"Biancaneve e il Principe Buzzurro
di
Massimo Gramellini | 05 maggio 2021
C’era una volta, a Disneyland, una giostra dove i bambini assistevano alla favola di Biancaneve. Nell’ultima scena la Strega Cattiva si sfracellava precipitando da una rupe e ai maghi e alle fate del Politicamente Corretto parve un finale troppo punitivo nei confronti di una donna discutibile, ma pur sempre bullizzata in gioventù. Così approfittarono della chiusura del parco-giochi durante una pandemia per cambiare la scena. Il capitombolo della Strega Cattiva scomparve e il suo posto venne preso dal bacio con cui il Principe Azzurro risvegliava Biancaneve dall’incantesimo della mela avvelenata. E vissero tutti felici e contenti, fino a quando a Disneyland non giunsero due giornaliste: quale fu la loro sorpresa nell’accorgersi che il Principe baciava Biancaneve senza chiederne preventivamente il consenso! «È questo che vogliamo insegnare ai bambini?», scrissero indignate su un giornale di San Francisco. (Si sa che Weinstein cominciò a ribaltare divani da piccolo, dopo avere visto il Principe Buzzurro sbaciucchiare Biancaneve in tv). C’era un problema, però. Per dare il suo consenso Biancaneve avrebbe dovuto svegliarsi dall’incantesimo. Ma per svegliarsi dall’incantesimo era necessario che l’altolocato molestatore la baciasse. Non bastava un caffè doppio o una radiosveglia con la voce di Mara Maionchi. Fu così che la favola rimase sospesa in attesa del lieto fine e il Principe, a forza di aspettare, si appisolò anche lui.
Speriamo che prima o poi qualcuno si svegli."
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