Invecchiare male è un concetto un po generico..
Il suicidio assistito è considerato per persone che non sono piu in grado di fare nulla da se e che soffrono fisicamente...
chiaro che la vecchiaia è un periodo difficile, tra patologie e solitudini.. infatti i suicidi avvengono non di rado tra coppie anziane e sole... forse senza famiglia senza amici, depressi si sentono abbandonati... Ma questi non hanno bisogno di essere assistiti per porre fine alla loro vita. Lo fanno, purtroppo, in autonomia.
ma è cosa diversa per chi è attaccato ad una macchina per le funzioni vitali come per esempio respirare o nutrirsi...
a questo proposito ci sono le disposizioni di fine vita dove appunto, si dispone come e se continuare il sostegno esterno nel caso non ci sia piu alcuna possibilità di sollievo.
Basta andare all'anagrafe del proprio comune e depositare l'atto di volontà.
Il suicidio assistito invece è per chi, come appunto Mario del caso in questione, non può muovere nulla se non forse la bocca per mangiare...Capisco che la sofferenza emotiva sia insopportabile dopo tanti anni.
Non so che dire...occorre trovarsi in quelle circostanze per capire...
immagino i famigliari.
per esperienza so che quando vediamo un famigliare stretto soffrire molto per giorni e giorni e giorni, si desidera che tutto finisca presto...
ma invece quando 'finalmente' accade, inizia un'altra sofferenza insieme a sensi di colpa per aver desiderato che finisse...
Per i famigliari non se ne esce tanto facilmente.