Caro Walter,
non vedo nessun problema nel definire Gesù la “luminosa stella del mattino” di
Rivelazione 22:16, essendo colui che adempie il patto di Geova con Davide.
E nemmeno nel riconoscere in Gesù la “stella mattutina” che sorge, quella che fa albeggiare il giorno, come attesta Pietro (
2 Pietro 1:19, 20).
Proprio nelle parole dell'apostolo troviamo la spiegazione.
Dopo aver parlato dell'evento della trasfigurazione del Cristo, dice:
"Quindi per noi le parole profetiche sono ancora più certe, e voi fate bene a prestare attenzione a esse come a una lampada che risplende in un luogo buio (finché spunti il giorno e sorga la stella mattutina) nei vostri cuori. Voi sapete innanzitutto questo: nessuna profezia della Scrittura viene da un’interpretazione personale. Infatti nessuna profezia è mai venuta dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano spinti dallo spirito santo."
La trasfigurazione mette in risalto che la parola profetica di Dio, al tempo di Pietro e Gesù le Scritture Ebraiche contenute nei rotoli, è sicura. Mette in risalto la necessità di prestare attenzione ad essa come “Parola di Dio”, e non a “false storie inventate artificiosamente” (
2 Pt. 1:16), che non hanno né il sostegno né l’approvazione di Dio.
La venuta di Gesù nel potere del Regno celeste (poiché questo è il senso della trasfigurazione) non annulla tutta la parola profetica, ma anzi la adempie, a conferma della sua attuale validità per illuminare il "luogo buio", cioè i nostri cuori.
[Modificato da M71 02/05/2021 08:26]