardi di euro) che sarebbero frutto di tangenti di uomini e donne che oggi occupano posti chiave nella Federazione russa come il capo di Rosneft Igor Sechin o l'uomo da affari Gennadij Timchenko. Lo stesso sistema usato, sostiene sempre Fbk, per mantenere le donne di Putin: Svetlana Krivonogikh e Alina Kabaeva.
L'esistenza di questo palazzo e i suoi presunti legami con Vladimir Putin erano emersi per la prima volta nel 2010 e diverse inchieste giornalistiche avevano denunciato un'appropriazione indebita. Le autorità, e in particolare Peskov, hanno più volte negato negli ultimi anni qualsiasi legame tra questa proprietà e il presidente russo. Ma Navalny sostiene che la sua inchiesta dimostri con foto e documenti tra cui contratti, documenti bancari, testimonianze, la vera proprietà del complesso e il sistema di finanziamenti.
Il video e l'inchiesta si chiudono con un invito a scendere in piazza. "Siamo molti di più. Di Putin e tutti coloro che lo proteggono, rubano per lui, falsificano le elezioni per lui. Siamo decine di milioni. Semplicemente non crediamo nella nostra forza. Se tutti quelli che leggeranno questa inchiesta la diffonderanno, faremo a pezzi la censura. Se il 10% degli insoddisfatti scenderà in piazza, non oseranno falsificare le elezioni. Se ognuno di noi si registra e partecipa al "voto intelligente" , il partito del furto e del degrado di Putin "Russia Unita" perderà le elezioni", recita l'appello. "Tutto quello che dobbiamo fare è smettere di resistere. Smetti di aspettare. Smettila di sprecare la tua vita e le tue tasse per arricchire queste persone. Il nostro futuro è nelle nostre mani. Non essere silenzioso".
FONTE
[Modificato da Hal.9000 19/01/2021 17:55]