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Punti salienti (e dolenti) dei testimoni di Geova - incongruenze

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2021 13:17
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26/02/2021 11:44
 
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Salve a tutti, dopo aver studiato ed svolto approfondimenti ( anche sul vostro testo ) Vi sottopongo una analisi libera relativa ai nodi dolenti del credo, nella speranza che possano essere d'aiuto a coloro i quali interessa l'approfondimento onesto, scevro da condizionamenti terzi.
Mi auguro che gli interessati evitino risposte con citazioni estrapolate su misura e che vogliano realmente entrare nel merito.

Seguirà una disamina di alcuni punti fondanti che sono causa di divisione e rottura con quello che generalmente è definito mondo cattolico/cristiano.

1) il nome di Dio : pesa particolarmente l'individuazione del nome e della pronuncia dello stesso. L'aramaico scritto non prevedeva vocali, per cui il tetragramma non necessita forzature. Era uso il divieto di tale pronuncia, non si comprende quindi la spinta a dare una fonetizzazione certa e da ripetere. Perchè mai si spinge con forza su tale pronuncia ? Non ha senso, è meglio impegnarsi nella applicazione di principi di bontà e misericordia divina.
2)La bibbia intesa come organo univoco della parola di Dio :
la bibbia non esisteva ( per come la conosciamo ) almeno sino al 250 d.c.
La raccolta nei libri vari è avvenuta per opera umana, operando una precisa selezione. Si stimano storicamente circa 40.000 mani che abbiamo preso parte alla individuazione dei fatti.
Considerarla espressione assoluta continua e perfetta della volontà di Dio è una aberrazione, una negazione di intelligenza.
3)La continuità tra vecchio e nuovo testamento : non esiste questa continutà lineare. Gli ebrei - che hanno scritto il vecchio testamento - la negano apertamente; I cattolici affermano la rivoluzione del Cristo, come chiave di volta per la reinterpretazione dell'antico e nuovo messaggio. I tdg cercano una perfetta crasi tra le due correnti, saltando pretestuosamente tutte le chiare ed evidenti incongruenze.
Dio, avrebbe percio' cambiato atteggiamento ed obiettivi...cosa assolutamente impossibile.
4)I vangeli sinottici ed il vangelo di Giovanni : ci sono profonde differenze tra essi e quello di Giovanni è l'ultimo e più tardivo. Giovanni è l'unico che pone le basi per la santità degli apostoli, cosa assolutamente non richiamata dalle prime e più antiche stesure(es.:vangelo di Marco).
5)la Disassociazione, le lettere di Paolo e Giovanni, la Rivelazione : Paolo di Tarso non conobbe mai Cristo e si autoinvesti' di santità, spingendo Luca - suo discepolo - alla stesura di un vangelo che potesse corroborare la sua posizione. Dagli atteggiamenti di Paolo e Giovanni - ovviamente successivi alla morte di Cristo - deriva il nodo della Disassociazione. Essa è strapolazione di versi specifici di indicazioni dedicate a comunità con forte storia pagana. Applicare questa prassi in modo strenuo a coloro che deviano conflige con i principi fondanti del Cristo.
La Rivelazione in dottrina è assegnata in modo controverso a Giovanni od ai suoi discepoli di scuola. Non vì è certezza di chi l'abbia scritta. E' un documento che fa data circa 100 anni d.c. e contiene un chiaro stile letterario tipico dell'antico testamento.
Giovanni era in prigione ed in punto di morte, i suoi seguaci perseguitati. Lo stile in natura di anatema segue chiaramente il contesto in cui fu partorita.
Cristo disse che nessuno sa quando verrà la fine dei giorni...come poteva saperlo Giovanni? Come mai - quando le Nazioni non esisteranno più - ...esse si inchineranno alla Gerusalemme celeste ?
Perchè il ritorno al concetto di Noi e Voi...superato abbondantemente dal Cristo ?

Cristo disse : leggete e non capite ! Imparate a discernere !
L'errore più grande dei Tdg è quello di cercare di prendere alla lettera tutto il testo, dalla A alla Z.

Se è vero che i tdg si ispirano al bene, mi auguro possano fare proprie riflessioni...documentandosi in modo libero ed attento, imparando quindi a discernere.


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Si Deus est, unde malum ?
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